«Valorizzare i nostri borghi,
rilanciare il turismo
e l’attrattività delle Marche»

LEGGE - Elena Leonardi (Fdi) sul testo approvato nella seduta odierna del Consiglio regionale: «Un’occasione importante per il Maceratese che da sempre si caratterizza per le bellezze dei propri centri, vere bomboniere». Renzo Marinelli (Lega): «Rilanciamo la regione con borghi connessi e brand delle eccellenze»

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Elena Leonardi

 

«Rivitalizzare e valorizzare il tessuto socio-culturale ed economico-produttivo dei borghi storici, che tanto caratterizzano la nostra regione, per assicurarne la vivibilità, l’attrattività e la sicurezza e per promuovere il turismo diffuso e sostenibile, in un contesto abitativo di pregio a contatto con le comunità residenti. Un’occasione importante per il maceratese che da sempre si caratterizza per le bellezze dei propri centri, vere bomboniere. Ma soprattutto per i centri feriti dal sisma del 2016. Potrà essere un’occasione ulteriore per il loro rilancio». Questo il commento della consigliera di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Elena Leonardi, nonché presidente della IV Commissione consiliare Permanente, sulla legge a iniziativa della Giunta regionale delle Marche, “Sostegno alle iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e promozione e sviluppo del turismo diffuso e sostenibile”. Testo approvato nella seduta odierna del Consiglio regionale. «Ringrazio il presidente Francesco Acquaroli e tutto l’esecutivo, per questa legge che valorizza i Borghi luogo della cultura, della tradizione enogastronomica e artigianale e che costituiscono un patrimonio unico, puntando sul turismo, sulle attività culturali, sulle realtà economiche, commerciali e della ristorazione. Mi preme, ancora, evidenziare l’aspetto relativo al potenziamento dell’accoglienza diffusa attraverso l’istituzione della rete regionale dell’albergo diffuso che sarà contraddistinta con l’individuazione di un marchio di rete. Il tutto declinato attraverso tre progetti: Borgo accogliente, dove si vanno a sostenere interventi integrati di riqualificazione e valorizzazione del borgo presentati da Comuni e loro associazioni, a beneficio di recuperi edilizi e di tutte le attività anche economiche presenti nei borghi; Albergo diffuso, sostenuto in quanto struttura ricettiva turistica imprenditoriale, da insediare, sviluppare, riqualificare sia nei borghi che nei centri storici; Residenza diffusa per il recupero e la rifunzionalizzazione a fini prevalentemente turistici di nuclei storici extraurbani e di borghi rurali. Per il maceratese, infine, rappresenta un’occasione in più per tutte quelle zone, meravigliose, che sono state ferite dal terremoto del Centro-Italia. Attraverso questa Legge – conclude il consigliere FdI, Elena Leonardi – si potranno rafforzare diversi ambiti economici e dare maggiore slancio al comparto del turismo regionale».

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I consiglieri della Lega

«Con la Legge sulla valorizzazione dei borghi approvata in Consiglio regionale facciamo di tradizione, identità e bellezza fattori competitivi per costruire una fetta di economia regionale, di posti di lavoro, di opportunità per i giovani. La giunta di centrodestra conferma la strategia chiara e precisa che mette insieme competenze e materie diverse per lanciare il brand dell’eccellenza Marche a tutto tondo: turismo, cultura, commercio, artigianato, agricoltura, mondo imprenditoriale, lavoro, l’edilizia». Lo dichiarano il capogruppo della Lega Renzo Marinelli e i colleghi consiglieri Bilò, Antonini, Biondi, Cancellieri, Marinangeli, Menghi, Serfilippi a margine del consiglio che ha licenziato la nuova legge regionale che punta a fare dei borghi marchigiani motori di sviluppo e lavoro a forte valenza bio e green, connessi con autostrade informatiche. «La tutela dei borghi non è solo un dovere, ma è anche una strategia economica volta a recuperare una parte di quell’economia che abbiamo perso con la crisi legata alle imprese manufatturiere e con il più devastante sisma degli ultimi 300 anni – spiega il capogruppo leghista – Sono un lascito della storia che va amministrato dosando adeguatamente la visione oculata della tutela e la dinamica proattiva dell’ingegno e della capacità di mettersi in gioco che può far cadere, ma che fa sempre rinascere. C’è il rischio che decine di migliaia di immobili non siano ricostruiti nonostante i finanziamenti disponibili – aggiunge Marinelli – Si tratta in gran parte di seconde case che, nel 25% del cratere Marche, il più grande tra le quattro regioni terremotate, oscillano tra il tra il 47 e il 90% del patrimonio immobiliare privato. Puntando su albergo diffuso e digitalizzazione, offriamo ai borghi storici dell’area montana che ha perso la microeconomia indotta dal turismo di ritorno, la possibilità di rilanciare alla grande puntando su economia, residenzialità e turismo dell’esperienza».

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Jessica Marcozzi

«In una fase storica così difficile come quella che stiamo vivendo con la pandemia che sicuramente ha condizionato il turismo, anche di prossimità, e di riflesso la promozione dei nostri borghi e centri storici, in un periodo in cui ancora dobbiamo lavorare molto per la ricostruzione post sisma, ed è recente la dichiarazione di Legnini sul fatto che ci siano ancora 50 mila edifici da ricostruire, credo che muoversi normativamente verso un rilancio dei piccoli borghi delle Marche sia un’iniziativa imprescindibile per l’ente Regione». Lo dichiara la Capogruppo regionale FI, Jessica Marcozzi, a seguito dell’approvazione in Consiglio regionale, della PdL 48 “Sostegno alle iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e promozione e sviluppo del turismo diffuso e sostenibile”. «E’ proprio dai nostri borghi, custodi della cultura, delle tradizioni e delle ricchezze dei nostri territori, che deve partire la rinascita delle Marche. Borghi che hanno subito una forte desertificazione demografica ma che ancora conservano le loro bellezze. E proprio queste, dall’arte all’architettura, dalla storia all’enogastronomia, possono essere un forte volano per il rilancio economico e sociale delle Marche. Tutto ciò però, come opportunamente segnalato e indicato nella Proposta di Legge, non può rimanere circoscritto a un territorio, a una comunità. La forza del piccolo diventa davvero utile quando è messa in rete, in un quadro complessivo e strutturato di promozione territoriale ad ampio raggio. Ed è proprio in questo capitolo che la Regione deve essere virtuosa, nel promuovere a medio-lungo termine, e non solo nell’immediato, le nostre ricchezze comunitarie per un turismo diffuso e sostenibile, il turismo di oggi e sempre più il turismo di domani».



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