Pierpaolo Borroni oggi in Consiglio regionale
di Federica Nardi
«Noi abbiamo una visione strategica, che con il centrosinistra non c’era. Contro un metodo clientelare che è stato tipico della gestione della macchina amministrativa targata Pd. Il cui esempio massimo è la tabella C dell’allegato del bilancio. Che io ho rinominato la tabella clientelare». Inizia così l’intervento-accusa di Pierpaolo Borroni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia ed ex assessore di Civitanova nell’attuale giunta Ciarapica, contro i finanziamenti previsti in bilancio dalla scorsa amministrazione regionale per associazioni ed iniziative. Le parole del consigliere oggi durante il Consiglio regionale sul bilancio che si è svolto a porte chiuse per la positività al Covid di Manuela Bora (Pd). Circostanza che in questi giorni ha portato all’attivazione delle misure anti pandemia anche nell’assemblea.
Nel mirino di Borroni finiscono in particolare tre realtà: l’istituto Gramsci Marche di Ancona, l’Anpi e Musicultura di Macerata (con stoccate al consigliere ed ex sindaco Romano Carancini). Oltre che due consiglieri: Andrea Biancani e Anna Casini del Pd. A quest’ultima Borroni lancia addirittura l’accusa di aver «dopato il senso delle elezioni» dato lo scarso risultato del Pd nella sua provincia contrapposto «al suo grandissimo risultato». Non senza proteste da parte di Casini stessa, non udibili però nella diretta dato che il microfono della consigliera era spento. Borroni si riferisce all’allegato C come a «18 pagine di richieste puntuali di consiglieri di maggioranza della sinistra che alimentavano un sistema clientelare durato per anni. Sei amico degli amici della maggioranza? Bene, ti troviamo il finanziamento. Senza però un quadro di massima di come questi soldi fossero spesi. Questa situazione è chiarissima nell’allegato c del 2019. Se verifichiamo le cifre messe a disposizione dei vari comuni divisi per province, ci rendiamo conto che in provincia di Ascoli sono assegnati 450mila euro. Fermo 875mila euro. Macerata 1 milione e 650mila euro, dati a comuni prevalentemente di centrosinistra. Perché Civitanova non ha mai visto niente o poco. Ancona 2 milioni 476mila euro. Pesaro 2 milioni 650mila euro. Se le sommiamo nell’arco di 5 anni sono svariati milioni. C’era una tremenda sproporzione di spesa tra le province che per anni si è continuata alimentando clientele di consiglieri di maggioranza di sinistra che facevano piovere migliaia di euro ad associazioni ed eventi per consenso, soprattutto personale, alle elezioni – prosegue Borroni -. Questo sistema però ha fallito. Nel Pesarese il cambiamento di Acquaroli e del centrodestra hanno vinto». Borroni cita in particolare i finanziamenti all’«Istituto Gramsci Marche: 100mila euro», dicendo che sono stati dati perché trattasi di «associazione amica politicamente» e critica anche i 30mila euro assegnati all’Anpi nel 2019 per «la valorizzazione dei valori della resistenza e dell’antifascismo». Nonostante siano valori fondanti della Repubblica, secondo Borroni «anche questa spesa è politicamente affine a chi governava».
Il post di Romano Carancini
Poi Borroni passa all’attacco di Romano Carancini, ex sindaco di Macerata e ora in Consiglio regionale con il Pd: «I 270mila euro dati a Musicultura nel 2019 sono stati platealmente un aiuto dato a un’amministrazione vicina al colore politico della regione. Spese abnormi rispetto a quello che veniva dato in tutta la provincia, per esempio a Civitanova. Che non ha mai avuto nessun finanziamento o pochissimi». L’altro contributo nel mirino è «per la mostra Bauhaus di 100mila euro. Carancini – conclude Borroni -, ha lasciato un’amministrazione completamente devastata in mano al centrodestra perché i maceratesi non ne potevano più». Carancini dopo l’intervento di Borroni ha scritto su Facebook: «Il consigliere regionale Pierpaolo Borroni ha appena dichiarato in discussione di bilancio regionale che il finanziamento del 2020 a Musicultura da parte della Regione Marche è stata un favore a quella manifestazione perché sono amici politici. Borroni sa che cos’è Musicultura, la sua storia, il lavoro delle sue persone, quali valori e opportunità trasmette, l’importanza per il territorio in termini di promozione? E fa dubitare che nel 2021 possa arrivare il legittimo finanziamento per un Festival di caratura internazionale».
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I politici di Citano’ non si smentiscono. A posto di musicultura che verrà proposto? La sagra de….
… lo furbo sonato co li scarciofoli.
A parer mio è una politica primordiale,culturalmente arretrata,quella di fare di ogni erba un fascio.Purtroppo è un limite diffuso.
Me sà che Borroni .. ha confuso la Biografia di Alemanno con quella di Carancini….
Certo che 30 mila euro all’ANPI per la valorizzazione dei valori della Resistenza e dell’Antifascismo e niente per i repubblichini o per le visite a Predappio o per le cene alla Memoria è proprio troppo!Cari Partigiani se questo è l’andazzo non oso pensare cosa si inventeranno per il 25 Aprile!
…chissà se l’Anpi, con quei trentamila euro, valorizzerà anche l’eccidio di Porzus, che pure fa parte della sua gloriosa e valorosa storia in nome dell’antifascismo!? gv
…ah, vedo che molti se lo ricordano, pare!! gv