«Meno slogan e più azione»,
la ricetta di Valeria Mancinelli

POTENZA PICENA - La sindaca di Ancona è stata ospite della Festa dell'Unità. Sulle Regionali ha rivendicato la necessità delle primarie

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Valeria Mancinelli durante l’incontro a Porto Potenza

 

Responsabilità della politica, meno slogan e più azione. Questa la ricetta per la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli intervenuta ieri sera a Porto Potenza. In occasione della chiusura della festa dell’Unità organizzata dal Pd locale all’arena Florida. Un incontro partecipato che si è aperto nel pomeriggio con una curiosa intervista “a parti inverse” fra il senatore Mario Morgoni nel ruolo di intervistatore e l’autore di Lercio Vittorio Lattazni in quello di intervistato. Ma è con la presenza del “sindaco del mondo” che l’arena si è riempita di spettatori. «Una bella lezione di politica – ha commentato Morgoni – la Mancinelli ha ricordato a tutti la necessità di tornare alla responsabilità della politica anche quando questo significa assumere e intraprendere scelte impopolari. Ha spiegato come il riconoscimento recentemente ottenuto di sindaca del mondo sia un attestato per la qualità dei rapporti con i cittadini che identificano il proprio sindaco come primo cittadino prima ancora che come esponente politico».

mancinelli-3-325x158Tante le questioni affrontate dalla Mancinelli, sia di politica locale che internazionale. La ricetta per riavvicinare il cittadino senza far ricorso a populismo secondo il sindaco di Ancona sta nella lealtà verso i propri concittadini prima che verso i partiti. In questo senso la Mancinelli ha ripercorso la propria storia politica, ha raccontato di come ha formato la sua giunta scelta “personalmente e non dai partiti” e infine del rapporto coi cittadini. «Il compito di un amministratore – ha detto – non è quello di fare polemiche con i partiti o con le opposizioni, ma risolvere i problemi, confrontarsi anche in modo schietto e diretto coi cittadini e assumersi la responsabilità delle proprie scelte». In vista delle regionali la Mancinelli non ha fatto “endorsement” espliciti, ma ha rivendicato la necessità delle primarie per la quale è nata anche una petizione per smuovere il Pd dopo la scesa in campo di Flavio Corradini (leggi l’articolo). Infine sul tema dei migranti e dell’immigrazione ha aggiunto: «La soluzione non è negare il problema. Al quartiere Archi il 35% dei residenti è straniero. Le difficoltà ci sono e non vanno negate, ma superate. Il problema della sicurezza è analogo, la percezione di insicurezza va fatta nostra e affrontata con interventi mirati sulle periferie. Chiudere i porti non è la soluzione».

(l. b. )

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