La Goccia
«Corridoi umanitari subito», è la richiesta che viene dal gruppo di famiglie dell’associazione La Goccia di Macerata che da un anno ha aperto nel capoluogo un corridoio umanitario per l’accoglienza di una famiglia siriana. «Fermare le stragi è la priorità, subito con l’accoglienza delle persone e i porti aperti. Sono disumani muri, fili spinati, rotte balcaniche, naufragi, respingimenti, – dice Valeria Rossi, presidente de La Goccia. – Una società civile e umana sa accogliere e si organizza». L’associazione La Goccia aderisce all’appello della rete di associazioni che hanno organizzato la manifestazione nazionale a Cutro per domani (11 marzo). Da un anno a Macerata un gruppo di famiglie dell’associazione La Goccia ha dato la disponibilità ad aprire uno dei corridoi umanitari promossi dalla comunità di Sant’Egidio insieme a Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Cei-Caritas, Arci, Unhcr, una rete istituzionale per l’attivazione di corridoi umanitari come pratica di accoglienza organizzata e diffusa. Offrire un corridoio umanitario alle persone in fuga significa evitare trafficanti, naufragi, viaggi della morte, significa offrire a chi scappa dalla guerra e dalla disperazione un aereo e un progetto di accoglienza in un paese sicuro. «A Macerata sono 16 le persone impegnate da un anno per l’accoglienza di una famiglia siriana a cui stanno offendo amicizia e aiuto per i documenti, la casa, il lavoro, la scuola, l’inserimento. Grazie al crowdfunding al quale hanno risposto più di 80 donatori hanno raccolto un fondo che permette di aiutare concretamente la famiglia fino al raggiungimento della sua autonomia. Chiunque può farlo, se vuole – spiegano i partecipanti del gruppo -. Ora per la nostra famiglia amica siamo alla ricerca di una casa da affittare. Facciamo appello alla sensibilità di tutti. Non è solo una goccia nel mare, ma l’inizio di un percorso di accoglienza che siamo pronti a offrire anche ad altri».
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Con ciò le pie intenzioni diventano realtà. E’ molto facile parlare di solidarietà standosene seduti al bar. Molto più duro realizzare. C’è chi lo fa. Solo che non si valuta il piano totale. A volte pensiamo che le nostre azioni positive, i nostri pensieri positivi si fermino intorno a noi. Invece i flussi energetici circolano e si aggregano a quella massa positiva che poi permette di realizzare le parti materiali positive. Non dimentichiamo che “l’intenzione è causa”. In tutti gli aspetti della vita, sia positivi, sia negativi.
Se una persona pensa che la guerra sia giusta, la guerra arriverà. Se si pensa che la risposta alla guerra sia una volontà di pace, la pace arriverà. Quindi, non dobbiamo sentirci impotenti perché siamo soli, o in pochi. L’importante è esserci nello schieramento del Bene, dato che esso si oppone allo schieramento del Male, inteso come “pensiero”, “azione”, od “omissione”.
L’unico consiglio che darei è il seguente: continuate a fare sapere le notizie mediante i “social”, con cui avere i contatti.
La famiglia siriana – 3, 4 o più persone – verrà accolta e quindi mantenuta in Italia per un tempo indeterminata: ci sono i presupposti economici?
A me va benissimo tutta questa voglia di accoglienza però, e sono anni che lo dico e lo ripeto, chi vuole questo deve accogliere in casa propria, quindi vitto alloggio e mantenimento economico, tutto di tasca propria. Allora si che potete accogliere tutti quelli che volete.
Condivido in tutto quello che scrivono Rapanelli Iacobini e Crescimbeni ! Ma non e’ anche il caso di pensare che da un momento all’altro questa maledetta guerra potrebbe entrare anche da noi ? E ci sono tutte le condizioni per scatenare un intervento anche nei nostri confonnti specie se questo governo continuera’ ad inviare armi all’Ucraina Non e’ un parlare da politico il mio ma da semplice cittadino che segue e ascolta pero’ altre reti televisive che non la giudicano molto buona la situazione ma anzi molto molto pericolosa ! Personalmente non sono affatto ottimista !