«Se i turisti vogliono trovare aperto
devono parlare con l’amministrazione»

MACERATA - Luigi Mosciatti, titolare di un negozio in corso Cavour, dopo le interviste ai visitatori: «Se non si ha una attività di ristorazione sarebbe da kamikaze tenere aperti. Chi ha governato 10 anni ha reso questa città inaccessibile»

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Luigi Mosciatti

 

di Federica Nardi

I turisti hanno parlato di «città chiusa per ferie» (leggi l’articolo) ma i commercianti di Macerata non ci stanno. A parlare oggi è Luigi Mosciatti, titolare del negozio Buzz orologi in corso Cavour. «Il mio – dice -, è il punto di vista di chi non ha un’attività di ristorazione. Perché tranne in questi casi sarebbe da kamikaze restare aperti in questo periodo con una città ancora più vuota del solito». Mosciatti, non a caso, è diretto in vacanza ma vuole dire la sua sull’annosa questione delle ferie dei commercianti della città (le lamentele dei turisti riguardavano il centro storico in particolare). E la stoccata all’amministrazione Carancini non manca: «Se i turisti vogliono trovare tutto aperto andassero a parlare con l’amministrazione e con chi ci ha governato 10 anni che ha reso questa città inaccessibile, blindata». 

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Il negozio di Luigi Mosciatti in corso Cavour

Per Mosciatti «quando si parla di turismo non bisogna avere miraggi. A Macerata ieri ci saranno state cento persone. A Civitanova, Firenze, Senigallia i negozi sono aperti ma lì ci sono le persone. Bisogna uscire ogni tanto dalle quattro mura e vedere le città veramente affollate. Quello che a Macerata può ancora avere un senso sotto l’aspetto commerciale è il settore del Food, gli altri settori sono in grande difficoltà. Ci sono voluti anni per far morire completamente Macerata. Per farla risorgere ci vuole un miracolo. L’amministrazione Carancini ha influito perché la città non è stata concepita come capoluogo di provincia anche a livello commerciale. Ovviamente il problema dei centri storici è a livello nazionale ma dovrebbe esserci mediazione dell’amministrazione. Finite le vecchie generazioni che tengono aperto, non ci sarà ricambio. Bisogna chiedersi: che devo venire a fare a Macerata? Nella migliore delle ipotesi a prendermi una multa. Noi commercianti siamo i più danneggiati, tenere aperti a Ferragosto non ha senso. Non c’è nessuno e non c’era nessuno nemmeno prima. Siamo alla resilienza». In città insomma «c’è solo un turismo mordi e fuggi», spiega Mosciatti che porta anche un esempio del disagio vissuto dai commercianti di corso Cavour anche nelle occasioni affollate: «Il giorno della Notte dell’opera corso Cavour è stato chiuso dalle 15 alle 19,30. Ho scattato una foto alle 18,30: non c’era una persona. Siamo stati quattro ore e mezzo con la via chiusa per mettere tre gazebo. Bisogna dare la possibilità alle persone di raggiungere questa città, dato che con i centri commerciali hanno la possibilità di parcheggiare a tutte le ore, d’inverno e d’estate. Noi inoltre abbiamo concorrenti sleali come Internet, che distrugge le piccole realtà locali che invece potrebbero redistribuire la ricchezza sul territorio e magari assumere qualcuno. Per rendere Macerata turistica – conclude Mosciatti -, intanto dobbiamo farla risorgere. Dare un motivo alle persone per venire e sostare più di qualche giorno. Non c’è neanche un’attenzione o un’organizzazione precisa a livello di ricettività. Un museo è chiuso, uno è aperto, con orari assolutamente assurdi.

I turisti ci sono ma si lamentano: «Macerata, città chiusa per ferie»



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