Massimo Renelli
di Federica Serfilippi
Tragedia sull’Arceviese: domani l’udienza di convalida dell’arresto di Massimo Renelli, giovedì l’autopsia sui corpi delle due vittime, Elisa Rondina, 43 anni, e Sonia Farris, 34. Il 47enne autotrasportatore di Senigallia arrestato con l’accusa di omicidio stradale plurimo aggravato dalla guida in stato di ebbrezza comparirà domattina in tribunale davanti al gip Sonia Piermartini. Risponderà alle domande per dare la sua versione dei fatti e chiarire la dinamica dell’incidente avvenuto la notte dell’Epifania a poca distanza dall’ingresso del Megà, locale dove il 47enne e le due vittime erano andate a ballare. Da ieri, Renelli – incensurato – è trattenuto nelle celle di sicurezza della questura di Ancona. Questa mattina ha avuto un nuovo incontro con i suoi difensori, gli avvocati Marusca Rossetti e Tommaso Rossi. E’ ancora sotto choc per quanto avvenuto. Dopo il sinistro, sono stati eseguiti due etilometri.
Sonia Farris
Il primo valore era di 2,02 grammi per litro, il secondo di 1,93 grammi per litro. Sono ancora in fase di elaborazione, invece, gli esami tossicologici a cui è stato sottoposto il 47enne per rilevare eventuali tracce di sostanze stupefacenti. Agli agenti della Polstrada ha da subito detto di non essersi accorto delle due amiche che stavano camminando ai bordi della strada. Avrebbe detto al 113 di aver urtato qualcosa, senza comprendere che in realtà aveva falciato Elisa, maestra, e Sonia, parrucchiera, entrambe residenti nel Fanese.
Stando ai rilievi degli investigatori, le due amiche avevano l’auto parcheggiata in una piazzola che si trova nella direzione opposta all’ingresso del Megà. Per raggiungerla, dovevano attraversare la strada.
Elisa Rondina
Secondo una prima ricostruzione della dinamica, quando c’è stato l’investimento le due donne avevano appena finito di attraversare, oppure erano in procinto di completare il passaggio da una corsia all’altra. Sempre secondo quanto emerso, Renelli si è fermato a circa un chilometro dal punto d’impatto. Ha accostato l’auto al primo spiazzo presente sul suo senso di marcia, in direzione Bettolelle. Quando ha arrestato la corsa, ha chiamato il 113 e la sua ex compagna, anche lei al Megà. Difatti, quando sono arrivati gli agenti, il 47enne è stato trovato in compagnia della donna. All’uomo sono stati sequestrati auto e cellulare. Da valutare se al momento dello scontro stesse utilizzando lo smartphone. Ma da valutare ci sono anche le condizioni della strada dove è avvenuta la tragedia, un tratto buio, stretto e privo di illuminazione. Il pm Ruggiero Dicuonzo, titolare dell’inchiesta, ha anche disposto l’autopsia sui corpi delle vittime. Gli esami verranno eseguiti giovedì mattina all’obitorio di Torrette dal medico legale Manuel Papi.
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3 famiglie distrutte.
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2 persone morte poverine e un povero uomo segnato a vita!!trovarsi a 47 anni con 2 persone sulla coscienza via la patente e di conseguenza senza più lavoro magari per un bicchiere in più…è proprio dura da mandare giù…poteva capitare a tutti perché guai a chi commenta che non si beve alla guida perché tutti lo fanno forza dell’ordine in divisa compresi lavoravo in un bar quindi lo so!!purtroppo per lui è un italiano e dovrà pagare le conseguenze…se era straniero già stava in giro o al massimo ai domiciliari!!Condoglianze alle famiglie delle vittime e un in bocca a lupo al conducente
Per la signora Botticelli.
Non mi risulta che:
– tutti bevono prima di mettersi alla guida.
– se il sig. Massimo fosse stato straniero sarebbe stato trattato in modo più favorevole dalla giustizia italiana.
per Aldo Iacobini:
il 60% delle persone lo fanno chi più chi meno…sai quando lavori in un bar e servi le persone sai quello che servi e li vedi mettersi alla guida
Per arrivare a 2,o grammi, il noto quattro volte il limite ammesso, mi sa che ci vuole ben più di un bicchiere. Teoricamente dovresti essere ben ubriaco e pure praticamente. Sul fatto che si beva prima di mettersi al volante secondo le percentuali del commento dell’ex barista, nessuna difficoltà a crederlo, divisa o non divisa. Che uno straniero venga trattato meglio, come dicono in Romagna, non può non essere che una gran pataccata.
ricordiamoci che nulla e’ scontato,potrebbe accadere ad ognuno di noi……….quello che non succede con una vita potrebbe accadere in un attimo……………………..
Per la signora Botticelli. Io direi che il 60% delle persone che frequentano il bar si mettono al volante in uno stato più o meno alterato, non il 60% delle persone tout court!
Freud diceva che tutto il mondo era malato psichicamente, ma lui confondeva clamorosamente il mondo con i suoi clienti!
ho l’impressione di assistere alla distruzione dell’essere umano, troviamo ogni forma per fuggire dalla realtà, testimonianze all’interno dei locali di larve di sesso maschile o femminile totalmente perse nell’alcool o/e stupefacenti,che poi camminino incuranti delle auto o guidino incuranti dei pedoni, minorenni?… undicenni che spacciano e/o usano droghe, famiglie agli antipodi del ruolo centrale, pseudo esperti scalatori che non ritornano più a casa sognando vette impossibili da raggiungere mettendo in primis il risultato invece della vecchia e saggia umiltà che farebbe desistere e rimanere a casa, istituzioni bendate davanti ad uno scenario da bollettino di guerra, ma la domanda è …… abbiamo veramente un futuro tutti oppure è veramente tutto qui?
Per la signora Cirilli. Se uno non va veloce, non guida in stato di ebbrezza e non guida di notte la probabilità che provochi un incidente è ridotta.
Aldo Iacobini, ha dimenticato che deve andare a messa tutte le domeniche, prendere l’eucarestia nelle feste raccomandate, fare la carità per aiutare i più deboli, non bestemmiare, non desiderare l’ uomo o la donna di altri.
Per la signora Agostinelli. Non l’ho detto perché i comportamenti di cui lei parla non hanno alcun effetto sulla sicurezza rispetto agli incidenti stradali.