«Orario ridotto e accensione ritardata,
ma non spegniamo il Natale».
Critico il Pd: «A Civitanova spesa record»

DIBATTITO - L'assessore Manola Gironacci interviene sulla querelle luminarie e sostiene la scelta di mantenere le luci senza tagli al progetto illuminotecnico: «Non abbiamo chiesto soldi ai commercianti, è il miglior sostegno alla categoria rendere appetibile la città». I consiglieri Lidia Iezzi, Francesco Micucci e Yuri Rosati: «Si spendono 120mila euro, Giannoni non può fare la parte sprovveduta del francescano in un partito e in una maggioranza di spendaccioni»

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Manola Gironacci assessore al turismo

«L’assessorato al turismo sostiene convintamente la scelta di non spegnere il natale civitanovese». Anche l’assessora Manola Gironacci interviene sul tema luminarie dopo che l’argomento aveva aperto un confronto interno alla maggioranza con Forza Italia che richiamava il sindaco ad una maggiore sobrietà in questo anno di aumenti del costo dell’energia (leggi l’articolo). Non la pensa così la Gironacci, di professione commerciante, che difende la scelta di accendere la città (leggi l’articolo). «L’aiuto più concreto che un’ amministrazione può dare ai suoi commercianti nel periodo natalizio è quello di rendere la propria città più attrattiva ed accogliente possibile. Lo dico come assessore ma ancor prima come commerciante che ha a cuore la sua città e la sua categoria. Rispetto agli altri anni, quest’anno non è stata chiesta nessuna quota ai commercianti. Lo ritengo un gesto doveroso visto il periodo difficile che stiamo vivendo. Come altrettanto doverose sono state le scelte di accendere le luminarie una settimana dopo rispetto all’anno scorso e di ridurre l’orario di accensione. Quindi sostegno al commercio, attenzione al risparmio e una grande iniezione di fiducia per una categoria che soffre già da tempo. Le luminarie – continua la Gironacci – sono una vera attrazione turistica che richiamano migliaia di persone. Sono bagliori che colpiscono il cuore e che fanno sognare grandi e piccoli. Ed è proprio questo lo stato d’animo che intendiamo suscitare: passeggiare in un paesaggio incantato, divertirsi con eventi e spettacoli e visitare i tanti negozi vestiti a festa. Una sorta di magia che trasformerà la nostra città in un luogo dove tornare perché ci rimane nel cuore».

La Gironacci si sofferma anche sulle accuse in merito al fatto che questa amministrazione non ha coinvolto i commercianti. «Mai – spiega – il Comune ha potuto coinvolgerli nella scelta delle luminarie. Questo perché c’è una gara ad evidenza pubblica e tutti i progetti che partecipano vengono esaminati e valutati da una commissione apposita. Concludo invitando tutti ad un senso di responsabilità, in primis verso la città. È un periodo molto difficile: prima il Covid, ora il caro bollette ma questa amministrazione, e su questo tutti possono stare tranquilli, non farà mancare il suo sostegno a chi è in difficoltà».

La spesa prevista per le luminarie è di 85mila euro e il progetto illuminotecnico prevede un’illuminazione artistica con l’addobbo di Palazzo Sforza, Piazza XX Settembre con l’albero di Natale, giardini di piazza e del lido Cluana, Varco sul mare, viale Vittorio Veneto, viale Matteotti, corso Vittorio Emanuele, corso Umberto I, corso Dalmazia, via Duca degli Abruzzi, via Indipendenza, via Zara. In più verranno allestite installazione scenografiche di grandi dimensioni al Varco sul mare, in piazza Conchiglia, piazza della Libertà e piazza XX Settembre nell’area di ingresso ai giardini.

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Yuri Rosati, consigliere comunale del Pd

Critici verso la scelta di spendere cifre così importanti i consiglieri del Pd di Civitanova Lidia Iezzi, Francesco Micucci e Yuri Rosati: «Record di spesa pubblica quest’anno per le luminarie – sentenziano i democrat – e con Forza Italia che smentisce Forza Italia. Con un bel po’ di ipocrisia, e anche di presa in giro nei confronti dei civitanovesi, il responsabile cittadino azzurro, Paolo Giannoni, invita il sindaco Ciarapica e l’assessore alle finanze Morresi (entrambi di Forza Italia e i primi a deliberare la spesa) a contenere i costi, vista l’emergenza energetica che costringe non solo gli enti ma soprattutto le famiglie a fare i conti con il caro bollette. La stessa Anci ha lanciato l’appello a contenere la spesa, da qui la scelta di molti sindaci di dare un segnale di attenzione. Invece a Civitanova, in totale controtendenza, la giunta ha deliberato il record di sempre del costo per le luminarie, che alla fine con il costo della corrente supererà i 120mila euro. E allora stridono le parole di Giannoni che non può fare la parte sprovveduta del francescano in un partito e in una maggioranza di spendaccioni, di gente con le mani bucate a meno di non lasciare una traccia ipocrita rispetto a una questione che chiede serietà e non parole vuote. Soprattutto se in consiglio comunale la maggioranza ha svuotato la proposta, presentata dalle opposizioni, di istituire un fondo di 800.000 per prevedere contributi comunali a vantaggio delle famiglie più bisognose e messe in difficoltà dal caro bollette. O se si sceglie, come ha fatto l’assessore Gironacci, di risparmiare pochi spiccioli sulle brochure turistiche, facendo fare a Civitanova una figura barbina in giro per l’Italia, e poi si scialacqua senza misura per le luminarie».

«Luminarie e spettacoli per Natale, così sosteniamo i commercianti» Ma con un occhio al risparmio

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