Cormio: «La finale scudetto sarà lunga
Simon un grande leader,
a lui diremo sempre grazie»

INTERVISTA al direttore generale della Lube a poche ore da gara 2 della serie che mette in palio il tricolore in programma stasera alle 20,30 Eurosuole Forum: «Non dobbiamo drammatizzare se si perde e neppure iniziare a togliere la carta dal tappo della bottiglia di spumante se si vince». Sull'addio al centrale: «Entrambi sappiamo che il nostro è un rapporto a termine, sta facendo il suo dovere da grandissimo professionista»

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Beppe Cormio con Simon

di Mauro Giustozzi

Sale l’adrenalina per gara 2 in programma stasera alle 20,30 in un Eurosuole Forum sold out per uno spettacolo che si annuncia emozionante visto che di fronte ci saranno le squadre più forti ed i campioni più spettacolari della pallavolo mondiale.

Beppe Cormio, la Lube arriva da 4 vittorie consecutive tra semifinale e finale scudetto. La squadra si è ritrovata nel momento clou della stagione.

«Abbiamo trovato continuità grazie alla presenza dei nostri giocatori anche in allenamento, cosa fondamentale poi per poter alzare il livello del gioco in partita. Noi ci siamo allenati per più di cinque mesi con dei ragazzi delle giovanili aggregati al gruppo perché tutti ricordano l’assenza prolungata di Juantorena, ma ne abbiamo avute tante altre come quella di Zaytsev per 5 mesi, di Lucarelli per ventuno giorni, Anzani per dieci giorni proprio nel periodo in cui siamo stati eliminati dalla Coppa Italia. Una squadra che ha lottato contro le assenze, contro se stessa, ed è chiaro che adesso ritrovando un po’ di fiducia e ritmo in allenamento è migliorata».

Grinta-biancorossaLo si è visto soprattutto nella semifinale contro Trento quando c’è stata una reazione fortissima del gruppo Lube.

«La rimonta con l’Itas è stata dettata anche da un salto di qualità che è venuto prima ancora nella testa che nelle gambe dei giocatori. Quell’autostima e serenità che trovi quando riesci ad ottenere un risultato che è nelle tue corde, che però ti sfugge. Quel successo in gara 3 a mio avviso ci ha sbloccato definitivamente».

Civitanova come si avvicina a questa gara 2 di finale scudetto in casa.

«Soddisfazione e accresciuta autostima ci sono tutte, però l’esito di gara 1 non è che poi cambi di tanto le cose. E’ un recuperare il fattore campo che ci vedeva svantaggiati, però se guardiamo quanto accaduto nelle due semifinali il fattore campo in realtà è saltato più volte. Noi stessi nella finale scudetto a volte ci è capitato di vincere il tricolore in trasferta per cui si può vincere fuori ed è per questo che la gara di domani non credo che sarà decisa dal fattore campo ma dai giocatori delle due squadre. Noi ce la giochiamo con lo stesso animo di domenica, con il vantaggio di aver preso coscienza della possibilità di potercela fare al cospetto di un avversario che veniva giustamente disegnato ad inizio stagione come la stragrande favorita in tutte le competizioni. La Sir non ha giocato bene gara 1, però credo che non siano stati sottolineati a dovere i giusti nostri meriti nell’aver inciso nella cattiva performance degli umbri. La Lube ha disputato una buona partita con due momenti di calo che siamo stati bravi a recuperare. L’equilibrio che alla fine è venuto fuori è quello che il campo determinerà in tutta questa serie. Non credo proprio che possa sbilanciarsi totalmente da una parte il risultato di una singola gara che di tutta la serie».

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Il tutto esaurito all’Eurosuole Forum

Con la finale scudetto si torna al tutto esaurito al palazzetto dopo due anni segnati da pandemia e restrizioni.

«Come a Perugia ci sarà la cornice sold out del nostro palas, con i tifosi che tornano a gremire l’impianto. Con tanti sportivi che sì verranno dall’Umbria, ma non solo visto che acquisti di ticket sono giunti pure dalla Romagna, dal Lazio oltre che dal nostro bacino regionale. E’ bello avere tantissimi tifosi sugli spalti e questo ci darà una carica ulteriore per fare bene contro Perugia».

Cosa ti aspetti domani da parte della Sir guidata da Grbic in panchina.

«Sarà una Perugia certamente ferita dalla sconfitta, spalle al muro come è capitato del resto anche a noi contro Trento. Chiaramente mi aspetto la reazione dei fenomeni che hanno in rosa, che sicuramente non si sono espressi al meglio in gara 1. Leon non è certo quello che abbiamo visto domenica scorsa, ma non lo è neppure l’Anderson della parte finale della partita e forse neanche Giannelli è stato lucido con continuità. Si tratta però di grandissimi giocatori capaci di invertire la tendenza e cambiare marcia. Non c’è tempo per loro: non mi aspetto una Sir arrendevole o con la paura di giocare: non sarà così perché sono tutti grandi campioni. Se la carica agonistica straordinaria che porteranno qui farà bene o no all’esito della loro partita non so dirlo. La Lube sotto stress rende, i nostri giocatori non saranno affatto rilassati ma avranno l’identico atteggiamento avuto a Perugia».

Esultanza-SimonUno degli emblemi di questa Lube che non molla mai è Simon, giocatore che già tutti sanno con le valigie in mano per la prossima stagione quando giocherà altrove.

«Simon sta facendo il suo dovere da grandissimo professionista. Entrambi sappiamo che il nostro è un rapporto a termine, conosciamo perfettamente il motivo delle scelte, ne abbiamo parlato e con Simon il rapporto resta straordinario. Il problema non è che ha deciso di andar via ma che il prossimo anno Simon non ci sarà con noi. In campo e fuori, in allenamento un giocatore come lui non si trova. E’ un ragazzo sempre presente, brillante, voglioso di fare: avevamo pensato di fare qualche allenamento meno tirato perché i ragazzi sono stanchi, ma lui è sempre quello che ti chiede di fare il massimo e se gli altri calano l’attenzione lui li richiama. E’ carismatico, un leader un ragazzo eccezionale al quale comunque diremo sempre grazie. Su Simon ero, sono e quando sarà avversario sarò certo di trovare un grande ostacolo».

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Capitan Ousmany Juantorena

Lube che ha superato anche l’handicap di non avere Juantorena da moltissimi mesi a disposizione.

«Sono cinque mesi e mezzo che ne facciamo a meno causa infortunio. E’ da novembre che non gioca una partita. Avrà fatto tre gare in un anno. Questo è un doppio handicap, per la classe e la forza del giocatore e per il fatto che essendo italiano ci priva di possibilità di cambi che certe volte avremmo potuto fare. La squadra è cresciuta nella consapevolezza di andare a punti anche senza Osmany: se lui tornasse sarebbe un’arma in più per noi, anche se abbiamo scoperto definitivamente il valore di Yant. Adesso Juantorena sta recuperando, gli manca la potenza che avrà presto, però ogni giorno migliora e confido possa ancora darci una mano in questa serie».

muroLa finale si preannunciava molto equilibrata e lunga: ma domani se la Lube vince va sul 2-0 e potrà avere subito un match ball scudetto poi a Perugia.

«Non credo che la serie sarà così breve. Abbiamo vissuto un’esperienza diretta di un 2-0 sotto che siamo riusciti a ribaltare contro Trento. Non dobbiamo drammatizzare se si perde e neppure iniziare a togliere la carta dal tappo della bottiglia di spumante se si vince. E’ chiaro che tutto quello che ti porta ad un vantaggio ti offre qualche possibilità in più, però la serie io la vedo lunga a prescindere dal risultato di domani. Stento a credere che noi perdiamo tre partite di fila o Perugia ne perde altre due. Io credo che ci saranno molte sorprese ancora in questa finale scudetto».

La società intanto comunica che su indicazione della Lega Pallavolo Serie A, pochi istanti prima del fischio di inizio di gara 2 il regista argentino Luciano De Cecco riceverà il premio come Credem Banca mvp delle semifinali, grazie alle due nomination ottenute nel penultimo atto di SuperLega, ricevute a seguito delle performance in gara 3 e gara 5.

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