Confronto sulle mense a scuola:
«Porzioni insufficienti, pasti spesso rifiutati»
«Un’esagerazione, ma ci miglioreremo»

CIVITANOVA - Il comitato tecnico ha sollevato una serie di questioni, la All Food e il Comune ribadiscono la volontà di migliorare il tiro ma parlano di accuse esagerate

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Mensa

Immagine di archivio

 

di Laura Boccanera

«Porzioni insufficienti e bambini quasi a stomaco vuoto fino al pomeriggio e pasti che vengono quasi sempre rifiutati dagli studenti». Il comitato tecnico mensa riunitosi ieri pomeriggio in modalità online ha sollevato una serie di questioni che dall’inizio dell’anno hanno caratterizzato il servizio mensa nei refettori scolastici di Civitanova. Alcuni componenti del Ctm (Marco Vannini e la presidente Francesca Ercoli) hanno minacciato di rassegnare le proprie dimissioni qualora l’organismo perda la sua valenza ed efficacia e venga messo in dubbio o vanificato il lavoro dell’assemblea. La questione entra però subito nel vivo della discussione con l’analisi delle segnalazioni, numerose, pervenute al Comune e all’azienda, la All food da insegnanti e genitori che sottolineano come le criticità legate alla qualità del servizio siano peggiorate a causa dell’emergenza Covid. Fra le segnalazioni si parla di vassoi che possono contenere quantità esigue di cibo, posate lasciate sul tavolo senza tovaglietta, porzioni non tagliate (con la difficoltà per i bambini più piccoli di tagliare autonomamente senza coltello) e bambini che spesso mangiano solamente il pane rifiutando interamente il pasto, anche quello più semplice come la pasta in bianco. Appunti che sono stati sottoscritti anche dal referente dell’Asur Stefano Colletta che partecipava alla riunione ravvisando un problema nella metodologia di cottura da parte di All food e non nel menù. «Spesso i bambini rimangono fino alle 16 solo con la merenda. I genitori si sono accorti e danno merende più abbondanti, ma il servizio si paga, è un diritto dei bambini mangiare – ha contestato Paloma Capozucca». Sull’argomento è intervenuto anche Pier Paolo Rossi come rappresentante del consiglio comunale (alla seduta hanno preso parte anche Mirella Franco e Monia Rossi per la maggioranza): «quello che dispiace è che chi si dovrebbe preoccupare delle segnalazioni non se ne preoccupa. Il Comune prende sempre le difese della ditta e si pone come un ente neutro. E’ evidente che il problema non è solo un verme che nella frutta biologica può capitare, ma tra le segnalazioni ci sono anche lamentele dovute alle procedure di pulizia fra un turno e l’altro, ma il Comune ha anche speso soldi in più proprio per venire incontro alle maggiori spese».

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Barbara Capponi, il segretario Morosi e i responsabili All food Riccardo Fioriti e Massimo Santini

Parla di esagerazioni il referente della All Food Riccardo Fioriti: «sicuramente dobbiamo migliorarci, ma è emerso un quadro del servizio a Civitanova desolante, come se avvelenassimo i bambini e non corrisponde al vero. Con l’emergenza alcune difficoltà si sono amplificate. Siamo disponibili a rivedere la questione dello sporzionamento e anche del ripasso. Per quanto riguarda le susine, parliamo di 4 susine con ammaccature su 4000 chili, 15.480 prugne servite, per cui mi sembra che alcune cose vengano enfatizzate».

«Ringrazio chi sta collaborando in modo costruttivo per il bene dei bambini da sempre  – ha dichiarato l’assessore Barbara Capponi – incredibile sentire che Rossi si lamenti che da alcuni refettori non vengano segnalazioni, invece che domandarsi eventualmente quali buone prassi mutuarne. Ricordo, a lui e a tutta l’opposizione, che hanno ignorato per 5 anni questo delicato argomento senza cambiare nulla concretamente. Non ricordo open day nelle cucine da chi oggi reclami tanta trasparenza. Solo ora dalle fila dell’opposizione invece la refezione è interessante? L’attuale amministrazione ha fatto un bando dettagliato condiviso coi genitori con un capitolato di qualità che è valso per la prima volta un riconoscimento per il biologico. Inoltre il consigliere è dovuto tornare a Canossa ribadendo per primo che nella frutta biologica un verme può capitare. Come amministratore – ha proseguito l’assessore – sono rammaricata che si usi spaventare i genitori con esagerazioni o sottolineando che Ciarapica o Capponi abbiano qualcosa da nascondere, affermazioni gravissime di cui ciascuno si prenderà poi la responsabilità. Invito tutti a lavorare in modo costruttivo dando una fotografia reale di punti di forza e cose da migliorare. I genitori sono intelligenti e hanno capito ormai chi fa giochetti politici e chi ci mette la faccia, il tempo e lavora in modo istituzionale, come si conviene a un pubblico amministratore. Ribadisco la volontà di aggiustare il tiro su ogni aspetto e la massima disponibilità dell’assessorato a un confronto civile, proattivo, nel rispetto delle pertinenze e delle leggi».

 

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