Le perquisizioni
di Gianluca Ginella
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il 51enne Nabil Gharsellaoui, tunisino, finito in manette nelle prime ore di martedì nell’ambito dell’indagine Wet shoes coordinata dalla Dda di Ancona e dalla procura di Macerata.
L’uomo è accusato di essere colui che tesseva le fila di una presunta associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina in Italia.
L’indagine coinvolge 18 persone, a vario titolo, di cui 11 sono ritenute far parte dell’associazione a delinquere. Nell’inchiesta, che vede al centro la provincia di Macerata, compaiono un dipendente di un Caf di Macerata, due agenti della polizia locale (a loro viene anche contestata la corruzione, perché avrebbero ricevuto cassette di pesce e regalie, e avrebbero concordato giorno e ora per andare a fare i controlli relativi a dimostrare che due tunisini abitavano nelle case dichiarate nella domanda di iscrizione anagrafica che serve per le pratiche di sanatoria o il rinnovo dei permessi di soggiorno) e di una ex dipendente comunale che avrebbe stracciato una carta d’identità di un tunisino. Martedì mattina è stata data esecuzione a 44 perquisizioni e a tre misure cautelari, di cui due in carcere e una agli arresti domiciliari.
L’avvocato Gianluca Gattari
In carcere è finito il 51enne Gharsellaoui, da molti anni residente in Italia, a Macerata, che lavorava nel settore del commercio di auto, e che oggi è comparso davanti al gip Carlo Masini per l’interrogatorio di garanzia che si è svolto nel carcere di Montacuto di Ancona. L’uomo, assistito dall’avvocato Gianluca Gattari, ha deciso di non rispondere alle domande del giudice. La difesa ha chiesto una sostituzione della misura cautelare in carcere con quella agli arresti domiciliari. Il giudice si è riservato di decidere. Per l’uomo che si trova ai domiciliari, con braccialetto elettronico, Nabil Baazaoui, 28 anni, arrestato a Ferrara, l’interrogatorio dovrebbe svolgersi lunedì prossimo.
L’indagine della Digos si incentra nella provincia di Macerata che sarebbe stata il punto di riferimento del sodalizio per far approdare clandestini che venivano fatti sbarcare in Sicilia. Dal Maceratese sarebbero partiti per entrare in altri stati europei. I fatti contestati nell’indagine sarebbero avvenuti, oltre che a Macerata, in Sicilia, Tunisia, Francia nel dicembre 2019 e nel 2020.
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E vai di bene in meglio.Signori è finita non ci salviamo più.Ringrazio i nostri politici per come siamo ridotti.
Tranquilli tanto è tutta colpa della Boldrini e del PD…insomma di quelli di prima…”MODELLO MARCHIGIANO”
Hai perfettamente ragione PIERGIORGIO, e’ tutta colpa della sinistra che ha rovinato la nostra citta’ con 20° anni di mal governo, vedi l’omicidio di PAMELA MASTROPIETRO, e se ora si trova all’opposizione continua ad insultare tutti quanti, ancora non gli e’ bastata la brutale sconfitta elettorale sia amministrativa sia politicamente.
Bisognerebbe comprendere bene il ruolo dei dipendenti comunali. E andrebbero licenziati, nell’ipotesi che l’accusa sia confermata.
…e infatti è stata proprio la Boldrini che ha sempre urlato di accogliere, poiché questi bravi ragazzi ci avrebbero pagato le pensioni e la loro cultura sarebbe diventata la nostra, si si si, è proprio vero, come sostiene qualcuno, si, certo, “Modello Marchegiani”!!! gv
Vallesi, ha ragione: https://www.youtube.com/watch?v=E7QePDmPHfk .
Attenzione che rischiate qualche denuncia perché accusate la Boldrini di omicidio ,forse volete dire che chi sta in prigione per l’omicidio di Pamela è innocente non vi capisco …per fortuna che ora che non c’è più da molto la Boldrini gli sbarchi sono cessati Salvini è riuscito a chiudere tutti i porti come promesso da Trieste non passano più nessuno …che ipocrisia ragazzi per non ammettere che dalla padella siamo finiti alla brace però contenti voi contenti tutti finalmente il “MODELLO MARCHIGIANO”