Sandro Sborgia, sindaco di Camerino
E’ stato attivato il Coc (centro operativo comunale) a Camerino per la gestione dell’emergenza. Sono in programma diverse riunioni per aggiornare una situazione che è in continua evoluzione. Nel frattempo il sindaco Sandro Sborgia ha fatto sapere che si va verso la proroga della scadenza del 18 marzo per le certificazioni per il contributo di autonoma sistemazione per gli sfollati del terremoto del 2016. A comunicarlo oggi anche Francesco Acquaroli, deputato di FdI e candidato governatore, che sul tema aveva formalizzato la richiesta lunedì. Una richiesta bipartisan dato che è arrivata anche da Maurizio Mangialardi, presidente Anci Marche e candidato del Pd in Regione.
Angelo Borrelli, capo della Protezione civile nazionale, ha rassicurato Sborgia in merito. «Ci ha comunicato, su esplicita richiesta, che risulta in corso la predisposizione del provvedimento che proroga il termine di scadenza delle richieste di Contributo di Autonoma Sistemazione», dice Sborgia, che da sindaco di Camerino si trova ora ad affrontare la doppia emergenza del virus e del post sisma. A Camerino inoltre è stato riconvertito l’ospedale che è diventato il primo Covid-Hospital, non senza polemiche e preoccupazioni.
Il primo cittadino ricorda che «è importante attenersi nella maniera più scrupolosa alle disposizioni ministeriali e soprattutto si eviti, per quanto possibile, di uscire di casa. La nostra popolazione è composta da un’elevata percentuale di anziani per cui abbiamo anche predisposto un numero di riferimento comunale (3666582674) per rispondere a domande o necessità. Nelle prossime ore sarà anche comunicata una lista completa degli esercizi commerciali che hanno predisposto la consegna di generi di prima necessità (alimenti e farmaci) direttamente a domicilio».
Dopo le disposizioni ministeriali odierne è stata chiusa al pubblico, quindi alle visite esterne, anche la casa di riposo di Camerino “Casa Amica”. «Nei giorni scorsi abbiamo provveduto a mettere a disposizioni dei dispenser nei diversi luoghi dell’edificio, adoperando delle restrizioni, man mano che la situazione si stava evolvendo – spiega il presidente della Fondazione Casa Amica che gestisce la casa di riposo – Essendo prioritaria la salute dei nostri ospiti e alla luce delle nuove disposizioni, si sono rese necessarie le ultime restrizioni».
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