di Luca Patrassi
Quando si parla di innovazione di prodotto non ci si riferisce soltanto alle imprese manifatturiere. A Macerata, da qualche tempo, in fatto di impiantistica sportiva l’amministrazione a guida Parcaroli non scherza, pur in presenza di una situazione non esattamente favorevole con il palasport troppo basso per poter ospitare gare nazionali ed anche con la pista di atletica dell’Helvia Recina pure non omologata.
Se clamore, e diverse centinaia di commenti, ha suscitato la notizia dell’approvazione di un progetto di riqualificazione di Fontescodella che prevede anche la realizzazione di una pista da sci in materiale sintetico riciclato, ora arriva la notizia che l’amministrazione comunale ha deliberato la realizzazione di una nuova palestra a Piediripa per la scherma e le arti marziali.
Pierfrancesco Castiglioni (Fratelli d’Italia)
Operazione, è scritto nella delibera, finalizzata alla rivitalizzazione di Piediripa e condizionata all’approvazione del progetto inserito in un bando che sarà presentato a breve sempre per attingere ai fondi del Pnrr. Scherma a parte, la maggioranza è però in fibrillazione sulla questione degli impianti sportivi ed è annunciata, subito dopo Pasqua, una riunione delle forze di maggioranza per chiarire la situazione.
Diversi esponenti della maggioranza hanno già fatto presente di non gradire la mancanza di un rapporto con l’amministrazione, in particolare di trovarsi con decisioni già prese e magari non condivise.
Giordano Ripa
Già in Consiglio comunale i dissapori erano emersi in sede di discussione dell’ordine del giorno presentato dal consigliere comunale di opposizione Alberto Cicarè che contestava il progetto da quattro milioni per lo stadio Helvia Recina: perplessità erano state sollevate da Pierfrancesco Castiglioni e da Giordano Ripa mentre si è dato conto di una richiesta del leghista Aldo Alessandrini per una pista di atletica ad otto corsie.
A fronte di questo clima, l’assessore Riccardo Sacchi ha liquidato il tutto dicendo che considera i 4 milioni per l’Helvia Recina «uno dei successi di questa amministrazione». Cicarè aveva anche contestato, in un bando che mira alla sostenibilità ambientale, il taglio dei pini all’altezza della curva Nord.
Polemico anche il consigliere comunale del Pd Andrea Perticarari: «Una somma enorme, basti solo pensare che impianti nuovi per ventimila spettatori costano sui 15 milioni: in più è un progetto tarato solo sul calcio quando in città le esigenze sono ben altre. Secondo il mio parere, non esiste un modello ideale di stadio, esiste uno stadio pensato, riqualificato per quella città, per quel sito, non è pensabile che il concetto dello stadio ad esempio di Ancona, Ascoli o Bologna sia trasportabile a Macerata. Questo perché Macerata ha le sue esigenze, Ancona ha le sue esigenze, Ascoli e Bologna hanno le loro esigenze. Una struttura sportiva significa aggregazione, socializzazione, vuol dire poter permettere a tutti i cittadini, di qualsiasi età, di fruire di tutti i suoi servizi… ad esempio il territorio maceratese ha necessità di una struttura adeguata ed attrezzata alla pratica dell’attività sportiva per gli atleti disabili. Se a una città può servire una palestra, può darsi che in un’altra sia necessario un centro per la riabilitazione o un museo nei locali interni dello stadio. E in questo caso, solo un’analisi puntuale dei servizi che mancano alla città può dare risposte adeguate, mentre da quanto emerso in Consiglio è la stessa maggioranza a brancolare nel buio e a non avere le idee chiare.
Altro elemento totalmente assente da quanto esposto dalla Giunta è quello della sostenibilità: i lavori di impermeabilizzazione della gradinata sarebbero solo una toppa alle infiltrazioni se non si procede parallelamente alla copertura della stessa. E grazie ai tanti esempi in giro per l’Italia e l’Europa quella copertura potrebbe essere usata per il recupero delle acque piovane che andrebbero ad alimentare l’irrigazione del manto erboso del campo, mentre pannelli solari, posti sulla copertura, renderebbero l’Helvia Recina in parte almeno autosufficiente dal punto di vista energetico quando non vi sono grandi eventi in corso. Anzi la sostenibilità c’è ma al contrario perché da quanto si apprende si vedrebbero tagliati i pini in corrispondenza della curva nord». Infine un attacco all’assessore Riccardo Sacchi: «Ha detto che le proposte di modifiche ai progetti le fanno i consiglieri di maggioranza o la giunta: almeno rispetti l’istituzione Consiglio comunale».
Spesa enorme per lo stadio poi proponi la pista da sci?! Aooooo sveglia
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