«Niente contributo a fondo perduto della Regione per via di un clic: mi rivolgerò ad un legale». A dirlo è Manuela Meschini, titolare della parrucchieria Flow di Macerata (in via Martiri della Libertà). La Regione le ha scritto spiegando che non ha completato tutti i passaggi sulla Piattaforma 210 per fare richiesta del contributo (le spettavano circa 1.500 euro). Mancherebbe un secondo clic alla fine dell’iter online, necessario a completare la richiesta. Secondo clic che invece Meschini dice di aver fatto. «Il 20 giugno 2020 – spiega la parrucchiera – ho formulato la domanda sul sito Piattaforma 210, compilato tutti i campi e l’ho inoltrata cliccando 2 volte sul tasto finale come da procedura e stampando la ricevuta della domanda da me presentata». La parrucchiera continua dicendo di essere stata una delle prime a presentar domanda ma i giorni passavano e del famoso contributo non ha visto l’ombra. «Ho contattato l’apposito l’ufficio regionale e con mia grande sorpresa mi sono sentita dire che a loro non risultava presentata nessuna domanda a mio nome».
A quel punto la parrucchiera ha mandato la ricevuta della presentazione della domanda «e dopo qualche giorno mi hanno risposto dicendomi che, sì l’avevo presentata ma che non avevo cliccato per la seconda volta sull’ultimo passaggio per definire la domanda e questa non era stata registrata dal sistema come “Definitiva”». Meschini però è certa: «Io ho cliccato 2 volte come da richiesta del sistema, tant’è che prima della seconda cliccata mi è comparsa la scritta “Sei sicuro di aver messo tutti i dati in quanto non si possono più modificare”, o una cosa simile. Soprattutto sono in possesso della ricevuta di presentazione che viene rilasciata solo dopo aver terminato tutti i passaggi, ma mi si nega il contributo. C’è stato sicuramente un problema con il loro sistema informatico che non ha registrato correttamente la domanda». Meschini, che come tutti i parrucchieri è rimasta ferma per mesi con l’attività, vuole far valer le sue ragioni: «mi dovrò rivolgere ad un legale, con le incognite e le spese del caso, ma è assurdo che non mi sia stato corrisposto il Fondo Perduto non per un mio errore, ma chiaramente per un problema con i loro terminali informatici che non hanno registrato la mia domanda» conclude la commerciante.
(Redazione Cm)
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L’interfaccia va fatta bene.
Per il sig. Marini. Bèh, la definizione ‘servizio infirmatico’ (primo riquadro, scritta in viola) almeno è simpaticissima e spiega bene il perché del flop.
E’pazzesco che l’informatica venga usata per escludere invece di includere e facilitare. E’ capitato anche a me che per colpa di un errore,la mia domanda per partecipare ad un concorso per insegnanti risultava inoltrata e successivamente solo salvata non avendo più così potuto sostenerlo. Ovviamente la colpa di ciò, fu solo mia, anche se il mio supposto errore fosse illogico e contro senso. Cose così importanti non dovrebbero essere gestite con il presupposto che l’errore di inserimento sia solo il nostro.