di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Giovane poliziotto perquisitore di abitazioni sospette di notte nella campagna maceratese, poi brillante funzionario e questore in giro per l’Italia, Giorgio Iacobone da alcuni anni organizza appuntamenti di vario genere, per conto della sezione maceratese dell’associazione nazionale della polizia, negli spazi della parrocchia Santa Madre di Dio in via Barilatti.
Ieri sera Iacobone ha presentato il tema in discussione («La tutela della sicurezza e della sanità pubblica al tempo del Covid, i vaccini»), ha sottolineato alcune questioni, fatto domande e battute ironiche, a suo agio nel ruolo di anchorman e di comunicatore: quasi un suggerimento per l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini presente ieri sera all’incontro (accompagnato dal responsabile della sua segreteria Andrea Blarasin) che ha visto tra i relatori anche la direttrice generale dell’Av3 dell’Asur Daniela Corsi e il capo di gabinetto della questura di Macerata Edoardo Polce. Saluti a cura del questore Vincenzo Trombadore e dell’assessore comunale Paolo Renna, una sessantina le persone in platea e tra questi il peacekeeper maceratese Andrea Angeli, i consiglieri regionali della Lega Anna Menghi e Mirko Bilò, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Ferdinando Falco, il comandante della polizia municipale Danilo Doria, l’assessore comunale Laura Laviano, i consiglieri Lorella Benedetti, Maurizio Del Gobbo e Roberto Cherubini, volti storici della polizia delle Marche e tra questi Giuseppe Marchetti, Sandro Subiaco e Fabio Frascarelli.
Ritmo stringente anche per via del coprifuoco da rispettare, ad aprire i lavori è stato Edoardo Polce che ha ricordato i vari passaggi dettati in questi anni dai vari decreti sicurezza anti Covid ed ha elogiato il senso civico dimostrato dai maceratesi che hanno osservato le gole sottolineando anche l’azione di controllo svolta dalle forze di polizia e l’alleanza istituzionale con l’Asur. Daniela Corsi ha ringraziato gli operatori sanitari, «tutti – ha sottolineato la dirigente dell’Av3 – si sono impegnati ed hanno dato il massimo per affrontare la pandemia con una sanità messa a dura prova ma che comunque ha fornite risposte anche alle altre patologie. Ieri a Macerata, Civitanova e Camerino sono state vaccinate quasi tremila persone, certo ci possono essere casi di sovraffollamento in alcuni centri vaccinali, ma abbiamo fatto tutto il possibile mettendo a disposizione tutti i medici che avevamo. Considero poi di fondamentale importanza l’apertura ai maturandi».
L’assist a Saltamartini è servito e l’assessore entra in scena: «Ieri i dati nazionali – ha sottolineato l’amministratore con una leggerissima punta di orgoglio – indicavano le Marche al primo posto nel rapporto tra dosi di vaccino ricevute e quelle inoculate, altro primato è quello legato all’utilizzo della terapia con gli anticorpi monoclonali ed infine l’aver affrontato i problemi delle attese per il Cup, il servizio era tarato su 5mila richieste e ne riceveva 43mila ed ora abbiamo rifatto la convenzione per fare sì che tutte le chiamate abbiano una risposta». Tutto bene, tutti bravi. Qualcosa da rivedere ci sarà pure. Saltamartini indica alcune questioni che saranno affrontate: «C’è una emergenza legata alla mobilità passiva per alcune voci, in particolare per le cure oncologiche. Poi le Marche sono indietro nella digitalizzazione, i cittadini non hanno un fascicolo sanitario informatizzato, non è possibile, come accaduto per vaccinarsi, che debbano loro riempire pagine di questionari sulle malattie avute. Un altro settore in cui siamo indietro è quello della pediatria. Infine metteremo le mani sulle liste di attesa». Poi il poliziotto-sindacalista, sindaco-senatore ed ora assessore regionale Filippo Saltamartini la butta un pochettino in politica: «L’Italia, terza potenza farmaceutica nel mondo e prima in Europa, deve produrre i vaccini e deve svolgere il suo ruolo di baricentro del Mediterraneo andando a dare quei vaccini alle popolazioni del Nord Africa. Diamo loro vaccini, non bombe a grappolo». Poi il fronte no vax: «Sono legittimi i dubbi di chi non vuole vaccinarsi, con loro ci si confronta». Infine il parroco della chiesa Santa Madre di Dio, don Carlos, già paziente della Corsi, chiede alla manager se sarà un’estate senza mascherina: «Togliere la mascherina? Difficile» è la replica.
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Sui no vax: ognuno la pensa come vuole, poi però se un no vax prende il Covid con il cax che va curato, si attacca sempre al cax
ma sì, facciamo una civilissima legge di alto contenuto etico che scomunichi da ogni luogo di cura tabagisti, alcolisti, lussuriosi, obesi, alpinisti, piloti di formula uno, due, tre stella e chiunque non sia prudente e salutista…
E’ giusto che lo Stato dia gli strumenti per prevenire l’infezione. Se uno li rifiuta, dovrebbe contribuire alle cure. Qui si tratta purtroppo di una guerra, per fortuna siamo sulla giusta strada, quindi le considerazioni da tempo di pace non valgono: se io venissi infettato da sanitario no vax lo denuncerei subito per procurate lesioni!!!
Il rapporto, fino al 22 maggio 2021, elenca 12.184 morti e 1.196.190 feriti a seguito di iniezioni per farmaci sperimentali anti COVID-19. Il database europeo delle segnalazioni di sospette reazioni ai farmaci è EudraVigilance, che tiene traccia anche delle segnalazioni di lesioni e decessi a seguito dei “vaccini” sperimentali COVID-19.
Perchè questi dati non vengono resi pubblici dalla Regione Marche di Centrodestra?
Mentre si continua nella campagna vaccini con i più giovani e poi con i bambini? E mentre aumenta il numero di chi non vuole farsi vaccinare, la punto che il vaccinarsi diventerà obbligatorio come in un regime nazi-fascista?
Lapponi, si faccia una piccola ricerca su questi di due siti che riportano dati ufficiali di fonte governativa e potrà constatare l’inefficacia dell’enorme campagna vaccinale in atto…
https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2020/coronavirus-le-vaccinazioni-nel-mondo/
https://www.worldometers.info/coronavirus/
Caro Rapanelli, viviamo in tempi difficili… ci hanno sempre raccontato che le reazioni avverse non contano nulla, quello che conta è il rapporto tra benefici e rischi che è enormemente positivo perchè il vaccino è efficace anzi superefficace anzi miracoloso e sicuro. Ora i nodi stanno arrivando al pettine, Cile e Uruguay hanno somministrato dosi nella misura del 102 per cento e dell’87 per cento della loro popolazione totale e dovrebbero aver raggiunto l’immunità di gregge. Però nel loro freddo giugno questa immunità di gregge coincide con alti picchi di contagiati e di morti. La notizia dovrebbe essere rilevante, ma nessun tg ci ha fatto caso e se quel povero gabbiano del sottoscritto la posta su CM raccoglie soltanto tre distratti vaffanc.ulo. Viviamo in tempi difficili.