Il questore Antonio Pignataro e la sindaca Noemi Tartabini
«Mi dispiace veramente che un parlamentare della Repubblica possa sguainare la faretra del vecchio linguaggio ideologico del Pci, per muovere un pesantissimo attacco ad un alto funzionario della stessa Repubblica». Continua la polemica sul 25 aprile partita da Potenza Picena e che ormai ha travalicato i confini comunali. Oggi, a prendere le difese del questore Antonio Pignataro e a puntare il dito contro il deputato dem Mario Morgoni è Filippo Saltamartini, assessore di Cingoli, già senatore e funzionario di polizia. Secondo l’esponente del Pd, il numero uno della questura, nella sua lettera di vicinanza alla sindaca di Potenza Picena, ritratta a testa in già in un volantino con su scritto “Credere, obbedire, penzolare”, avrebbe fatto considerazioni politiche sul 25 aprile non adatte al ruolo che ricopre. Da qui la volontà di segnalare l’accaduto al prefetto e al ministero dell’Interno.
Filippo Saltamartini
«Quella telefonata al Ministero e alla Prefettura, suona molto, come quella frase, che migliaia di agenti di polizia sentono ogni giorno: «Lei non sa chi sono io» – replica ora Saltamartini – Ed in effetti, il sindacato ispettivo parlamentare, soprattutto dell’opposizione dell’ex Pci è stato connotato di interrogazioni contro questo o quell’appartenente delle forze di polizia, reo di aver applicato una legge o di non aver consentito l’uso della violenza nelle pubbliche manifestazioni. Di fronte all’immagine della sindaca “a testa in giù” così violenta ed evocativa, ma anche eversiva dell’ordinamento liberale e democratico, bene ha fatto l’autorità di pubblica sicurezza a mettersi al fianco di un’altra istituzione: quella municipale, rappresentata dal sindaco. C’è da domandarsi se la stessa immagine avesse raffigurato un ministero della Repubblica, il parlamentare avesse tenuto lo stesso comportamento. C’è davvero da sperare che gli anticorpi della democrazia liberale e costituzionale, fondata anche sul sacrificio delle truppe anglo-americane che pochi ieri hanno ricordato, possa difendere il dottor Pignataro, di fronte ad uno scenario che porterà comunque il ministero a chiedere chili di giustificazioni allo stesso questore.
Mario Morgoni, deputato del Pd
«Ma ciò che più colpisce – continua Saltamartini – è il fatto di questa insensibilità istituzionale, da parte di un parlamentare di lungo corso, per cui si attacca un uomo che ha avuto il coraggio di vivere l’esperienza della squadra mobile di Palermo negli anni degli attentati, negli anni in cui veniva divelta un’autostrada per assassinare il giudice Falcone e quando sulla vita di un commissario o di un giudice nessuno, mai avrebbe scommesso una sola lira. Quella è la stoffa del commissario di pubblica sicurezza Pignataro. Potranno anche metterlo sotto inchiesta, avviare procedure di trasferimento, ma per fortuna dell’Italia, quest’uomo è il dottor Pignataro. Una persona che ha votato la sua vita per la difesa della legalità, della libertà contro ogni minaccia, anche quella di colui il quale ha affisso l’effige della sindaca a testa in giù e idonea a scatenare equivoci scenari di conflitto sociale. Quella lettera di solidarietà alla sindaca di Potenza Picena – conclude l’ex sindaco di Cingoli – doveva essere scritta dal ministro dell’Interno e dallo stesso prefetto. Altro che frammischiare ruoli, funzioni e attività politiche. Il questore ha voluto rappresentare lo Stato, in un giorno speciale, facendo rilevare che mai l’intolleranza politica potrà soverchiare la legalità della democrazia che poggia anche sul diritto di critica e sulla libera attività funzionale delle istituzioni elette dal popolo come le amministrazioni comunali».
Il senatore Paolo Arrigoni
Contro le parole di Morgoni, si scaglia anche Paolo Arrigoni, segretario regionale della Lega. «Incondizionato sostegno al questore Pignataro – ha scritto il senatore del Carroccio – grave e inaccettabile che un parlamentare della Repubblica, qual è Morgoni del Pd, con toni tipicamente mafiosi minacci di rivolgersi al ministro dell’Interno contro lo stesso questore solo per avere espresso solidarietà e vicinanza al sindaco (donna) di Potenza Picena che ha subito un vile attacco con un becero volantino. Vergogna». Mentre solidarietà alla Tartabini arriva anche da fuori provincia, in particolare dalla sindaca di Monsampietro Morico Romina Gualtieri: «Profonda solidarietà, alla collega Noemi Tartabini che ha da sempre manifestato al Comune di Monsampietro Morico ampia collaborazione nelle criticità che abbiamo dovuto fronteggiare, con un alta sensibilità istituzionale, e generosità, tipiche di non si ferma ai confini del proprio territorio. Conoscendo la tenacia delle donne che h24 si spendono nell’amata missione civile, ed intesa nel senso più ampio del servizio ai cittadini (soprattutto ai più fragili e in difficoltà) sono certa che nulla potrà farci arretrare nel percorso che quotidianamente viviamo ed offriamo alla cittadinanza tutta e con essa alla patria».
La lapide spoglia a Belforte, postata dall’ex sindaco Roberto Paoloni
Da Potenza Picena a Belforte il passo è stato breve. Se nel primo caso la polemica era nata dal volantino dell’amministrazione comunale, in cui la sindaca invitava per il 25 aprile a commemorare i caduti della seconda guerra mondiale e i morti di Covid-19, piuttosto che la Liberazione dal nazifascismo, nel secondo le critiche nascono dalla mancata cerimonia ufficiale, che si sarebbe potuta celebrare, seppur in forma ridotta. «Ho voluto recarmi a porgere un breve, personale, saluto davanti al monumento ai caduti di via San Lucia in ricordo del 25 Aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo. In gran velocità, con mascherina e guanti, come da disposizioni. Ma li una brutta sorpresa – denuncia l’ex sindaco Roberto Paoloni – il monumento spoglio, non un fiore, nessuna corona d’alloro come si conviene. Comprendo il momento di emergenza causato dal virus. Tuttavia i social testimoniano altre scelte, altre sensibilità: comuni, anche vicini a Belforte, hanno dato, anche se in forma ristretta, la giusta rilevanza a questa importante giornata per il popolo italiano. Potrei pensare ad una banale, ingiustificabile, dimenticanza, ma poi rifletto e penso che forse i valori della resistenza e dell’antifascismo non sono parte fondante di questa maggioranza che dimentica il 25 Aprile nel suo primo anno di mandato».
Il post del sindaco Alessio Vita
Pronta la risposta, a mezzo social così come l’attacco, del sindaco Alessio Vita: «Chi approfitta di questi momenti per trarne visibilità contraddice di certo quanti, in silenzio, hanno dato la loro vita per un futuro migliore. Prendiamo spunto da chi 75 anni fa ha resisto alla dittatura per combattere anche noi questa guerra silenziosa contro un nemico invisibile. Impariamo dal loro sacrificio la voglia di lottare e di battersi per la libertà. Il prezzo che hanno pagato non è paragonabile a quanto richiesto a noi, ovvero solo di restare a casa e di fare attenzione. Come 75 anni fa, anche noi ne usciremo vincenti e liberi».
Pignataro scrive a Tartabini, Morgoni: «Il questore faccia le indagini non valutazioni politiche»
Volantino con Tartabini a testa in giù, solidarietà bipartisan alla sindaca
Liberazione, la condanna del Pd: «La pandemia non sia un pretesto per cancellare la storia»
Tutti hanno la loro parte di ragione e di torto e poco importa chi ne ha più o meno. So solo che ogni 25 aprile I nostri avi si rivoltando nella tomba. VERAMENTE TUTTO MOLTO TRISTE
Non sono mai stato estimatore di Saltamartini mio concittadino ma molto meno estimatore sono sempre stato di Morgoni
Mamma mia quanta rabbia e cattiveria !!! Da un uomo più che adulto come l’On.Morgoni ,mai e poi mai avrei immaginato tanto astio ...nei confronti del Questore Pignataro che ha fatto solamente il suo dovere da gentiluomo e soprattutto come uomo di Stato...E’ vero allora siamo arrivati in un un punto tale per cui,a breve ,toccherà scusarsi di essere brave persone !
Tutti hanno la loro parte di ragione e di torto e poco importa chi ne ha più o meno. So solo che ogni 25 aprile I nostri avi si stanno rivoltando nella tomba. VERAMENTE TUTTO MOLTO TRISTE
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Esatto Filippo Saltamartini, come dici te quella lettera avrebbe dovuto scriverla il Ministro dell’Interno e non denunciarla al Ministro stesso!! Mah…
Sindaco Vita, permettimi una battuta, con tutti i soldi che fai con le multe “agguati” in superstrada non ti ci scappavano 100 euro per una corona???
On.Morgoni quale parlamentare democratico sarebbe stato meglio da parte Sua condannare quel volantino invece di informare il Ministro e il Prefetto. L’arroganza del potere è una brutta cosa se lo ricordi Onorevole.
Dovrebbe essere istruttivo leggere al riguardo il libro “Sinistra e popolo” (2017) del ricercatore, sociologo, accademico e politologo Luca Ricolfi.
Il bravo questore dr. Pignataro, non può essere apprezzato a corrente alternata, cioè solo per le cose che fanno comodo alla propria parte politica.
Bene ha fatto il Sindaco di Potenza Picena a lasciare i manifesti in bella vista così da ricordare a tutti che proprio dalla sinistra in tempi più recenti degli anni ’20 sono nate le Brigate rosse i Nuclei Armati Proletari e altri gruppi terroristici. Il Questore dovrebbe ricordare a Morgoni che non è il depositario della verità e che, ammesso che ci sia ancora una democrazia, ancora esiste il diritto di espressione!!!
Quand’anche il questore sia andato fuori tema nella lettera al sindaco di Potenza Picena, egli continua a godere di grande popolarità presso la gente comune grazie alle quotidiane attività di repressione delle condotte illecite.
Il 25 Aprile è la festa della Liberazione dell’Italia e del popolo italiano, tutto. Un partito come il PD, ex Partito Comunista, non può e non deve appropriarsi della festa che rappresenta tutti, i partigiani non sono stati solo i cosiddetti “compagni” ma soprattutto chi non la pensava come loro. Senatore stia calmo in quarantena come tutti noi e se ne faccia una ragione.
Polemica pelosa.
Molti dirigenti di FI, già postfascisti di An e già militanti del Msi hanno sempre mal digerito il 25 Aprile.
E, ad ogni 25 Aprile, trovano una scusa, un pretesto, un appiglio per provocare, sminuire, annacquare questa festa.
.
Quest’anno la “scusa” è il coronavirus, magari l’anno prossimo sarà la nascita di Marconi, oppure il rifacimento dei marciapiedi, oppure la conquista di una bandiera blu..
Ogni scusa è buona, pur di cercare di non festeggiare degnamente questa data.
.
Il Sindaco di Potenza Picena ha solo ripreso la farloccata di La Russa e, maldestramente, ha cercato di aggiungere acqua al vino della storia.
.
Qualche labile mente ha affisso quel vomitevole volantino e il Sindaco, da tutte le parti, ha ricevuto solidarietà, come giusto che fosse.
.
Solidarietà per la provocazione ricevuta, non certo per il suo sbalestrato tentativo di minimizzare la cacciata dei nazifascisti.
.
Il Questore è scivolato sulla classica buccia di banana perché, oltre la solidarietà, ha anche espresso un commento sull’iniziativa farlocca del Sindaco.
Commento che probabilmente sarebbe stato meglio evitare.
Poi il resto è il gioco delle parti.
.
Chi ha la stessa bassa sensibilità sul nazifascismo prende acriticamente le difese del Sindaco, chi ha una alta sensibilità nei confronti della dittatura mussoliniana alza i toni del confronto.
.
Fatto sta che il 25 aprile è “divisorio” solo per quella piccola parte del popolo italiano che, spesso non avendola nemeno vissuta, ancora guarda con convinzione alla dittatura, alle violenze fasciste, ai campi di sterminio, cercando ancora di far passare il riff “ma mussolini ha fatto anche cose buone”
Gianfranco approvo in pieno ciò che scrivi anche se mi permetto di chiarire un passaggio. Non tutti i fatti sono opinabili. La liberazione del 25 non è la festa dell’ANPI è la festa dalla liberazione dal nazifascismo, che siano stati i partigiani , gli americani o gli Ufo la festa quella è, ed è prevista per legge. Se la Tartabini Acquaroli Meloni vogliono cambiarle di significato lo facciano per legge non per iniziativa personale.
Che il questore abbia espresso una posizione di vicinanza politca alla sindaca Tartabini è un fatto sottoscritto e firmato e non mi sembra che il bilanciamento dei poteri lo preveda. Dissentire ha del tragicomico come pure ignorare o omettere. Sto cerchiobottismo in cui alla fine hanno ragione tutti è molto stressante, non può convincere, perchè alla fine c’e’ sempre un alibi, una scusa, una via d’uscita dal peso dei propri atti.
@ Iddas
.
Alla liberazione dal nazifascismo hanno contribuito in tanti, anche i partigiani (e non solo quelli dell’Anpi).
Anche i partigiani, ma non dimentichiamo i tanti altri.
Hanno contribuito, per larga parte, gli alleati (alleati, non i “cattivi” amerikani perché erano presenti inglesi, canadesi, francesi, ecc. perfino 5.000 ebrei, sotto bandiera anglosassone) e pertanto sarebbe un falso storico dire che l’Italia è stata liberata dai partigiani.
La festa del 25 Aprile è la festa della liberazione dalla tirannia nazifascista.
Spiace vedere Sindaci, parlamentari e politici vari (che rappresentano lo Stato nato da questi accadimenti) cercare ogni anno, sempre in maniera pretestuosa, cercare di svilire questa festa
Un minimo di onestà intellettuale vorrebbe che, essendo stata l’Italia liberata dal nazifascismo grazie alle truppe angloamericane, il 25 aprile fosse festeggiato sventolando stars and stripes e union jack, cantando God save the queen e Fascination, inneggiando a Trump e alla vecchia Betty… niente… da 75 anni bisogna credere sempre più fortemente che poche migliaia di guerriglieri improvvisati con un armamento improbabile e un addestramento inesistente ci abbiano regalato l’immensa libertà di pensiero di cui godiamo a bizzeffe grazie alla vastità delle nostre intelligenze…
Gianfranco sfondi una porta aperta, forse non sono stato chiaro ma ricalco esattamente ciò che hai detto e che scrivi sono semplicemente più radicale in favore del nostro patto costituente.