di Mauro Giustozzi
Otto mesi vissuti tra la soddisfazione di conoscere un mondo sportivo così ampio e variegato, l’ottenimento del riconoscimento di Macerata Città Europea dello Sport 2022 e le difficoltà da affrontare per la ristrettezza delle risorse a disposizione ed un’impiantistica cittadina carente di manutenzione. Riccardo Sacchi è impegnato su più fronti come assessore allo Sport per rilanciare l’immagine della città sia attraverso eventi e manifestazioni che preparano un 2022 importante per questo settore e nell’affiancare e rilanciare lo sport cittadino di tutte le discipline con le proprie specifiche particolarità.
Assessore Sacchi, tra i primi passi compiuti l’istituzione del premio Macerata Più.
«Appena insediati abbiamo voluto istituire questo premio. Una volta che ci siamo resi conto della ricchezza sia quantitativa che qualitativa del mondo associazionistico maceratese che ha ben 152 società sportive che rappresentano 62 discipline, un autentico record nazionale se rapportato al numero di abitanti. Abbiamo voluto istituire questo premio Macerata Più che vada a riconoscere non tanto e non solo con chi vince nello sport come accaduto con la Ginnastica artistica Pasqualetti campione d’Italia o con la Balducci Volley con la Coppa Italia e la Vandi vincitrice dei 1500 nell’atletica leggera, ma un premio che tenga in debito conto anche l’etica dello sport, quelle associazione che stanno vicine a diversamente abili o a ragazzi che hanno meno risorse economiche disponibili e li aiutano a fare sport. Valorizzare si i successi ma anche chi opera per far sì che lo sport sia alla portata di tutti».
Tra gli eventi sportivi dell’estate spicca il campionato Europeo di baseball Under 18 che sarà ospitato in città.
«Giovedì prossimo riceveremo una delegazione degli organizzatori al campo di via Cioci per lavorare assieme al fine della miglior riuscita possibile della manifestazione. Arriveranno tantissime squadre che rappresentano nazioni di tutta Europa e questo avrà un riflesso importante d’immagine per la città. Faremo degli interventi per sistemare il diamante per ospitare questa manifestazione. E’ chiaro che anche questo è un pezzetto di avvicinamento a quello che sarà il 2022 con Macerata Città europea dello Sport quando metteremo in campo una serie di manifestazioni in senso stretto con personaggi sportivi di oggi e di ieri ed anche convegnistica, etica e giornalismo sportivo. Punteremo non solo sulla quantità ma anche sulla qualità dell’offerta per un evento che dovrà essere la vetrina di Macerata e del suo territorio».
In passato Macerata è stata per anni sede di tappa del Giro d’Italia e della Tirreno-Adriatico di ciclismo: le due ruote torneranno in futuro nel capoluogo?
«Il grande ciclismo è transitato anche quest’anno in città con la Tirreno-Adriatico ma certo è che l’ambizione dell’amministrazione comunale in questo quinquennio, in particolare nel 2022, sarebbe quella di poter ospitare un arrivo o una partenza di una grande corsa in città, anche per ricordare magari quel Michele Scarponi che ha portato in alto il nome delle Marche con la cui Fondazione noi collaboreremo per fare qualche evento il prossimo anno. Così come con Roberto Mancini riconfermato ct della Nazionale sino al 2026 ed allo stesso tempo essendo lui il testimonial della Regione Marche, nonché nativo di Jesi, anche in questo caso intrecceremo qualche iniziativa con la Regione per poter avere Mancini ospite in occasione di Macerata Città europea dello Sport».
Il 2022 è anche l’anno del centenario della Maceratese: state lavorando a qualche iniziativa?
«Assolutamente sì. In pentola bollono moltissimi progetti anche da parte di associazioni e tifosi biancorossi con i quali collaboreremo. Noi qualcosa di bello, rievocativo, sicuramente faremo come amministrazione. Ciò andrà fatto a prescindere dalle sorti del calcio cittadino. E’ chiaro che sarebbe bello se ciò fosse abbinato ad un campionato di alto livello, di vertice della squadra. Noi vogliamo sicuramente festeggiare il passato della Rata ma ci auguriamo di poter avere anche una visione di futuro. Non possiamo non avere una grande sensibilità ed attenzione a quello che si prospetta come un progetto ambizioso che possa dare la possibilità a Macerata di tornare ai livelli che merita nel calcio. Se ci riusciremo saremo i più felici, altrimenti potremo dire di averci almeno provato sino in fondo. Intanto, tra le iniziative che vedranno la luce nelle prossime settimane, ci sarà l’intitolazione del campo di Collevario a Tonino Seri, ex allenatore e direttore tecnico della Maceratese, scopritore di tanti giovani calciatori che poi sono stati lanciati nel calcio professionistico».
Restando nel calcio cosa farà il Matelica nella prossima stagione: giocherà ancora all’Helvia Recina?
«Non ho la risposta allo stato attuale. L’amministrazione farà di tutto per poter dare a Macerata una prospettiva di livello. Stiamo lavorando parecchio, questo lo posso dire. Il rapporto col Matelica è stato collaborativo: noi abbiamo trovato in Comune un contratto di affitto stilato dalla precedente amministrazione ed uno stadio Helvia Recina con grandi criticità ereditate da tanti anni di cattiva manutenzione. Tre mesi fa abbiamo speso 45mila euro per fare delle opere su illuminazione, seggiolini in tribuna centrale e nuove panchine che, da un lato rimarranno alla città qualsiasi cosa avverrà in futuro, ma allo stesso tempo cose fatte anche per consentire al Matelica di ottemperare alle norme federali per poter disputare regolarmente le sue partite casalinghe nello stadio di via dei Velini».
A proposito di impianti sportivi, nel bando Rigenerazione Urbana da 20 milioni di euro ci sono anche soldi per l’impiantistica sportiva.
«Ci sono ben sette milioni di euro che sono destinati all’impiantistica sportiva. Di cui 4 milioni per ristrutturazione completa dello stadio Helvia Recina, 600mila euro per il palasport di Fontescodella per una profonda rigenerazione e 2,5 milioni per la costruzione del nuovo campo da rugby a Villa Potenza. Sarà anche l’inizio di un lavoro di progettazione che, se non sarà possibile ottenere le risorse per questo bando, servirà in futuro per altri bandi cui parteciperemo».
In questi otto mesi da assessore allo Sport quale la difficoltà maggiore affrontata e la soddisfazione raccolta.
«La difficoltà sta nella ristrettezza delle risorse economiche a disposizione e quindi non poter dire quei tanti sì che avrei voluto alle richieste delle società sportive e il dispiacere di trovare uno stato degli impianti sportivi piuttosto carente e con scarsa manutenzione. La più grande soddisfazione è l’aver conosciuto tante realtà sportive così operative e vive, i successi arrivati cui abbiamo dato risalto e, dopo il dispiacere di un taglio che avevamo adottato a gennaio dei contributi alle società, l’aver restituito un mese e mezzo fa tali fondi ripagando la fiducia che le associazioni avevano riposto in me in quel passaggio difficile di gennaio».
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Bisogna fare. assolutamente questa.fusione xche’ e’ molto indispensabile