Luciano Ramadori, direttore Cna Macerata
«Appena aperta la misura di agevolazione prevista nel Superbonus 110%, le materie prime legate all’edilizia hanno registrato aumenti indiscriminati e inaccettabili. Se non vi si porrà rimedio in fretta sarà vanificato uno dei pochi provvedimenti efficaci per rimettere in moto la nostra economia. Nei nostri uffici sul territorio arrivano continuamente le proteste delle imprese dell’edilizia e abbiamo potuto verificare aumenti anomali in tutte le materie prime legate al settore delle costruzioni e anche in alcuni materiali che in qualche modo sono riconducibili alle ristrutturazioni. Così non va bene affatto». La denuncia è del direttore Cna Macerata Luciano Ramadori, che spiega. «Il mercato, si sa, se lasciato libero fa conseguire all’aumento della domanda una impennata dei prezzi. Ciò però non può essere assolutamente consentito quando questo meccanismo “naturale” non permette a deroghe e agevolazioni, che hanno un preciso scopo di aiuto, di fare fino in fondo la loro funzione. Così, una misura pensata per far ripartire un settore trainante come quello delle costruzioni, per far risparmiare denaro alle famiglie, per dare un contributo concreto alla lotta contro i cambiamenti climatici e, infine, per innalzare la sicurezza antisismica delle nostre case, può essere vanificata da speculazioni incontrollate». In base a quanto scoperto da Cna, gli aumenti partono da un 15% in più e possono arrivare anche fino al 70%. «Questi rincari a catena si ripercuoteranno sul costo del costruito e faranno lievitare le spese per le inconsapevoli famiglie, quando non vanificheranno del tutto il bonus statale – continua il direttore -. Come Cna chiederemo agli organi di controllo di verificare loro stessi e di fermare le manovre speculative». Ramadori ha raccolto la denuncia dei responsabili dell’edilizia dell’associazione che ne hanno esperienza diretta. «Il calcestruzzo ha avuto un rincaro medio del 12%, il materiale isolante del 15%. Il ferro ha subìto rialzi del 30% mentre il legno del 20%. Tutto il materiale da cantiere ha registrato una vera e propria impennata prossima al 70%. Sappiamo che parte degli aumenti delle materie prime sono dovute ad alcuni giochi speculativi della borsa (l’exploit di GameStop con rame, argento e legno, per esempio) ma il grosso del problema è che ora i costi sforano abbondantemente il prezziario regionale, una sorta di listino prezzi dei materiali e punto di riferimento per imprese e soggetti appaltanti. Le ripercussioni si hanno quindi sia sul Superbonus del 110%, sia nelle gare pubbliche che hanno preventivi ed offerte già presentate – conclude il Luciano Ramadori, direttore Cna Macerata -. Come devono comportarsi le imprese? Se non si neutralizzano subito le cause degli aumenti, saranno costrette o a rivedere i loro preventivi, col rischio che il committente potrebbe non accettare lo sforamento, oppure dovranno lavorare rimettendoci del loro. Non è tollerabile nessuno dei due casi, chi può intervenga».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Per il Superbonus, ci sono i tariffari ben stabiliti per ogni singolo intervento, con in più il prezziario regionale per ogni singola voce…..
Beh, anche i produttori di materie prime credono, sono convinti che i destinatari del superbonus, ad esempio i privati, la famiglie, non paghino nulla!
Quando viene distorto il Mercato accadono queste cose. Lo stato che interviene nel Mercato provoca solo danni. I sinistrati non sono capaci di occuparsi di economia. Sono tossici e dannosi e le associazioni di categoria sono piene di questi personaggi. Speriamo in Mario Draghi
Pallotto a tentare di distorcere il Mercato (con la M grande) per prime sono le imprese che quando possono cercano di limitarne il più possibile il funzionamento perchè concorrenza significa pressione sui prezzi e quindi sui margini. Il Bonus 110% è un provvedimento che ha dei limiti in termini di funzionalità e magari un pò eccessivo nelle dimensioni ma ha certamente il pregio di fornire una occasione di rilancio per un settore di fondamentale importanza indirizzando le scelte del mercato (con la m piccola) verso la riqualificazione ambientale ed energetica del costruito. Che è una scelta assolutamente corretta.