di Luca Patrassi
“Tutti noi ce la prendiamo con la storia. Ma io dico che la colpa è nostra. È evidente che la gente è poco seria. Quando parla di sinistra o destra”: sono le parole di una canzone di Giorgio Gaber che ha fatto storia, riecheggiate per decenni ovunque, anche al Lauro Rossi, direzione artistica di Claudio Orazi. Oggi quelle parole sarebbero utile anche nell’affrontare l’analisi delle liste messe in campo per le prossime elezioni amministrative, in particolare a Morrovalle dove si confrontano tre liste, due delle quali, pur civiche, contengono riferimenti ai classici schieramenti. Il primo caso è nato dalla presenza della ex pasionaria leghista, ed esponente del partito in città, Rosella Ruani che ha dichiarato il proprio sostegno al candidato civico Manciola, più vicino allo schieramento di centrosinistra. Il tempo di dire “sostengo Manciola” e la Ruani è stata espulsa con effetto immediato, si fosse dichiarata anche no vax magari l’avrebbero solo sospesa. Non di solo Ruani vive il “destra- sinistra” di Morrovalle. Sempre nella civica a guida Manciola, secondo alcuni vicina al centrosinistra, c’è anche Alessandro Capozucca, in passato vicesindaco nella giunta di centrodestra a guida Montemarani.
Poi arriva Italia Viva che a Morrovalle ha il 50% della leadership provinciale, ed è stata una dei due coordinatori provinciali, Teresa Lambertucci, in passato segretaria provinciale del Pd, ad accendere la miccia con un post apparentemente morbido ma esplosivo su Facebook: «Antonello De Lucia (l’altro segretario provinciale di Iv, ndr) tutti dicono che Italia Viva non vale nulla, invece a Morrovalle siamo sulla bocca di tutti . Pensa che ci accusano di stare dalla parte sbagliata quelli che stanno in una lista in cui ci sono, congiuntamente, il segretario cittadino del Pd e la segretaria cittadina della Lega.. #elachiamanocivica».
Manila Ilari, candidata nella lista di centrodestra di Staffolani, aveva corso alle regionali con Italia Viva
Fuoco alle polveri, Lambertucci. Tra i primi ad intervenire, tra i commenti, c’è un morrovallese che si rivolge a Manila Ilari, altra morrovallese esponente di Iv che si era candidata alle scorse elezioni regionali: «Manila Ilari, a bocce ferme, ci può spiegare che effetto fa candidarsi l’anno prima con il centro sinistra e l’anno seguente con il centro destra, sempre con lo stesso partito. Detto ciò le faccio un sincero in bocca al lupo, l’esperienza amministrativa è molto appagante e vanno comunque apprezzate le persone che si impegnano per il proprio comune». Ilari replica a stretto giro di posta: «grazie e apprezzo molto le sue parole. Le rispondo alla sua domanda: abbiamo agito guardando i programmi e le rispondenza della nostra visione di paese con la loro. Se avessimo agito per logiche di partito non ci sarebbe stato questo confronto a danno, mi permetta di dirlo, dei miei concittadini». Già, ma chi è di destra, chi è di sinistra? Caro Gaber, non sono più i tempi per queste domande. Piuttosto, chi vince, chi perde?
quello che è trasversale ai partiti, sono gli interessi di un gruppo locale. E la logica delle lobby vince dove non c'è più un'idea di paese, dove il bene comune soccombe alla più diffusa mentalità "mors tua vita mea".
Anche voi al Governo le avete mischiate
Si può far di tutto ma, non la si chiami politica... Amministrare, così, come un condominio...
Il fatto che qualcuno anteponga gli interessi alla cultura politica non significa che debba esser seguito nell esempio
Ancora un aiuto compagni fateli rimanere all'uno per cento
Nuove visioni politiche
E cos'è Italia viva?
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