Tim accelera sullo sviluppo della banda ultralarga nelle Marche avviando un importante piano che già da oggi rende disponibili i collegamenti in fibra ottica nelle “aree bianche” di 55 comuni distribuiti sull’intero territorio regionale, che aumenteranno progressivamente nel corso delle prossime settimane, attraverso l’accensione di 301 armadi stradali collegati alla rete Fttc (Fiber to the cabinet). Grazie al prezioso lavoro dei tecnici Tim
è possibile attivare ed installare la nuova fibra anche in questi giorni difficili. Chiama Paolo Prosperi agente certificato Tim al numero 338 6371588 anche tramite Whatsapp. Tra i comuni coinvolti nel nostro territorio Altidona, Appignano, Civitanova, Corridonia, Fermo, Loro Piceno, Montegiorgio, Montegranaro, Morrovalle, Montecosaro, Piobbico, Rapagnano, Ripe San Ginesio, Rosora, Sant’Elpidio a Mare, Torre San Patrizio e Treia.
L’iniziativa, che rientra nell’ambito di un importante programma nazionale, ha l’obiettivo di dare attuazione alle disposizioni emergenziali arrivate dalle principali Istituzioni e Autorità del Paese. In particolare, con riferimento all’articolo 82 del decreto “Cura Italia” per l’emergenza Covid-19, all’Ordinanza della Presidenza del Consiglio e alle misure urgenti di Agcom riguardanti i servizi a banda larga e ultralarga. Un insieme di misure rivolte agli operatori con la richiesta di adottare tempestive iniziative atte a potenziare le infrastrutture di rete e a garantirne il funzionamento e l’operatività migliorandone la disponibilità, la capacità e la qualità, consentendo inoltre di rafforzare la rete gestendo i picchi di traffico di questa fase.
Grazie a questo importante programma infrastrutturale, un sempre maggiore numero di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni é abilitato ai servizi a banda ultralarga fino a 200 Mbps per soddisfare la crescente domanda di connettività nelle zone rurali e a bassa densità abitativa del Paese, anche nell’ottica di sostenere lo Smart working.
Questo l’elenco dei comuni interessati dagli interventi nelle aree bianche:
Provincia di Macerata: Appignano, Civitanova, Corridonia, Loro Piceno, Macerata, Pollenza, Ripe San Ginesio, Treia;
Provincia di Fermo: Altidona, Campofilone, Fermo, Montegiorgio, Montegranaro, Pedaso, Petritoli, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano, Sant’Elpidio a Mare, Torre San Patrizio;
Provincia di Ancona: Agugliano, Corinaldo, Cupramontana, Jesi, Mergo, Monte Roberto, Montemarciano, Osimo, Poggio San Marcello, Polverigi, Rosora, Serra de’ Conti, Serra San Quirico, Trecastelli;
Provincia di Ascoli Piceno: Acquaviva Picena, Ascoli Piceno, Castel di Lama, Castorano, Grottammare, Monteprandone, San Benedetto del Tronto;
Provincia di Pesaro e Urbino: Belforte all’Isauro, Colli al Metauro, Fano, Fermignano, Lunano, Macerata Feltria, Mercatino Conca, Montecerignone, Montecalvo in Foglia, Monteciccardo, Piandimeleto, Piobbico, Sassofeltrio, Urbino, Vallefoglia.
Per info, preventivi ed offerte personalizzate Paolo Prosperi, agente certificato Tim
Mail: pprosperi@grupposeitel.it
Facebook: @agentetimpaoloprosperi
(Articolo promoredazionale)
sarebbe il 5g? il 5g pare faccia male alla salute
Assolutamente Noooo!
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che il 5g faccia male o meno non so quanto sia scentificamente e oggetivamemte provato, fatto sta che atuualmente una connessione internet decente in certe zone rimane una chimera, salvo affidandosi a operatori sconosciuti e che molto spesso non riescono a mantenere quello che promettono dopo aver messo in essere contratti la cui disdetta rasenta l induzione al suicidio. Nonostante tutto pero facciamo finta di niente e in un momento come questo continuiamo a sottolineare quanto sia indispensabile la comunicazione telematica mentre aziende leader del settore se ne sbattono di adeguare la connesione in zone dove evidentemente non c è un adeguato ritorno economico, qualcosa non torna!
L’articolo non parla del 5G ma della copertura del servizio fibra FTTC ovvero internet e fonia voip via cavo , nulla a che vedere con il 5G.
Recentemente la Regione Marche ha detto no al 5g…almeno per ora.
https://www.cronachemaceratesi.it/2020/02/19/le-marche-dicono-no-al-5g-approvata-la-mozione-bisonni/1366498/
Disposizioni emergenziali?
in effetti forse le commentatrici precedenti hanno frainteso la questione, ma in tante zone in cui il 4g o il 5g non saranno mai presenti, perche non “costringere” legalmente gli eventuali gestori che magari già operano ” via cavo” a rivedere le linee, magari vetuste, adeguandole per il traffico dati. L operazione descritta nell articolo sembra interessare terristori infrastrutturalmente predisposti, o sbaglio?
Il servizio fibra attivo da pochi gg nei paesi sopra descritti era operativo da tempo in alcuni casi da anni, bastava solo “girare” la cosidetta chiave e basta… purtroppo per legami e legacci burocratici legati alla concorrenza e dettati dall’autority ,Tim non poteva partire, ma ora in questa emergenza hanno autorizzato …guarda un pò certe cose si risolvono solo in caso emergenza…In Italia purtroppo invece di portare avanti una rete in fibra unica dove tutti i gestori possono proporre i propri servizi , ci troviamo con diversi soggetti che posano ognuno la propria fibra ( vedi open fiber) e grazie a questo abbiamo ritardi enormi sulla copertura nazionale e un dispendio di risorse economiche allucinante.