Oltre mille chilometri attaccati sotto al tir,
il viaggio choc di due ragazzini:
dalla Croazia sono arrivati a Civitanova

SONO VIVI PER MIRACOLO un 15enne e un 16enne afghani trovati dal personale dell'ufficio dogane dopo l'arrivo dell'autoarticolato in città. Il conducente non si era accorto della loro presenza. Non avevano nè acqua nè cibo. Sono stati sottoposti al tampone per il Covid. In serata verranno trasferiti in una casa per minori

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camion

Un ragazzino attaccato sotto ad un tir (Foto d’archivio)

 

di Laura Boccanera

Oltre mille chilometri nascosti sotto un camion in transito dalla Croazia fino a Civitanova. Sono vivi per miracolo due minorenni afghani, partiti dalla Serbia e arrivati in Italia con un viaggio della speranza che ha rischiato per loro di essere l’ultimo. Un dramma umano ha toccato oggi pomeriggio la dogana di Civitanova dove un 15enne e un 16enne di nazionalità afghana sono arrivati nascosti sotto il cassone di un autoarticolato partito dalla Croazia e arrivato in Italia. A trovare i profughi ormai stremati sotto il cassone del camion sono stati gli uomini della dogana al momento del controllo del veicolo che risultava in regola. L’autotrasportatore non si era accorto di nulla. I due piccoli profughi si erano nascosti sotto il cassone e senza cibo né acqua e con temperature roventi hanno atteso fino all’arrivo a Civitanova dove sono stati tratti in salvo. A quel punto sono stati allertati gli uomini del commissariato di polizia per le procedure del caso. Per loro, verificate le condizioni di salute, è scattato anche il protocollo Covid. Dopo il fotosegnalamento in Commissariato i due ragazzini sono stati condotti in ospedale per il tampone Covid. In attesa dell’esito il Comune si è preso carico dei due minorenni e saranno accompagnati in serata in una struttura per minori. E’ la prima volta che la città viene toccata da un fenomeno come quello dei migranti che arrivano in condizioni disumane in cerca di speranza. I due ragazzini, pur provati, stanno bene. «Sono stato avvertito dal segretario – commenta il sindaco Fabrizio Ciarapica -, a quel punto ci siamo attivati con i servizi sociali per trovare una collocazione in una struttura idonea. Montefortino aveva posto, ma ci è stato richiesto il protocollo Covid. Siamo riusciti tramite l’ospedale e il pronto soccorso a sottoporre subito i due profughi al tampone e in attesa dell’esito saranno in isolamento della struttura per minori».



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