L’assemblea dei residenti
di Laura Boccanera
«Da più di sei mesi aspettiamo che il sindaco ci riceva e non ha mai risposto alla nostra richiesta di discutere della ztl».
Via Vela angolo con via Piave
A Civitanova, sono indignati e arrabbiati per il provvedimento che da maggio scorso ha istituito la zona riservata ai residenti di via Col di Lana e via Asiago pregiudicando di fatto per tutte le famiglie che risiedono nella zona di via Vela, via Piave, corso Vittorio Emanuele la possibilità di trovare parcheggi una volta rientrati a casa. Un problema che è comune a molti residenti del centro ma che in particolare in quest’area «ha creato cittadini di serie a e cittadini di serie b», come lamentano i residenti che si sono riuniti stamattina in assemblea a casa Bettei in via Vela. Una ventina di residenti in rappresentanza di oltre cento famiglie che hanno raccolto le firme per richiedere al sindaco e alla Giunta di fare un passo indietro rispetto alla delibera di giunta che adottava la nuova viabilità per le vie in questione e di ridiscutere insieme a tutti i residenti di quella zona una viabilità differente che tenga conto delle esigenze di parcheggio di tutta l’area. In particolare però a destare indignazione è la mancanza di risposta alle due lettere protocollate dai residenti assieme ad una raccolta di oltre cento firme con le quali si richiedeva a Fabrizio Ciarapica un incontro.
Via Asiago
«Questo provvedimento crea un’enorme difficoltà a tutta la zona – ha esordito Marsilio Marsili -. Via vela ha una normativa differenziata in base al tratto, via Asiago e Col di lana è riservata ai residenti che senso ha tutto ciò? Chiediamo che venga uniformato tutto». Sulla questione aveva presentato un’interrogazione anche il consigliere comunale del Pd Francesco Micucci e solo ieri il sindaco a risposto in forma scritta. «E’ una risposta che non ci soddisfa – prosegue Marsili -. Tra l’altro il sindaco si trincera dietro il fatto che è tutto regolare e che è un provvedimento legittimo. Anche se legittimo, però, crea una disparità. Non si capisce come sia stato richiesto dal momento che nella delibera si parla della richiesta da parte di alcuni residenti, ma non viene riportata alcuna richiesta protocollata. Per accontentare ad personam un residente si crea una difficoltà ad una parte importante del centro».
Questa mattina tanti partecipanti all’assemblea hanno palesato le difficoltà concrete di chi abita in quelle vie. «Nei giorni in cui passano a pulire le strade – sottolinea una residente -, ad esempio, non sappiamo dove lasciare l’auto dal momento che in corso Vittorio Emanuele e in via Piave vige il divieto di sosta per la pulizia e negli stessi giorni la spazzatrice passa anche in corso Garibaldi. Il che, avendo chiuso via Col di lana e via Asiago, rende impossibile parcheggiare se non a chilometri di distanza e qui ci sono anche tanti residenti anziani, una soluzione va trovata non è possibile lasciarci così».
Via Piave
«Nella delibera non si parla di parcheggi, ma dell’adozione di un provvedimento per regolamentare il traffico in una zona omogenea – aggiunge Alessandro Mazzaferro -. La verità è che in quell’area non passa quasi mai nessuno, sono altre le strade con problematiche di traffico. Inoltre, lì quasi tutti hanno il passo carrabile. Se sì passa di notte infatti si noterà che i parcheggi sono quasi tutti vuoti ma noi non possiamo andarci». I residenti tornano quindi a chiedere a gran voce un incontro con il sindaco e l’assessore competente per richiedere il ritiro della delibera e la valutazione di provvedimenti alternativi a beneficio di tutti i residenti e non solo di una parte.
Parcheggi riservati in via Col di Lana, protestano gli altri residenti
"Da più di sei mesi aspettiamo che il sindaco ci riceva e non ha mai risposto alla nostra richiesta di discutere della ztl" (cit. residenti di via Vela, via Piave e via V. Emanuele). Sei mesi di silenzio dopo una richiesta di confronto aperto con il primo cittadino, sono ascrivibili a una mancanza di rispetto verso chiunque chieda un confronto con il "sindaco di tutti".
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È un uomo fortunato soprattutto perché ha capito come tramutare i suoi amministrati non in cittadini di serie B ma proprio in sfigati che tra l’altro “non hanno niente da fare e continuano a rompergli i cogliomberi” . Ma i cinquecento voti ricevuti promettendo che non avrebbe impiantato un’antenna non vi dicono niente? Voi come vi siete espressi alle elezioni? Non conta niente a fini di una risoluzione però può servire per un conteggio dettagliato sul numero dei beccaccioni civitanovesi. Poi non capisco perché aspettare, fate come si faceva una volta quando qualcuno non si voleva far trovare, aspettatelo sotto casa e in questo caso il municipio. Penso sempre di più che non sia il sindaco con tutta la compagnia a non funzionare.