«Non abbiamo assunto stupefacenti», nega l’utilizzo di droghe l’uomo, originario del Gambia, che ha trascorso la notte con Eleonora Korenyeva, la 46enne ucraina trovata morta nel suo letto il 24 aprile a Civitanova. I carabinieri hanno ascoltato come persona informata sui fatti il partner della donna che nella notte tra venerdì e sabato ha dormito con lei. E’ stato lui a ritrovarla priva di vita l’indomani e ad avvertire i genitori che abitano con lei nell’appartamento in zona sud a Civitanova assieme al figlio della donna. Una versione che ora aspetta una conferma o una smentita dall’autopsia che si è svolta questa mattina all’ospedale di Civitanova. Ad eseguirla il medico legale Antonio Tombolini assistito dal personale della Compagnia dei carabinieri di Civitanova che sta indagando sull’episodio. Sul corpo dell’ucraina non c’erano segni di violenza. Il medico legale ha prelevato alcuni campioni per gli esami tossicologici. Bisognerà attendere l’esito delle analisi per avere però risposte più chiare su quanto accaduto. Al momento ci sono le parole dell’uomo, rintracciato e ascoltato ieri (non è indagato ed è stato sentito come persona informata sui fatti). E’ infatti irregolare sul territorio nazionale, ma comunque vive in città e ha riferito agli inquirenti di essere rimasto in casa fino all’arrivo dei soccorsi quando poi se ne sarebbe andato via non essendo quella casa sua. Smentisce anche di aver assunto droghe o di averne fatte assumere alla 46enne. I militari hanno ispezionato la camera e le stanze dell’appartamento non ritrovando sostanze stupefacenti: presenti solo i farmaci che la donna utilizzava abitualmente e regolarmente prescritti.
(l. b.)
Donna trovata morta in casa, rintracciato l’uomo che era con lei
Donna muore durante il sonno, sparito l’uomo che era con lei
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Cioè …se non ho letto male..questo è irregolare ,e…se ne è andato a casa sua tranquillamente dopo essere stato interrogato dalla polizia….io per fare venire parenti per un mese ho dovuto fare 4 documenti…mah qualcosa mi sono perso ???
Ora iniziano le “PIPPE” legali. Tutte purtroppo temo a spese dei cittadini italiani.
Immigrato irregolare del GAMBIA, data la sua presenza nel parco ex Cecchetti probabilmente è lo stesso che stava a chiedere soldi ai clienti del supermarket e che mi ha confermato la nazionalità di provenienza; adesso, dopo l’intervento delle forze dell’ordine, inizia l’inconsistente trafila delle pratiche legali il tutto a carico del contribuente, le navi ONG in maggior parte battenti bandiere di altri stati che anzichè portarseli a casa loro continuano a fare la spola fra il Nord Africa e le coste meridionali italiane alimentando i guadagni dei trafficanti di esseri umani che se ne fregano altamente delle condizioni del mare proibitive, tanto hanno incassato, come l’altro giorno con decine di morti fra questi disperati.. Ci dovrebbe essere un efficace intervento a livello internazionale sia dell’EUROPA che dell’ONU direttamente sulla costa africana mettendo fuori gioco le organizzazioni criminali che gestiscono tale illecito traffico e fornire aiuti ai paesi di partenza come incentivo a rimanere, altrimenti la farsa dell’accoglienza che non è accoglienza continua senza soluzione.