“Spotted Unimc”, il cupido di Instagram
«Non ho mai rivelato chi sono
ma i follower si confidano con me»

MACERATA - Quattro anni dopo essere stata fondata, è diventata la pagina universitaria più grande delle Marche, punto di riferimento nel capoluogo per avvistamenti, informazioni, colpi di fulmine, domande e offerte di lavoro e comunicazioni di servizio. Il suo creatore racconta come è nato il progetto. Non ha mai reso nota la sua identità ma rivela: «Non sono uno studente, lavoro proprio in un altro settore»
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Il logo di Spotted Unimc proiettato sul palazzo del teatro Lauro Rossi

di Mattia Nepa

Spesso le cose più belle vengono fuori dal nulla, in maniera completamente spontanea.

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L’account Instagram

La pagina Instagram “Spotted Unimc” dimostra proprio questo, come da un semplice divertimento si sia passati ad una concreta realtà. Dopo quattro anni di attività, l’ideatore di questo progetto, che conta più di 13mila followers, non ha ancora reso nota pubblicamente la sua identità: «La pagina – racconta – è nata una domenica mattina, ormai quattro anni fa, senza un vero e proprio motivo, quasi per gioco ed in brevissimo tempo è cresciuta a dismisura. A dir la verità, in principio, il mio intento era quello di scherzare con il pubblico e strappare una risata, poi con il passare del tempo, la pagina, è stata sempre di più usata per far nascere nuovi amori e pian piano ha preso un carattere prettamente universitario». Il nome “Spotted”, naturalmente però, ci fa capire che i famosi “avvistamenti”, le “spottate”, hanno un’elevata importanza.

spotted-4-325x305Con dei semplici messaggi privati in direct si cerca di arrivare all’identità dei “colpi di fulmine”; questi messaggi vengono ripubblicati, in maniera anonima, sulla pagina e poi qui entra in gioco il passaparola, con la speranza di poter riuscire ad incontrarsi. «Nel tempo ho ricevuto anche tante richieste assurde, le più assurde erano richieste a sfondo sessuale (naturalmente non pubblicate); per il resto le richieste bene o male sono tutte abbastanza tranquille».

spotted-2-325x223In un’epoca in cui i social sono entrati a far parte delle nostre vite e delle nostre giornate, un account Instagram, in cui, soprattutto gli studenti universitari, ma non solo, possono reperire informazioni, appunti e quant’altro può sicuramente rivelarsi un’ottima scelta. Bisogna inoltre dire che la pagina, grazie al suo successo, non riguarda più solo Instagram. «I followers sono per la maggior parte studenti ma con il passare del tempo la pagina ha creato scalpore anche tra i non studenti. Di messaggi ne arrivano a centinaia ogni settimana e – continua il creator – proprio per questo sono stati creati anche dei gruppi Telegram in cui i partecipanti possono offrire/cercare passaggi, stanze e tanto altro. Mi sono reso conto che potevo dare una mano a tutti ed è per questo che ho cominciato a pubblicare post con offerte di lavoro, informazioni e aiuti vari».

spotted-2-325x320Ma perché restare anonimo?: «La scelta dell’anonimato è stata fatta perché funziona proprio così. Tutti si confidano con me, mi scrivono messaggi, anche non sapendo chi sono perché si fidano di questa piccola realtà e anche perché senza l’anonimato, sicuramente, questa cosa non verrebbe a verificarsi. Inizialmente a gestire la pagina ero da solo, poi ho dovuto chiedere aiuto ad un mio amico studente ed ora siamo in due. Il bello è proprio che mi ritrovo a gestire la più grande pagina universitaria delle Marche, senza frequentare l’università, anzi lavoro proprio in un altro settore».

spotted-1-325x314Le informazioni riguardanti l’università, come precedentemente accennato, non sono le uniche protagoniste: troviamo anche le richieste amorose, le offerte di lavoro e le numerose iniziative che hanno visto coinvolta la pagina Instagram. «Le iniziative in questi quattro anni sono state tante: dalle borracce ecologiche targate “Spotted”, alle feste, alle collaborazioni con i locali, fino ad arrivare alla più recente, realizzata a dicembre con l’aiuto della mia ragazza, il “Maceratopoly”. Quest’ultimo è la versione maceratese del più famoso gioco da tavolo del mondo, completamente in dialetto e con le vie della città; il gioco è andato a ruba ed essendo un’edizione limitata, è finito nel giro di una settimana. Un’emozione unica, è stato davvero fantastico».

spotted-3-325x234Così “Spotted” è divenuto un vero e proprio punto di riferimento per la comunità studentesca della provincia. «L’obiettivo per il futuro – ha concluso il creator – continua ad essere quello di rimanere una pagina di informazione e aiuto, introducendo nuove idee, intrattenendo il pubblico e collaborando con i locali per portare sempre più gente a Macerata, con feste ed eventi, in maniera da ripopolare la città, tanto che uno degli hashtag più usati è proprio #ripopoliamola».

 

Dai colpi di fulmine ai consigli sugli esami: Spotted Unimc spopola



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