Rosa Castro
di Laura Boccanera
Non ce l’ha fatta Rosa Castro, la mamma finita in coma dopo il parto si è spenta alle prime luci di questa mattina all’ospedale di Civitanova a soli 39 anni. La vicenda di questa mamma dominicana aveva scosso profondamente la comunità e risale al maggio del 2016 quando la donna, allora 35enne, era andata in ospedale per il parto del suo primogenito. I medici però optarono per un cesareo d’urgenza e durante le procedure per l’anestesia la giovane mamma ha avuto una carenza d’ossigeno che le ha provocato un danno irreparabile. Per la donna comincia da quel maggio di quasi 5 anni fa un calvario: il coma e poi il risveglio seppur con danni permanente gravissimi che la rendevano cosciente ma incapace di muoversi, di vedere e di parlare. Per diversi anni è stata ospite del Santo Stefano e poi all’hospice di Recanati. Una situazione di vita disperata che si è conclusa questa mattina all’ospedale di Civitanova dove la 39enne era stata ricoverata per un’occlusione intestinale dovuta al suo stato di immobilità. Le sue condizioni erano peggiorate da giovedì fino all’esito di questa mattina. Un dolore per il marito e per il figlio che oggi ha quasi 5 anni.
L’avvocato Andrea Di Buono
La storia drammatica di questa mamma ha avuto anche strascichi giudiziari di cui si è occupato l’avvocato Andrea Di Buono che ha seguito la vicenda sul fronte civile. La famiglia infatti non si è costituita parte civile nel processo penale tra l’ospedale che ha presentato l’esposto in Procura e l’anestesista che quel giorno era di turno. «Purtroppo gli ultimi anni della signora Castro sono stati segnati da tante difficoltà, anche giudiziarie – racconta il legale Andrea Di Buono – A luglio di quest’anno il giudice aveva fissato l’udienza dopo che a dicembre del 2019 era stata negata una provvisionale per permettere ai familiari, dotati di esigue risorse finanziarie, di far avere alla donna terapie adeguate alla sua condizione. Nel frattempo però Rosa non ce l’ha fatta ed è morta in conseguenza del suo stato, avrebbe compiuto 40 anni ad agosto. La cosa triste è che nessuno in questi anni, né Asur né l’anestesista, si sia mai fatto avanti per sapere se poteva d’essere d’aiuto alla famiglia, mi auguro che le istituzioni oggi possano partecipare alle spese per il funerale e per la sepoltura». Sul corpo della donna è stata disposta l’autopsia che verrà eseguita in mattinata, al termine dell’accertamento il corpo sarà restituito alla famiglia per le esequie.
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Condoglianze sincere
Condoglianze alla famiglia,
Rip in pace, condoglianze alla famiglia
R.i.p..
Mi dispiace tanto, avevo conosciuto lei e la sua storia al santo Stefano purtroppo
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