A Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia, stanno particolarmente a cuore i Philoshow. Sono produzioni inedite, dove la riflessione filosofica è contaminata da cinema, teatro e musica. Una trama che quest’anno si sposa alla perfezione con la celebrazione della velocità che verrà fatta a Civitanova, e con quel “Verso l’infinito e oltre” tema 2019. La manifestazione è a calendario da giovedì 18 luglio e fino al 28. Il programma è stato svelato e con esso gli ospiti, che vanno da Giuliano Ferrara a Philippe Daverio, da Luca Beatrice a Marcello Veneziani, da Umberto Curi a Carlo Massarini. E molti altri ancora. Ciò che è sicuro, è che sarà un’edizione che verrà ricordata come la più ambiziosa del festival del contemporaneo.
Lucrezia Ercoli
Lucrezia Ercoli, partiamo dal tema. Cosa vi ha spinti a scegliere la celebre frase di Toy Story, cartone animato cult anni Novanta?
«Intanto è una frase che unisce intere generazioni, perché è entrata nel linguaggio comune e nella cultura pop. Ci serve poi per connettere gli anniversari che andremo a celebrare in questa edizione 2019. Anniversari che hanno uno stesso fil rouge, cioè una pulsione umana al cammino verso l’infinito e oltre i confini. Un movimento che parte dalla condizione limitata della nostra vita per spingerci all’illimitato, visto proprio come assenza del limite. Dal viaggio sulla luna a quello su strada di Easy Rider il senso è lo stesso: un’Odissea che è prima di tutto dell’animo piuttosto che fisica».
Il programma avrà poi al centro un grande progetto espositivo. La vostra ambizione è quella di creare una città-mostra. Di cosa si tratta?
«L’idea è di uno spazio espositivo anche esso senza confini, in cui lo spettatore si muove da una location all’altra trovando con declinazioni diverse lo stesso ragionamento. Dal mito della moto di Marlon Brando fino alla corsa parigina di Claude Lelouch. Vogliamo costruire un’avventura per i sensi, in cui avvolgere il visitatore».
Il titolo del progetto espositivo è Space Oddity, successo di David Bowie che sta celebrando proprio i suoi cinquant’anni…
«Questa colonna sonora ci trainerà durante il festival, trasformando l’astronauta protagonista della canzone in una specie di filosofo-viaggiatore esistenziale. Che si perde nello spazio infinito anche con una certa malinconica gioia. Il fruitore del festival sarà interprete pure di questa canzone. Fluttuando con la mente».
Come è stato impostato il programma?
«E’ costruito interamente sui nostri temi. Partendo proprio dagli spettacoli filosofico musicali, ai quali abbiamo lavorato insieme agli ospiti. Spettacoli inediti e nuovi, che declineranno anche essi i nostri argomenti attraverso vari linguaggi della cultura. Tra i Philoshow mi piace ricordare quello sull’allunaggio il 20 luglio, data esatta in cui si festeggiano i cinquant’anni dal “primo passo” sul suolo lunare, o lo show dedicato alla moto il 27 luglio, che parlerà di due Rossi. Valentino e Vasco».
Importante è la collaborazione con la città, che ha risposto presente partecipando alla realizzazione di molte rassegne. Che rapporto avete con Civitanova?
«C’è una partnership attiva, tanto che la scelta dei riferimenti culturali è stata condivisa con le scuole e le associazioni del territorio. Realtà che saranno protagoniste in rassegne, appuntamenti, mostre, rendendo Popsophia un laboratorio che a Civitanova si espande per tutto l’anno. E che non si esaurisce solamente durante il festival».
Popsophia elogia la velocità (Video) La mostra urbana diventa esperienza
Popsophia sfida lo spazio: «Verso l’Infinito e oltre» (Foto/Video)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati