Visso, Montecassiano e Morrovalle
a rischio zona arancione rafforzata

COVID - I tre centri hanno superato la settimana scorsa la soglia dei 250 nuovi casi su 100mila abitanti, in proporzione alla popolazione. Saranno decisivi i dati del periodo 10-16 maggio. Catena: «Lo sforamento era atteso perché avevamo 7 classi su 31 in quarantena a causa di un piccolo focolaio a Sambucheto». Spiganti Maurizi: «Ci adegueremo a quelli che saranno i provvedimenti relativi»

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Tre Comuni del Maceratese a rischio zona arancione rafforzata. Visso, Montecassiano e Morrovalle nella scorsa settimana hanno infatti superato, secondo i dati forniti dalla Regione, la soglia dei 250 nuovi casi settimanali per 100mila abitanti, calcolata in proporzione alla popolazione. In particolare Visso ha raggiunto un indice di 1.356, Montecassiano 301,38, Morrovalle 279,27. Segue Montecosaro al quarto posto con 231,20, di poco sotto la soglia. Secondo la nuova strategia della giunta regionale guidata da Francesco Acquaroli, l’ordinanza che impone misure più restrittive a livello comunale scatta quando la soglia viene superata per due settimane consecutive. Per questo per i tre Comuni sarà fondamentale l’andamento di questa settimana. «La Regione Marche ci ha comunicato oggi che nella settimana scorsa – spiega l’amministrazione di Morrovalle – ci sono stati 28 nuovi casi di persone positive al Covid-19. E’ stata dunque superata la soglia di 250 nuovi casi settimanali su 100mila abitanti, che nel nostro Comune è di 26 nuovi positivi o più.  Nel caso quindi che questa soglia dovesse essere superata anche questa settimana, la Regione potrà applicare misure più restrittive nella nostra città. Si raccomanda quindi di rispettare le norme anti contagio nella maniera più scrupolosa».

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Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano

«Lo sforamento era atteso – dichiara il sindaco di Montecassiano Leonardo Catena – perché avevamo 7 classi su 31 in quarantena a causa di un piccolo focolaio a Sambucheto. Nei prossimi giorni 3 classi rientreranno a scuola e spero che la situazione torni nella normalità. Mi sono confrontato quotidianamente con l’Asur ma i numeri non chiedevano misure più restrittive come ad esempio la chiusura degli istituti. Abbiamo anche coinvolto la polizia locale e i carabinieri per un controllo più capillare nei punti a rischio e ho scritto al Questore per chiedere delle pattuglie di polizia. Mi auguro che tutto questo porta diminuire il rimbalzo e accompagnarci alla normalità».  «I nuovi casi settimanali sono una decina, in totale sono 48 le persone in quarantena di cui 14 positivi, la grande maggioranza è composta dai bambini – dichiara Gian Luigi Spiganti Maurizi, sindaco di Visso – Tutto è partito dalle scuole, appena successo abbiamo provveduto alla chiusura di nido, materna, elementari e medie ma non è bastato per evitare di superare la soglia. Ecco perché abbiamo chiesto di provvedere alla vaccinazione per chi come noi vive nelle Sae, siamo poco meno di mille abitanti, gli anziani sono vaccinati e quindi con due giorni sarebbe possibile vaccinare la popolazione ed evitare che vengano fatte le quarantene in casette dal 60 metri quadri. Ci sarebbe voluto un attimo per risolvere il problema, ma così non è stato. Ora ci adegueremo a quelli che saranno i provvedimenti relativi, inutile piangerci sopra: speriamo che presto si abbassino i contagi e di tornare all’interno della soglia stabilita».

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Il governatore Francesco Acquaroli

Tra l’altro, proprio ieri è arrivata l’ordinanza di arancione rafforzato per Acqualagna e Petriano, entrambi nel Pesarese: dal 12 al 18 maggio è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori dei due comuni, nonché ogni spostamento all’interno degli stessi, salvo comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Anche a livello regionale la situazione epidemiologica, come ha già avuto modo di ricordare anche lo stesso Acquaroli, non migliora così tanto come ci si sarebbe attesi. E’ vero che in regione il tasso di positività è pari a 107,85, quindi inferiore ai 250, ma è in leggero aumento rispetto alla settimana precedente. Inoltre il tasso di occupazione regionale dei posti letto in area intensiva è ancora al 28,1% (dato al 9 maggio), pericolosamente vicino al limite previsto del 30% , mentre l’indice di contagio Rt è risalito allo 0,94% nell’ultima rilevazione di venerdì scorso e così le Marche dopo l’ultima cabina di regia Stato-Regioni sono state classificate tra le sei regioni con un indice di rischio complessivo “moderato”, tutte le altre hanno un indice di rischio complessivo “basso”.

(Redazione Cm)

 

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