Francesco Peroni, presidente della locale sezione Anpi
A Civitanova la presentazione del libro “I Mussolini dopo Mussolini”, scoppia la polemica. L’Anpi chiede al sindaco di revocare la concessione della biblioteca comunale e organizza un presidio anti fascista.
«Venerdì – spiega l’associazione dei partigiani – nella sala Cecchetti della biblioteca comunale di Civitanova, verrà presentato il libro di Edda Negri Mussolini “I Mussolini dopo Mussolini”, scritto dalla nipote del dittatore fascista che ha portato l’Italia alla rovina socio-economica con una dittatura durata vent’anni e con la partecipazione del nostro Paese alla Seconda guerra mondiale. L’evento è organizzato dalle associazioni “Nuove Sintesi” e “Aries Officina Nazional Popolare” che si ispirano in modo esplicito all’ideologia fascista, in contrasto quindi con i valori fondanti della nostra Repubblica, nata dalla lotta partigiana che si contrappose strenuamente a chi ancora voleva che in Italia esistesse una dittatura liberticida. Comunisti, socialisti, repubblicani, cattolici, monarchici, anche se con idee politiche differenti fra loro, avevano ben capito cosa significasse l’ideologia fascista e uno Stato che annullava le più fondamentali libertà di espressione e di socializzazione».
«Riteniamo inaccettabile questa ennesima provocazione – continua l’Anpi – infatti ricordiamo che già nel 2017 ad Aries e Ordine Futuro Marche (una cosiddetta piattaforma culturale di Forza Nuova) è stata concessa, sempre sotto l’Amministrazione Ciarapica, la stessa pubblica sala Cecchetti per la presentazione del libro “Donna Rachele” scritto dalla stessa autrice, e lascia sgomenti prendere atto che riemergano dai meandri più oscuri della storia italiana iniziative e progetti che giustificano ideologie xenofobe, razziste e revisioniste della storia e che essi possano essere espressi e promossi in luoghi di cultura pubblici, atti invece ad essere luoghi di confronto democratico, libero e rispettoso del reale processo storico del nostro Paese».
«Per questo – conclude l’Anpi – facciamo un appello in primo luogo al sindaco affinché venga revocata la concessione alle sopracitate associazioni in quanto esse non si riconoscono nei valori democratici e repubblicani e, per il futuro, a far in modo che la comunale biblioteca non possa più concedere spazi a chi intende promuovere idee che non possono più trovare spazio nella nostra cultura e storia democratica, repubblicana e antifascista. In secondo luogo a tutte le forze democratiche di Civitanova, partiti, associazioni e liberi cittadini, a far sentire la propria voce venerdì dalle 20 nel presidio antifascista organizzato dall’Anpi sul lungomare sud, all’altezza del Largo Melvin Jones, di fianco al Lido Cristallo».
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C’è apologia di fascismo?
…presidio antifascista da persone che, magari, si professano comuniste…non si sa se ridere o piangere, certo, anche per decine di milioni di morti in nome del comunismo e della feroce dittatura che è stata e che, in molti stati, continua a essere, mentre di fascismo, in Italia, si vede solo quello degli antifascisti, si, che lo vedono dappertutto e pare proprio che gli sia rimasto solo quello da dire!!! gv p.s. i Mussolini dopo Mussolini, allora, che facciamo, li stendiamo tutti a testa in giù!!? Ma per favore…
Invece di pensare ancora a Mussolini perché non pensiamo all’attuale tipo tutti questi clandestini che arrivano qui.Due conti signori il kit che si dà appena arrivati 350 euro poi siamo sui 900 euro a giorno moltiplichiamo questo per gli arrivi e esce fuori una cifra monstre. Con cludendo immigrazione fuori controllo debito pubblico idem se tutto va bene siamo rovinati.
Da assessore alla cultura mi sembra giusto che l’istrione dia a tutti la possibilità di esprimere ecc. ecc.ecc. Del resto non è la prima volta che a Civitanova si dà la possibilità di contestare chi non è d’accordo e questo mi sembra molto democratico. Non vogliamo ricordare il famoso convegno per la presentazione di un libro su Priebke, dove la presenza di celerini e agenti schierati in tenuta antisommossa e in numero superiore ai manifestanti impedirono il peggio? Di quella serata rimase solo qualche scritta dove spiccava per la sua posizione centrale quella riportante “Vergogna” e l’acre odore delle uova marcie. Tutto sommato quella volta fu una serata diversa ma abbastanza tranquilla.
Se l’avversario lo si conosce, lo si affronta meglio.
Peroni, che tristezza…..
..dai, state a tre pollici versi, ma potete fare di meglio…forza!!! gv
Mi permetto di intervenire da storico e da persona che ha sempre rispettato la dignità e il pensiero altrui. Io il Fascismo lo conosco un pochino perchè lo studio da decenni e perchè i suoi ideali hanno portato allo sterminio di parte della mia famiglia. Gli ideali comuni a quelli nazisti e – perchè no? – anche a quelli del comunismo russo di quel terribile periodo (che migliori non erano affatto) portarono il mondo in guerra distribuendo alle sue popolazioni morte e distruzione. Questi ideali liberticidi permisero che il nostro Paese divenisse il nemico della democrazia mondiale che ebbe a bombardarlo senza pietà e allo stesso tempo permisero di aprire le porte alle orde germaniche che funestarono di orrori le nostre case … almeno Stalin in casa nostra non entrò mai! Ebbene, al di là di qualche reduce intervistato, dei miei nonni – che da Carabinieri lo furono obbligatoriamente o per prima convinzione – di fascisti veri ne ho conosciuti davvero pochi. I gommisti conoscono gli pneumatici, gli eletricisti le prese ma quelli che si autodefiniscono “fascisti del terzo millennio” del Fascismo sanno ben poco. Date, uomini, ideali, leggi e discorsi del Duce non hanno importanza, gli basta essere cattivi e spietati solo per essere tollerati da formazioni politiche che si rifanno a quel partito ormai sconfitto che fella violenza fece il sui ideale principale (parole pronunciate dallo stesso Mussolini e riportate da Renzo De Felice, ottimo storico che di sinistra non era affatto). Il rappresentante della giunta comunale non dovrebbe sorridere alle dichiarazioni di Peroni, che non si è espresso (se si fa attenzione) sulla biografia post-bellica della famiglia Mussolini (l’autrice ne ha tutto il diritto), ma sulle pripagandiistichevprovicazioni dei membri della casa editrice e della pseudo piattaforma culturale di dubbie moralità e soprattutto dell’opportunità o meno di concedere una sede di tutti, non solo di chi la pensa come loro. Chiedo scusa per essermi dilungato e chiedo a chi non la pensa come me di tralasciare i soliti proclami xenofobi e scurrili e siprattutto di scrivere in un italiano più corretto perchè non ho capito nulla di quello che ha cercato di esternare.
Ah, dimenticavo … non c’è bisogno di incensare la Costituzione, essa esiste ed è la legge quadro di questo Paese e la rispettiamo ogni giorno, non solo il 25 aprile!
EGREGIO MANCINO. ONORE AI SUOI TONI PACATI E DIREI PERTINENTI. UN SECCHIO DI MM AL SOLITO GV CHE NON PERDE MAI L’OCCASIONE PER FARSI RICONOSCERE. RACCONTI (GV) QUALI COMPETENZE E PERTINENZE NEL MERITO DELLE PROVOCAZIONI FASCISTELLE DELLE QUALI SI FA PALADINO.
…Raffaelli, della sua MM di cui parla io ne posso fare tranquillamente a meno, mentre lei se l’è già tirata tutta addosso con il suo insulso commento. Non ci vogliono, oggi, particolari competenze per capire quel che è stato il fascismo e il comunismo, anche se nel suo commento il signor Mancino dice che Stalin in Italia non c’è mai entrato, ma magari gli stalinisti si, se ha veramente studiato. Impari a leggere, Raffaelli, e a studiare e non solo a URLARE, come fa nei suoi commenti e la sua MM se la tenga pure tutta, che ne ha tanto bisogno. gv
Il Fascismo, quello vero, morì nel 1943, o al massimo nel 1945 con il MUssolini giustamente giustiziato. Lo hanno fatto rivivere per decenni per questioni di opportunità della Sinistra, rimorosa dei golpe di Destra. E lo fanno rivirere ancora oggi perchè la famosa Costituzione Democratica nata dalla Resistenza rimane scritta sulla carta, mentre oggi più che mai viviamo in una fascismo strisciante, dove il popolo e i partiti contano sempre di meno.
Anzi, in Ucraina non vive oggi la democrazia, ma un neonazismo, che con le sue uccisioni, massacri, e sindacalisti bruciati vivi nelle zone russofile, ha poi scatenato la reazione russa con una guerra, fatta passare dalla Nato e pure dal nostro governo attuale come sostegno “alla democrazia e per la libertà in Ucraina”
L’Anpi queste cose le sa? Oppure, finge di non saperle?
A me sembra che se c’è qualcuno che finge di non capire, siete voi quattro di destra,destra,e vi siete esaltati ora, perché vi sembra di essere protetti perché il partito della Giorgia è al potere,prima invece facevate come i clandestini e ora vi dovete sfogare, ma attenti perché
il partito di maggioranza è il non voto,e bello non è…speriamo bene per tutti sia a destra,destra che a sinistra sinistra, sarebbe meglio sfogarsi con moderazione,sia da una parte che dall’altra…
Faccio presente, anche se mi rendo conto dell’inutilità dello sforzo, che non sono stati mai bruciati vivi sindacalisti nelle zone filorusse. Probabilmente il buon Rapanelli si riferisce, all’episodio dell’Incendio della Casa dei sindacati di Odessa, avvenuto il 2 maggio 2014. A morire bruciati non furono sindacalisti e ODESSA non è mai stata zona filorussa né, per quanto il putinismo russobruno che alberga in tanti italiani possa sognare in grande, lo sarà mai.
Che il Baffone di Giulietto Chiesa sia con tutti voi putinisti e con voi rimanga per sempre.
In quanto alla posizione dell’ANPI sulla criminale aggressione russa all’Ucraina la posizione pacifista anti NATO e anti USA dell’ANPI è cosa nota e assolutamente non sorprendente, visto il pattern ideologico dell’associazione. Quindi, Rapanelli, di cosa si lamenta con l’ANPI, visto che la pensa come lei?
Un’altra riflessione autorevole, quella del noto storico Alessandro Barbero: https://www.youtube.com/watch?v=C2E9LTzYI-E
Mi perdoni, signor Vallesi ma a quali stalinisti si riferisce? Forse a Togliatti che concesse l’amnistia ai fascisti che commisero gravi crimini di guerra al pari dei nazisti e che (a differenza dei partigiani che venivano ancora processati per furti di galline) infilandoli in tutti gli apparati della neonata Repubblica? Poi questi si misero perfino a tentare con Junio Valerio Borghese (comandante delka Xa Mas) un colpo di Stato, intento successivamente rimpiazzato con la strategia della tensioni a mezzo delle stragi dipiazza della Loggia, di piazza Fontana, del treno Italicus, della stazione di Bologna e del “treno di Natale”. Quello stalinista? Ne avevate davvero bisogno!
…infatti Togliatti non era il braccio destro di Stalin, quel brav’uomo, signor Mancino, e non ha mandato molti dei suoi compagni, soprattutto quelli un po’ dubbiosi, a vedere il paradiso socialista, viaggio dal quale, pare, molti non sono mai tornati!!! L’amnistia, il brav’uomo di Togliatti l’ha concessa sia ai fascisti criminali che ai partigiani, criminali, molti, pure loro, mi pare di aver letto!!! La differenza tra me e Lei, caro signor Mancino, è che io non sono né fascista, né comunista, mentre non so se Lei possa affermare sinceramente la stessa cosa. Cordialmente. gv