di Laura Boccanera
L’incarico a Mario Draghi ha portato con sé un’aria di cambiamento, molto apprezzata soprattutto in campo economico. Le prime a promuovere la scelta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono state le borse. Anche gli imprenditori maceratesi che, dall’inizio della pandemia, hanno registrato pesanti conseguenze sulle loro attività che stavano già attraversando momenti difficili. La speranza degli operatori economici è che ora applichi il famoso “costi quel che costi” anche al sistema Italia, per risollevarne le sorti. Oltre a Fabio Giulianelli, ad Lube che già da quasi un anno, ne auspicava l’arrivo (leggi l’articolo), auspica la formazione di un governo a guida Mario Draghi anche l’imprenditore civitanovese Germano Ercoli: «personalmente non l’ho mai incontrato, ma per la persona che è, per il curriculum che ha, per le conoscenze in ambito internazionale e per ciò che può offrire all’Italia è l’unico a cui il presidente Mattarella poteva rivolgersi – ha detto – mi auguro che i partiti vogliano accordare la fiducia. E’ assurdo che il Movimento 5 stelle, dopo aver fallito politicamente, ora chieda un governo politico. A me fa piacere invece che finalmente ci siano le competenze al potere perché bisogna sbrigarsi e credo che alla fine i partiti convergeranno su Draghi. La situazione sanitaria e dei vaccini è spaventosa, e ancor più quella economica e finanziaria. Interi settori sono stati massacrati e nessuno meglio di Draghi può sapere come ottenere fondi in Europa e può sapere come spenderli, perché questo è l’altro aspetto fondamentale. Ci troviamo in un Paese che è come bombardato, non ci sono le macerie e le devastazioni di un bombardamento, ma la distruzione fisica e morale degli imprenditori è la stessa, ci vorranno almeno 3 anni prima di riprendersi da questo colpo». E su Matteo Renzi invece commenta: «ha giocato una mano di poker in cui ha rischiato anche la sua carriera personale. C’è stato del coraggio e dell’incoscienza in quello che ha fatto. E’ un giocatore d’azzardo e ha rischiato spudoratamente, ma se alla fine il suo colpo di mano ha portato all’ipotesi Mario Draghi sono contento sia finita così».
Draghi incassa anche l’appoggio di Francesco Merloni. L’imprenditore che a 95 anni ha sconfitto il Covid confida nell’ex presidente Bce per il futuro dell’Italia. «Siamo in un crisi terribile con la pandemia e l’economia. Ho accolto con grande piacere l’incarico che il presidente della Repubblica ha affidato a Draghi e spero che i partiti che siedono in Parlamento abbiano il buon senso di aiutare lo sforzo di uno dei migliori economisti d’Europa. Si dovranno prendere delle misure non tanto popolari ma penso che con la sua guida l’Italia potrà rimettersi a posto. Se lui non riuscirà, sono molto pessimista per il futuro dell’Italia».
Giulianelli: «Finalmente Draghi Speriamo di essere ancora in tempo»
L'aria di cambiamento sarà solo per le grandi industrie le banche gli investitori esteri e i soliti amici, per chi non si sarà schierato e il popolino italiano sarà solo lacrime di sangue
Ma ora tutto il debito che Conte con grande presa per il c... ha regalato all'unione europea e mettendoci in debito per 50 dovremmo pagarli noi e lui se la ride io farei in modo che conte paghi con altri politici tutto il debito che ci a fatto fare con accordi cappio
Vedremo quando finirà il blocco dei licenziamenti, la cassa integrazione, gli ammortizzatori sociali e di sostentamento dei tanti, troppi, più deboli. Intanto gioite.
Caro Germano Ercoli, te lo spiego col pallottoliere: le suole che stampi servono per le scarpe che deve comprare il popolo, la classe media. Se il governo fa gli interessi delle banche, il popolo anziché comprarsi 4 paia di scarpe allanno se ne compra 2. Capito? O te lo spiego con la metafora della torta?
Questi già festeggiano pensando che i soldi arrivino tutti agli industriali. Mattarella è stato chiaro coesione sociale no macelleria sociale come al solito
Gli imprenditori sono contenti, i lavoratori molto meno.
Eccone un altro di statista.....
Confindustria gongola
Questo risultato appaga molti italiani, ma in percentuale di più gli industriali, verrà un giorno in cui molti diranno, era meglio quando si stava peggio.
La conferma su chi cè dietro a Renzi !
Vedremo quando finiranno: il blocco dei licenziamenti, la cassa integrazione, gli ammortizzatori sociali e di sostentamento dei tanti, troppi, più deboli. Intanto gioite.
Guarda caso lo elogiano solo gli imprenditori a draghi!
I Merloni hanno ancora la faccia di parlare?
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Credo che dobbiamo ringraziare l’ inadeguatezza della politica, che dura da più di 30 anni, se oggi arriva Draghi, sicuramente voluto dall’ unione europea a garanzia della gestione dei fondi importanti che saranno messi a disposizione dell’Italia. Rilevare questa incapacità endemica, negli anni sempre più grave, ci deve fare riflettere su questa opportunità Draghi, che cmq dovrà gestire una situazione molto molto difficile e lo sa fare.
Il mio rammarico è che le riforme che abbiamo sempre sognato probabilmente ancora una volta saranno disattese.
Torno a ribadire che il problema non è Draghi che per fortuna c’è, ma il bassissimo profilo di chi ci dovrebbe rappresentare e che vi ha portati ancora una volta qui.
Vi invito a riflettere e vedere ilbicchiwre 1/2 pieno.
Per fortuna che siamo in Europa.
A taluni industriali interessa solo la partita dei denari. Poter mettere le mani sui fondi UE era ed è il loro unico scopo raggiunto con l’arrivo di Draghi.
L’importante è far fuori dalla spartizione della torta coloro che ai loro occhi appaiono come soggetti intollerabili in politica perchè sono a dir poco degli sprovveduti, ingenui, e dei rompiscatole.
Definire poi Renzi un coraggioso è veramente scoraggiante e deprimente.
Un politico senza alcuna etica che dichiara di abbandonare la politica in caso di sconfitta (referendum 2016)e che invece ancora è lì a provocare disastri al solo scopo di godere delle sue “straordinarie” capacità dettate da un EGO smisurato che alla fine, spero, lo porterà, finalmente, nel regno degli invisibili (cosa che già potrebbe succedere con un eventuale Governo Draghi).
Giovanna condivido tutto quello che hai scritto.
A quello che hai detto sottolineerei, perchè emblematico, che la bassezza della classe dirigente politica, che ci ha fino adesso governato, stava partorendo il Primo Ministro senza laurea della storia della democrazia planetaria, Gigino Di Maio.
L’Italia ha rischiato di condividere questo primato insieme l’Iraq, la Libia e le dittature africane ( che però oggi mandano i figli a laurearsi prima in Inghilterra ).
L’abbiamo scampata per un pelo.
Agli altri commenti, L’Eurosuole di Ercoli ha fatturato negli ultimi anni 44milioni circa con 5 milioni di utile netto. Una Gran Signora Azienda, con un solo azionista, Ercoli.
Ercoli non ha certo bisogno nè della politica nè degli inciuci per mandare avanti benissimo la sua azienda, che ricordo ai rosiconi fa suole per le scarpe e non costruisce certo infrastrutture.
Giocare d’azzardo non significa riscuotere prima di vedere le carte. A me sembra un normalissimo crimine di basso rango. Non credo passerà molto tempo per capire chi e che cosa ha motivato questa furbata del Renzi, il Churchill della Vacca Chianina. Chissà perché vari articoli di CM ultimi scritti, mi fanno venire in mente il Trimalcione del Satyiricon di Fellini. Però quello è uno spasso, gli imitatori crapuloni un po’ meno. Però ascoltando il televisore seppur quasi sempre con un certo disgusto verso la maggior parte dei giornalisti e politici ho come l’impressione che il tema più dibattuto non sia la pandemia, il recupero (si leccano i baffi, vedremo..) dei fondi ..non le suole…dei soldi che dovrebbero arrivare se arriveranno ecc. ma il reddito di cittadinanza fino al punto di sentire ancora l’assurdità che non sia credibile che in Italia manchi il lavoro semplicemente perché ce n’era poco, adesso ancor di meno ma che la colpa sia del reddito di cittadinanza. Anche il solito politico nostrano mi sa che è ancora infettato dal renzismo visto che ieri propendeva per Conte, oggi per Draghi e in cui in tempi non sospetti non ne vedeva ancora la necessità. Comunque gioca a favore di Draghi uno splendido intervento a suo tempo del noto ex Domenico Guzzini anche lui della scuola “costi quel che costi “ per cui non doveva solo dimettersi da Confindustria ma consegnarsi spontaneamente ad un processo avente una bella giuria di disoccupati, quelli che lavoravano magari per la Teuco e che adesso se non hanno il reddito di Cittadinanza non trovano lavoro lo stesso.