La giunta regionale, da sinistra: Guido Castelli, Stefano Aguzzi, Francesco Baldelli, Francesco Acquaroli, Giorgia Latini, Mirco Carloni, Filippo Saltarmartini
Una sola donna nella Giunta Acquaroli, presentato ricorso al Tar per mancato equilibrio di genere. Lo annuncia la consigliera di Parità per la Regione Marche Paola Petrucci, che già nei mesi scorsi aveva “avvertito” l’amministrazione di centrodestra, «trattasi di discriminazione di genere», denuncia la consigliera.
Paola Petrucci
E’ stata affiancata da 61 ricorrenti, istituzioni, associazioni e movimenti politici, cittadine e cittadini che si espongono nel denunciare il mancato rispetto della legge. «Se non fossimo stati in periodo Covid – continua la Petrucci – avremmo potuto raccogliere le firme delle oltre cento persone che avevano dichiarato l’appoggio al ricorso comprese molteplici associazioni e movimenti nazionali». Tra le firme a sostegno del ricorso, insieme alla consigliera di Parità per le Marche, troviamo Manuela Bora consigliera regionale e già assessora regionale, Vito D’Ambrosio già presidente della Regione e magistrato antimafia, Giuliana Ceccarelli e Sara Mengucci, assessore del Comune di Pesaro, Giuseppe Buondonno coordinatore regionale Sinistra Italiana Marche, Filippo Cingolani presidente di Jesi in Comune, Roberto Mancini già candidato presidente dal movimento Dipende da Noi oltre a tante donne e uomini residenti nelle Marche. Il ricorso à patrocinato dagli avvocati Massimo Belelli e Claudio Freddara e dall’avvocata Raffaella Bresca del foro di Ancona. «La Regione Marche – conclude Petrucci – viene quindi richiamata al rispetto delle normative sulla partecipazione equilibrata di donne ed uomini nella gestione della cosa pubblica affinché sia restituita una corretta rappresentazione della società».
Giunta Acquaroli subito nel mirino: «Una sola donna, uno schiaffo alle Marche»
Nella mia scuola si verifica esattamente l'opposto: poveri uomini non più rappresentati... Ma smettiamola con queste scemenze e lavoriamo seriamente per il bene del paese!
La consigliera Paola Petrucci non ha pensato che magari non c' erano donne da meritare .....A giusto lei fa parte di quei partiti che come ministro dell' economia ci mettono un laureato in storia !!!!
Da donna di sinistra mi verrebbe da chiedere, almeno all'ex assessora, come mai quando ne aveva facoltà non ha proposto alla sua maggioranza che da più di 20 anni governava le Marche, di inserire nello Statuto regionale la clausola dell'equilibrio di genere negli organi amministrativi. Da donna ritengo sia un insulto per tutte le donne dover ricoprire incarichi dirigenziali solo perché donne .
Signor Mengascini, non capisco la sua perplessità. Oltre a 1 minuto di ribalta per una sinistra che ormai non ha più niente di sinistra, mi saprebbe indicare quale legge è stata violata? Quali sono i criteri per la nomina degli assessori e come mai la Sinistra che per 20 anni ha amministrato la nostra regione non abbia inserito il concetto di equilibrio di genere negli organi di governo? Ammesso che l'allora Presidente D'Ambrosio nel 2004 se ne fosse dimenticato, sarebbe bastato aggiungere all'articolo 26 dello Statuto la postilla " il Presidente della giunta nomina gli assessori rispettando l'equilibrio di genere" nel 2013. Altre regioni lo hanno fatto. Guardi che la cosa non è così scontata neanche a sinistra, anzi.
Provate a risolvere i problemi di questo paese,invece di crearne altri stupidi.....
Quanto tempo libero si ha quando si presiede un consiglio del genere.... N.b. se ne è accorta presto la SignorA consiglierE
E ti pareva..... Se avesse vinto la sx con le stesse percentuali, tutti allineati e coperti.
Ste persone non hanno nulla da fare e zero pensieri.
Mamma mia, da ragazza dico a queste femministe accanite: avete rotto le p***e ad attaccarvi su ogni minima virgola. Fatevi una vita
La politica non si fa mai in Tribunale. In ogni caso il ricorso sarà vano. Sarei stato ben felice altresi' di avere una giunta di 6 donne ed un uomo. Siamo uguali, e ci mancherebbe altro.
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Se esiste questa legge sulla parità di genere non vedo perché se non rispettata bisogna stare zitti, l’ opposizione esiste anche per questo…..
le elezioni bisogna vincerle e per vincere occorre il consenso dei cittadini, il resto sono solo chiacchiere e fasciata. La giunta Acquarelli volenti o no ha vinto con largo consenso significa che alle donne e agli uomini marchigiani va bene così. Forse era logico e più utile al PD fare un”analisi seria del perché è stato battuto con largo margine e soprattutto perché moltissimi cittadini ideologicamente vicino alla sinistra hanno scelto il centro destra
Nelle mie ex scuole su più di 120 docenti sempre e solo una decina di uomini. E allora? La volontà di fare certe lavori e soprattutto la meritocrazia devono indirizzare le scelte per lavori e nomine. Se una donna DOVESSE essere nominata solo perché donna, saremmo proprio alla frutta! E poi mi stupisce che queste “rivendicazioni” di genere vengano fatte da chi rappresenta una ideologia politica che ritiene la divisione in donne e uomini solo frutto di “inaccettabili stereotipi” e che sta brigando affinché, anche attraverso un indottrinamento capillare dei nostri bimbi sin dell’infanzia, si debba portare avanti il concetto di “fluidità” di genere. Quindi da una parte volete la fluidità e da un’altra la parità: come pretendete che la gente comune possa capirvi e apprezzarvi! Chiaritevi le idee prima di parlare.
Marina non fa na piega, poi l’importante è che siano capaci di governare poi del sesso personalmente poco mi importa
Ciò che preoccupa è la visione retrograda di questa opposizione al centrodestra. Gli LGBT dovrebbero incazzarsi di brutto con chi parla ancora di “maschio” e “femmina”, di “uomini” e “donne”. Siamo o non siamo alla fludità del sesso? Ma come? Questi teorici che vogliono imporre teorie con mentalità boscevica, grazie alla quale toglieranno il diritto di pensiero e di parola a chi non la pensa come loro (un tempo era la ideologia marxista a stabilire chi era nel giusto e chi nell’errore, mentre oggi ha preso il potere la legge Gender di LGBT) e che vorrebbero nei documenti di identità non più l’appartenenza genitoriale ad un sesso, come “padre e madre”, ma come “genitore uno e genitore due”, ci vengono a contestare che esiste solo una “donna” nella Giunta Acquaroli?
A nome di tutti i gay marchigiani, dei transessuali, dei bisessuali e dei fluidi sessuali, elevo una vibrata protesta e chiedo che in giunta vengano immessi fludamente pure tutti coloro che non si sentono “maschi-maschi” e “femmine-femmine”. Se ce lo hanno o meno non fa fede come appartenenza…
La polemica è ormai stantìa. La parità assoluta tra il sesso maschile e quello femminile è civilmente e legalmente largamente accettata e praticata. Certo, fa un pò impressione vedere una giunta rappresentata per 7/8 da uomini. Mi piace far notare però che la parità tra i due sessi non si raggiunge utilizzando orripilanti brutture linguistiche come “assessora”, “sindaca” e similari. Verrebbe da chiedersi anche perchè non viene applicato il contrario: ad esempio “dentisto” per gli uomini invece che dentista. Altro orrore linguistico in proposito è storpiare il femminile già esistente usando parole come “avvocata” invece che avvocatessa.
Parità di genere, ma solo per i lavori in cui se fatica poco e se guadagna tanto..
Chissà se vogliono la parità di genere pure per gli a carca’ la breccia…