di Giulia Sancricca
Mentre il Governo si dice disponibile a dichiarare lo stato di emergenza, delegando la Protezione civile ad avviare una specifica azione ricognitiva con le Regioni, l’Aato 3 di Macerata cerca la quadra con i gestori del servizio idrico.
Se, infatti, negli altri anni, l’ente invitava i sindaci ad emettere una ordinanza per l’utilizzo dell’acqua, quest’anno la direzione ha deciso di rivolgersi direttamente ad Assem, Assm, Apm, Astea, Atac e Acquambiente Marche.
Massimo Principi
«È in programma per domattina una riunione con i sei gestori – annuncia il direttore dell’Aato 3 di Macerata, Massimo Principi – . Si accorderanno in maniera uniforme con i sindaci per parlare una voce sola. L’ordinanza che sarà emessa servirà a prevenire una situazione più grave che speriamo di scongiurare qualora arrivino le piogge. Il quadro – spiega – potrebbe peggiorare alla fine di luglio se non dovessero esserci precipitazioni».
Il direttore però rassicura anche sul razionamento. «Qualche sacrificio bisognerà farlo – ammette – ma non arriveremo ai livelli delle regioni più a sud dove l’acqua viene concessa a ore o a giorni alterni. Al limite – dice – si chiederà di chiudere i rubinetti di notte». Principi invita però alla responsabilità già da ora. «In questo momento – evidenzia – sarebbe bene che i cittadini si limitassero nell’utilizzo superfluo dell’acqua come quello di annaffiare il giardino tutte le sere».
Francesco Battistoni
Intanto si attende il vertice di domani. «È la prima volta che decidiamo per la modalità di coinvolgimento dei gestori – prosegue – ma abbiamo pensato che sia un modo per evitare disparità tra Comuni. C’è da dire – sottolinea – che rispetto agli altri anni il coordinamento per l’ordinanza avviene con un paio di settimane di anticipo». Il caldo torrido di questi giorni e la mancanza di piogge hanno, infatti, messo in allerta anche Palazzo Chigi, tanto che durante il Question Time in Commissione Agricoltura alla Camera dei deputati Battistoni, sulla questione siccità ha riferito che «per le azioni strutturali è stata promossa un’azione ricognitiva volta a verificare gli invasi su cui è possibile realizzare investimenti di efficientamento in tempi brevi, e rimuovere ogni tipo di ostacolo alla realizzazione degli investimenti già programmati nel settore.
Per le azioni programmatorie sono state previste iniziative, anche legislative, per coordinare al meglio l’utilizzo della risorsa in condizioni di scarsità idrica. Per le azioni risarcitorie, in coordinamento con le Regioni sarà avviata un’azione ricognitiva volta alla verifica del reale fabbisogno in termini di indennizzi ai settori colpiti». In merito alle imprese agricole «che, per la campagna in corso, non beneficiano di coperture assicurative a fronte del rischio siccità – ha aggiunto il sottosegretario al Mipaaf Battistoni – concorderemo con le Regioni interessate le opportune iniziative politiche, come l’attivazione degli interventi compensativi ex post del Fondo di solidarietà nazionale in deroga alle attuali disposizioni di legge».
«Acqua pubblica, prelevare massimo cinque litri al giorno e solo per uso potabile»
È un problema che si ripete ogni estate da anni. La rete idrica fa acqua ovunque perché non avete MAI fallo i LAVORI
Una domanda stupida: "se fino a poco più di un mese fa, avevamo ancora la neve sui nostri monti, chi se l'è fregata l'acqua?"
Quegli stessi gestori , e sindaci , che non hanno mai fatto niente per mettere a posto la rete idrica che è un colabrodo ??
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Azzerate gli sprechi, prima di chiedere lo stato d’emergenza, pecoroni !!