Processionarie del pino,
rimossi i nidi
e piazzate trappole sui fusti

MACERATA - Il Comune ha attivato specifiche iniziative nei parchi e nelle zone di sua competenza. Ricorda l'obbligo per i proprietari di aree verdi e agli amministratori di condominio di ispezionare gli alberi ed eventualmente procedere a loro spese

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Le trappole lungo il fusto

Torna in questo periodo dell’anno la processionaria del pino, il Comune di Macerata prende il problema di petto. «Gli Uffici comunali competenti – fa sapere l’amministrazione – hanno attivato il servizio di monitoraggio e asportazione fisica dei nidi nelle zone di proprietà comunale interessate da una significativa presenza del parassita. Nei parchi pubblici, dove non è stato possibile rimuovere il nido, sono state installate delle trappole che catturano il parassita durante la discesa lungo il fusto dell’albero».
Nonostante l’abolizione del decreto ministeriale che imponeva l’obbligatorietà della lotta contro la processionaria, il Comune di Macerata, con l’articolo 27 del Regolamento comunale per la tutela del benessere animale, mantiene tale misura di contenimento prevedendo che ai proprietari di aree verdi e agli amministratori di condominio che abbiano in gestione aree verdi private dove insistono alberature appartenenti alla famiglia Pinaceae, è fatto obbligo di effettuare regolarmente, nel periodo invernale, l’ispezione degli alberi di propria pertinenza e, nel caso si evidenziasse la presenza di nidi di processionaria, di procedere alla rimozione e distruzione a proprie spese.
«Si raccomanda  – specifica il Comune – di non conferire i nidi di processionaria e i rami che li ospitano nei bidoni dei rifiuti urbani, ma procedere con lo smaltimento mediante ditte specializzate, in modo da evitarne la diffusione e tutelare la salute pubblica».

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L’assessora Laura Laviano

«Macerata, con l’istituzione dell’Ufficio Ambiente e Tutela del Benessere Animale e l’approvazione del Regolamento, ha fatto da apripista per tanti comuni limitrofi, che stanno adottando i nostri piani di monitoraggio, e può considerarsi città capofila nell’affrontare i temi che riguardano l’igiene urbana veterinaria; temi importanti vista la crescente urbanizzazione e la necessità di gestire il rapporto tra uomo e animale – ha commentato l’assessora all’Ambiente Laura Laviano -. Ci auguriamo che, sempre più, vengano prese d’esempio le azioni che abbiamo adottato come nei casi specifici dei monitoraggi delle processionarie piuttosto che della zanzara tigre. È importante ribadire che la One Health è sinonimo di sanità pubblica e quindi l’educazione sanitaria e l’igiene urbana veterinaria sono strumenti di garanzia per la salute dell’uomo, dell’ambiente e degli animali stessi e rappresentano, oggi, l’orizzonte strategico delle società avanzate e, quindi, di ogni amministrazione».

processionaria-e1678454303157-316x400Il fenomeno della processionaria del pino è dovuto a un insetto, il Taumatocampa pityocampa, le cui larve sono particolarmente urticanti per l’uomo e gli animali. La processionaria del pino è un fitofago parassita e la sua caratteristica è quella di formare nidi sericei sugli alberi all’interno dei quali si sviluppano le larve che, a fine inverno/inizio primavera, in processione, scendono per interrarsi e divenire prima crisalide poi farfalla. La particolarità dell’insetto è di defogliare vaste aree alberate e inoltre le larve, a causa dei peli urticanti posti sul dorso, possono provocare irritazioni cutanee e altre anomalie di tipo dermatologico a persone e animali.



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