(Foto Ansa)
C’è un pezzo di Fermano nella storia a lieto fine di Nicola Tanturli, il piccolo di 2 anni che nella serata di lunedì era scomparso dalla sua abitazione di Palazzuolo sul Senio, vicino Firenze. Dopo che il giornalista Giuseppe Di Tommaso, inviato de La Vita in Diretta, aveva segnalato la presenza del bambino in una scarpata di oltre 20 metri, il carabiniere Danilo Ceccarelli, originario di Monte Urano, si calato per recuperare Nicola. “Diceva mamma e mi si è aggrappato al collo” ha commentato ai media il comandante della Stazione dei carabinieri di Scarperia subito dopo l’operazione. Visibilmente emozionato, ha ripercorso i passaggi di una mattinata dall’esito inatteso, considerato il trascorrere delle ore, la tipologia del luogo della ricerca (una zona boschiva nel Mugello) e la giovanissima età del bambino che, dopo il ritrovamento, è stato riconsegnato ai genitori e trasportato in elisoccorso verso il vicino ospedale Meyer per i necessari accertamenti.
(di Redazione CF)
Il giornalista lo ha trovato e ha dato l'allarme, il carabiniere lo ha recuperato nella scarpata. L'importante che sia salvo ma i genitori che denunciano la scomparsa dopo 9 ore e il ritrovamento del bimbo con le scarpe quando dovrebbe essere scappato nel sonno... Bho.
Veramente lo ha salvato un giornalista rai!!!
Lorenzo Perugini trovato dal giornalista,poi il carabiniere è calato a salvarlo
Perché non leggete gli articoli prima di commentare?
Alla fine non di sa chi l'ha salvato ma una cosa è certa... alcuni commenti sono pieni d'invidia
Fabrizio Achilli ma invidia de che????
Gianni Patacchini dell'attimo di gloria vissuto da qualcun altro. E facciamoglielo godere al povero maresciallo, visto mai che prima o poi tocca pure a noi
Fabrizio Achilli invidia dell'attimo di gloria di un maresciallo? Molto poetico da parte sua ma non credo sia così, piuttosto sarà la voglia di scrivere qualcosa per forza, giusto per passare il tempo. Come d'altra parte stiamo facendo io e lei.
Veramente è stato grazie a un giornalista delle vita in diretta di RAI 1 che camminando ha sentito una vocetta e lui non ha esitato a chiamarlo e il piccolo gli ha risposto con mamma. Il giornalista subito ha chiesto aiuto ai carabinieri che subito pensacano che era un capriolo poi però si insistenza drl giornalista il carabiniere ha fatto le dovute verifiche nella scarpata insieme con il giornalista. È andata così certo che è stato in caso ma è stato bravo e coraggioso il giornalista.
Patrizia Cancellieri certamente,ma poi si è calato il carabiniere.
Luisa Evangelisti si l'ha preso lui ma se non passava li il giornalista e se non era stato così attento e se non insisteva ai carabinieri di andare a vedere, che poi ci sono andato insieme, il bimbo ancora stava lì. Quindi il merito in primis è del giornalista poi certamente drl carabiniere che la portato dai suoi genitori. Dai
A me mi risulta un giornalista Rai , comunque.....
Adriana Araujo leggi l'articolo lo dice infatti..lui lo ha recuperato nella scarpata dopo la segnalazione del giornalista
2 giorni e 2 notti che cinofili elicotteri carabinieri vigili del fuoco guardia forestale cercano el fiolo de 21mesi scomparso da casa... e lo ritrova un giornalista de rai1. Pe na volta pagà el canone è servito a qualcosa!
Neanche un commento di sollievo o di felicità per il bimbo ritrovato.....solo polemiche e ancora polemiche. La grande bruttezza....
Che grande notizia
Complimenti Danilo sei stato grande
Questo Carabiniere merita un encomio nazionale ma sicuramente essendo un Marchigiano è imprescindibile che il presidente Acquaroli lo onori dei massimi riconoscimenti a carattere regionale!
Grande.... Danilo
Complimenti
I virologi oggi tutti convertiti in investigatori...
semo tutti mbo' stressati
L'avevo letto
È stato il Padreterno
Bravo Signor Carabiniere ho visto in televisione quanto emozionato eri .. nello stesso tempo felice
Un grande Uomo con un grande cuore...
Chi è stato è stato...l'importante che sia stato salvato....anche se a me questo racconto non mi convince x niente
La salvato l'inviato della vita in diretta.
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la cosa importante, il bambino è tornato a casa. Un ringraziamento ha tutti i soccorritori che hanno dato il loro contributo e sono rientrati sereni, poi chi ha trovato il bambino, un collaborazione tra il giornalista che ha sentito delle voci e il Carabiniere allertato. Ancora oggi, sentiamo delle dispute di donne partigiane che si sono salvate/ decedute x salvare l’Italia, non tutte hanno ricevuto la medaglia, come anche persone sfuggite dai campi di concentramento una si una no.
Una cosa belle fu fatta in passato, il monumento al MILITE IGNOTO, nessuno sa chi è ma è testimone di quanti hanno perso la vita, meditate gente meditate
Dimenticavo, non dimentichiamo l’evento più lampante di questo periodo, COVID, personale SANITARIO in prima linea, non tutti hanno ricevuto la medaglia, è stata fatta una scelta, chi in prima linea rischiando la vita, niente, anche qui, altra figuraccia,
Come sempre, ci si accapiglia per delle interpretazioni diverse dei fatti, e se succede qui, figurarsi sulle TV. Provo a dire la mia.
-Sono contento, come tutti, dal felice esito della cosa.
– Trovo anch’io strana la descrizione dei fatti; con le scarpe, a piedi nudi, dormiva, era ora di cena.
– Come pure la distanza percorsa, di notte ( ?).
– Infine con quello spiegamento di forze, ad accorgersi è un giornalista, che si badi bene, non prova a scendere per prendere il bambino, cosa che, evidentemente, sarebbe stata possibile, o almeno tentare. visto che poi non lo ha fatto un Rambo, ma questo carabiniere in divisa ordinaria, anziché qualcuno dei soccorritori, come si è visto, dotato ti corde, moschettoni e quanto più adatto alla bisogna.
-Infine, come ha detto qualcuno, allarme dopo nove ore, perché?
– E ci sarà una denuncia per omesso controllo, abbandono di minore o altro?
Pur non giudicando perché non essendo lì, debbo ragionare con quanto ci viene fatto sapere, ma mi è permesso di restare perplesso?
Dopo aver inviato i mio commento, leggo il giornale Libero, e trovo, virgolettate queste parole del giornalista: “«Ho
sentito un lamento provenire da una scarpata, poi un altro… Allora ho iniziato a chiamarlo per nome “Nicola” e lui ha risposta con una voce flebile “mamma”a quel punto mi sono buttato nella scarpata, facendomi pure male a un piede, lui era lì dietro un ammasso di rovi e chiamava mamma».
Averlo saputo prima, il mio commento darebbe stato diverso, almeno per quanto riguardava il giornalista.
Alle volte è meglio non perdere tempo a commentare, visto come ci vengono propinati i fatti.