Oltre 1.300 cessioni di cocaina e legami con un sodalizio calabrese che era stato colpito da 24 misure cautelari disposte dal procuratore Nicola Gratteri: sottoposto all’ordine di presentazione alla pg per spaccio di droga un morrovallese, M. C. di 34 anni. L’indagine è dei carabinieri del Reparto operativo di Macerata, diretto dal tenente colonnello Walter Fava. Secondo gli inquirenti l’uomo aveva messo in piedi una proficua rete di spaccio nell’entroterra maceratese e cedeva cocaina a persone tra i 25 e i 40 anni. A cedere la droga era lui stesso e sceglieva luoghi isolati per evitare di venire scoperto. Gli investigatori del Reparto operativo hanno ricostruito cessioni dal gennaio 2012 al settembre 2018: oltre 1.380, per più di 1,5 chili di cocaina al presso di 100 euro al grammo. La procura di Macerata ha chiesto la custodia cautelare in carcere nei confronti del 34enne, il Gip ha però disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. E’ inoltre emerso che il 34enne era uno dei terminali di spaccio di cocaina di una rete che faceva capo ad un sodalizio calabrese. In particolare, il 24 giugno scorso, la Compagnia dei carabinieri di Soverato aveva eseguito il fermo di 24 persone, per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, in esecuzione di un’ordinanza emessa dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, a firma del procuratore Nicola Gratteri. Il 34enne comunque non compariva tra le persone sottoposte alla misura.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Non so di chi sia la colpa, ma per fatti di questa gravità l’obbligo di firma, personalmente ritengo sia una cosa semplicemente ridicola.
Fino a quando le misure giudiziarie non saranno comminate con la massima durezza nei confronti degli spacciatori i problemi rimarranno inalterati nella loro gravità e con poche speranze di soluzione.
…be’, se magari ha una bella calligrafia!!!! Roba da matti!!!! gv
…..inoltre non comprendo la disparità di trattamento rispetto ad altri soggetti, responsabili di reati analoghi, dei quali vengono pubblicati nome, cognome, nazionalità e per altri solo le iniziali….
Castellucci giustamente nota una discrepanza nel trattamento dei dati del colpevole…le ipotesi possono essere diverse….una secondo il mio parere va riservato il nome per comodità di qualcuno….