La movida ieri sera in piazza della Libertà a Macerata
di Alessandra Pierini (foto di Fabio Falcioni)
I giovani frequentatori della movida del giovedì sera a Macerata non si sono fatti intimorire dalle nuove restrizioni dettate dall’ordinanza del sindaco Sandro Parcaroli. Le strade e le piazze del centro si sono animate, come ogni giovedì, di tantissimi giovani e giovanissimi, che si sono dati appuntamento per una serata di svago e divertimento.
I controlli in centro
Sotto lo sguardo attento di una significativa presenza di forze dell’ordine. In campo gli agenti della Polizia e della Municipale che dalle 22 fino a tarda notte hanno seguito l’evolvere della serata. In particolare hanno sollecitato al rispetto dell’ordinanza che prevede mascherine obbligatorie (per questo non si è ancora adottata la linea dura ma si è proceduto con raccomandazioni e invito ad indossare il dispositivo), chiusura dei locali all’1 e divieto di vendita da asporto. I vigili hanno elevato una ventina di multe, non legate alla movida ma alla sosta irregolare. Nonostante i cartelli apposti in centro e contenenti le disposizioni per il giovedì sera, molti degli avventori, invitati ad indossare la mascherina dalle forze dell’ordine, hanno detto di non essere a conoscenza delle restrizioni previste. Tavoli comunque pieni nei locali e presenze concentrate soprattutto in corso della Repubblica e via Gramsci. Soddisfatto l’assessore Paolo Renna che ha monitorato la situazione, prima per le vie del centro, poi in collegamento diretto con la municipale: «E’ filato tutto liscio, mi sembra che questa prima serata sia andata molto bene. Tra l’altro questa ordinanza è stata preventiva. Abbiamo visto infatti che in questi giorni il capoluogo è diventato maglia nera per numero di contagi, è quindi necessario adottare misure di contenimento prima che il contagio sfugga al controllo».
Paolo Renna
Renna si rivolge anche agli esercenti che nei giorni scorsi avevano espresso dubbi e malumori riguardo l’ordinanza: «Dobbiamo ringraziare gli esercenti che hanno avuto un comportamento esemplare. Questo dimostra una maturità della città. I ragazzi si sono divertiti in centro e questo ci fa molto piacere. A noi la movida piace ma si deve fare con la testa». L’assessore alla Sicurezza non nega che esistono ancora dei nodi da sciogliere. «Ci sono ancora singoli comportamenti da attenzionare: teniamo molto al decoro della città e non è ammissibile che il venerdì mattina ci siano dei vicoli pieni di pipì. Ci sono bagni pubblici e bagni dei locali. Non possiamo permettere che i turisti, ma anche i residenti debbano trovare strade sporche. Altra cosa che ci sta a cuore è l’incontro con i commercianti che convocheremo a breve per confrontarci».
La stretta sulla movida del giovedì: in centro locali chiusi all’una e mascherine obbligatorie
Visto che erano presenti i controlli con forze dell'ordine , bisogna far chiudere i locali necessariamente all1 di notte? Non basta mantenere i controlli e far lavorare comunque la gente? Fuori dalle mura è possibile.. non c'è equità
avete controllato il green pass .chiedo x un amico che non è potuto andare alla fiera di s giuliano
A Villa Silvia ci sono stanze libere
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Speriamo che sia la volta buona x far calare i contagi.
Nella movida matura di Macerata il virus potrebbe produrre una variante democristiana.
i controlli capillari andrebbero effettuati dall’una di notte in poi, quando gli esercizi di ristorazione sono chiusi ma la movida entra nel vivo…
Non può che fare piacere rivedere la Città viva, ma una riflessione di base credo vada fatta: NON si può continuare per quasi due anni a prorogare lo “stato di mergenza”, da poco spostato ulteriormente dicembre prossimo. Dovremmo vivere in uno stato democratico se non ricordo male. Allo stesso tempo mi domando: che fine hanno fatto i vari “presciolini azzurri come ad esempio le sardine autoproclamatosi difensori della Costituzione?
Speriamo non si sviluppi non una variante democristiana ma una variante Levitica.
Una variante levitica considererebbe impuro il contatto con la specie umana e porterebbe il virus a compiere all’indietro il salto di specie.
Le sardine le avranno messe in scatola.