«E’ ormai notizia ufficiale che Villa Buonaccorsi sia stata messa all’asta e che i tempi di definizione della procedura saranno piuttosto brevi: credo che un fatto del genere non possa passare inosservato o guardato con indifferenza a Potenza Picena». Lancia un appello l’onorevole Mario Morgoni per quello che a suo avviso «non rappresenta solo un complesso di grande valore storico, culturale e paesaggistico ma anche un bene che appartiene, moralmente se non giuridicamente alla nostra comunità». Morgoni precisa: «I Buonaccorsi non erano solo grandi proprietari terrieri ma anche alti prelati, amministratori e con loro hanno lavorato e collaborato generazioni di potentini; la loro prestigiosa residenza è stata frequentata da tanti nostri concittadini per i più svariati motivi e ha rappresentato per qualche secolo un forte punto di riferimento per le persone e un luogo simbolo del territorio tanto da diventarne parte importante della propria identità.
Questo patrimonio culturale, civile, morale e di identità della nostra comunità non può essere cancellato ne’ ignorato A maggior ragione se si considera che una realtà come Villa Buonaccorsi può diventare una opportunità per il futuro della nostra comunità in termini di attrazione turistica, di vetrina dei prodotti del territorio, come sede di convegni e di molteplici attività compatibili con la storia e la bellezza del luogo. Per questo ritengo sia necessario – sottolinea il deputato Pd – che tutta la comunità, a partire dalle istituzioni locali e dalle associazioni, dai cittadini agli operatori economici, metta in atto ogni iniziativa possibile perché questo patrimonio possa vedere un autentico rilancio con un ruolo attivo del pubblico. Ovviamente un investimento di questo genere (il prezzo fissato al momento dalla curatrice e’ di circa 4,5 milioni di euro) non è alla portata del solo Comune di Potenza Picena e per questo occorre attivare tutte le energie e sensibilizzare tutti i soggetti possibili per una operazione pubblico privato che garantisca la partecipazione diretta del Comune alla proprietà, un progetto di valorizzazione della Villa e la piena fruibilità di questo patrimonio. Se non vogliamo smarrire un tassello importante della nostra identità e della nostra storia – conclude Morgoni – e se non intendiamo rinunciare alla possibilità di realizzare un grande ed ambizioso progetto per il futuro della nostra comunità è il momento di mettersi al lavoro con coraggio, tutti insieme, in modo corale, al di là delle appartenenze, per non perdere una occasione preziosa, certamente unica e probabilmente ultima».
Come si fa a permettere una cosa del genere????? Al comune di Potenza Picena non interessa niente della propria storia???? Noooo!!! Oltre alla stupenda villa c'è il magnifico giardino, i giochi d'acqua, le statue, il panorama,....il Conte......
È semplicemente un delitto....!!!
una volta si sentiva nominare ora sono anni che non si sente più nominare, veniva usata come location per i matrimoni....mai vista nè dentro nè fuori e neanche passata li avanti....spettacolare....mai utilizzata a pieno....
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E’ un posto bellissimo. Anche io ritengo assolutamente necessario che il Comune di Potenza, magari in sinergia con la Regione e qualche privato interessato, cerchi di acquisirne quanto meno la comproprietà e la fruibilità pubblica.
io ci sono stato in occasione di un matrimonio… posto storico bellissimo. sì, la proposta di Morgoni è valida: sarà compresa dai nostri soloni politici?
Domanda banale: chi è il proprietario?
E’ paradossale per un antifascista predicare austerità per la plebaglia inetta, oziosa e ignorante e poi indicare come eccelsa bellezza i simboli del lusso, dell’egoismo, dell’arroganza, dello sfruttamento della razza padrona… Morgoni non immagina di che lacrime grondi e di che sangue quella grande ”bellezza”… e si vuole continuare ancora a trasferire la ricchezza frutto dei sacrifici dei lavoratori nelle mani di pochi privilegiati, non paghi dei loro privilegi…
L’immobile è intestato a VILLA BUONACCORSI S.R.L. di Padova (società fallita).