L’assise di questa sera
di Luca Patrassi
«Sui rifiuti dal 2014 si è dormito»: ad accendere il Consiglio comunale ci pensa il primo cittadino Sandro Parcaroli che approfitta di una interrogazione del consigliere comunale di opposizione Alberto Cicarè per fare il punto sul piano dei rifiuti.
Il sindaco Sandro Parcaroli
«Nel 2014 – ha osservato Parcaroli – è stata fatta la discarica di Cingoli, in quella sede doveva essere indicata quale sarebbe stata la sede del nuovo sito una volta esaurita la disponibilità di Cingoli. Si è dormito. Ora il Cosmari si sta dotando di tecnologie nuove per risolvere la questione degli odori mentre pensiamo di ridotte del 31% la quantità di rifiuti che porteremo in discarica, un obiettivo che raggiungeremo con una raccolta più efficace. In assemblea Ata l’altro giorno non si è votato perchè c’erano pochi sindaci e per decisioni de genere è bene ci sia il maggior numero possibile di amministratori perché sono decisioni che incidono sulla vita di tutti i cittadini ed anche sulle tariffe». Parcaroli indica le date della “dormita” e nel mirino sembra esserci l’amministrazione provinciale all’epoca guidata dal presidente Antonio Pettinari.
Non solo rifiuti, Cicarè aveva interrogato anche sui consigli di quartieri, anticipando un argomento che è stato poi discusso per ore alla luce del fatto che all’ordine del giorno c’era l’approvazione di una delibera con il regolamento per i consigli di quartiere. Ore di discussione, dopo anni di annunci. Alle critiche dell’opposizione il capogruppo Fdi Castiglioni ha obiettato che il centrodestra è al governo da due anni, il centrosinistra «che oggi con testa per i ritardi» c’è stato nei venti anni precedenti. Dibattito lungo ed articolato al quale hanno partecipato diversi consiglieri di opposizione, da Ricotta a Monteverde passando per Cicarè e Spedaletti, mentre le ragioni della maggioranza sono state ribadite, tra gli altri, da Andrea Blarasin per la Lega. Delibera approvata a maggioranza, 18 favorevoli, 4 astenuti e 3 contrari.
In precedenza la consigliera Stefania Monteverde aveva chiesto al sindaco presidente della Provincia di prendere in considerazione l’ipotesi di una sede unica per lo Scientifico Galilei. Sono poi state approvate le delibere di variazione del bilancio con maggiori entrate per 2.4 milioni di euro e la approvazione definitiva della variante al prg per la realizzazione di abitazioni popolari nell’area dell’ex Cus. L’assessore Silvano Iommi ha risposto a una interrogazione del consigliere Dem Maurizio Del Gobbo sul largo Li Madou ribadendo il concetto che si tratta della riqualificazione di uno spazio simbolico della città, lavori che consentono anche di eliminare alcuni problemi legati alle infiltrazioni d’acqua nel vicino Palazzo Buonaccorsi.
La delibera sul gemellaggio presentata dal presidente Francesco Luciani
Il presidente del Consiglio Francesco Luciani ha poi chiesto, nonostante fossero arrivate le 20, l’ora in cui di solito si chiude l’assise, di votare anche l’ultima delibera all’ordine del giorno, quella famosa del gemellaggio con Lanciano. Minuti di discussione sul fatto o meno di chiudere l’assise e rinviare il punto, poi la delicata questione è stata messa ai voti e i consiglieri a maggioranza hanno deciso di proseguire. Assente il sindaco, la proposta di delibera è stata illustrata dall’assessore ai grandi eventi Riccardo Sacchi.
Favorevoli le posizioni dei consiglieri Ulderico Orazi per Italia Viva, del dem Maurizio del Gobbo che ha spiegato anche lui di avere parenti a Lanciano (il presidente del Consiglio Francesco Luciani è originario di Lanciano), di Lorella Benedetti di Fratelli d’Italia, di Sabrina De Padova per la Civica Parcaroli, di Laura Orazi per la Lega (che ha ricordato come Lanciano sia medaglia d’oro al valore militare, particolare sfuggito nelle motivazioni della delibera). A votare contro, e a esplicitarlo, è stato il consigliere comunale dem Andrea Perticarari: «Gemellaggio fatto cascare dall’alto, si passa prima dai Consigli e non dai sindaci. Tra i motivi è stato tirato fuori il numero di abitanti: più o meno simile. Fondare un gemellaggio quasi esclusivamente su Civitas Mariae e miracolo eucaristico stona, il gemellaggio è una cosa laica».
Il presidente Luciani e l’assessore Marco Caldarelli
Parcaroli a luglio del 2020 disse che avrebbe portato Macerata sul tetto d’Europa, siamo al gemellaggio con Lanciano. Stessa cosa che potrebbe dire Lanciano. E’ solo un risultato del presidente Luciani che è di Lanciano». Stefania Monteverde, di “Macerata Bene Comune”: «la fiera dei fischietti e dei campanelli non può essere un motivo di gemellaggio, delibera molto debole nelle argomentazioni, anche con problemi stilistici ortografici». Contrario anche Alberto Cicarè: «Questa delibera mostra una perdita di stile, una forma di personalizzazione».
David Miliozzi di Macerata Insieme: «Più di un dubbio su questo gemellaggio con una città italiana». Non ha dubbi Claudio Carbonari della Lega: «Non è una questione di personalismo, non stiamo facendo una bella figura con Lanciano, dobbiamo mettere alla gogna qualche dipendente comunale per un lapsus calami, una maiuscola invece di una minuscola? E’ un faro di luce che si accende, invito tutti a fare un viaggio a Lanciano».
(foto di Fabio Falcioni)
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Oltre al gemellaggio tra le citta’ di MACERATA e LANCIANO si potrebbe organizzare ogni anno prima dell’inizio del campionato delle partite amichevoli tra la RATA e il VIRTUS LANCIANO.
…sempre con quelli di prima…smettetela di fare campagna elettorale sono quasi tre anni che ci governate …meno selfie e opposizione e incominciate a governare invece di distruggere…quelli di prima “MODELLO MARCHIGIANO”…
Ma come si permette costui? Non si sa neanche da dove sia uscito a parte che il cilindro sembra appartenesse ad un leghista e si permette di attaccare Pettinari già attivo ad Helvia Recina sotto Settimio Severo. Ancora prendono il latte + dal biberon e si credono degli Dei in grado di riuscire a portare Macerata in cima all’Europa. Per curiosità, a che altitudine si è finora portato?