Armati di pistole rapinano la sala slot. E’ successo intorno all’1,30 della notte fra mercoledì e giovedì a Macerata, in via Roma, alla Gambling. Due i malviventi che con il volto coperto da una maschera bianca e il capo nascosto dal cappuccio della felpa hanno intimato in perfetto italiano, e con inflessione dialettale maceratese, all’unico impiegato, un 60enne del posto, di restare fermo. Uno dei due lo ha bloccato a terra puntandogli la pistola alla tempia, l’altro è andato dietro il bancone e ha preso l’incasso, circa 1200 euro. Nel frattempo c’era un cliente nella sala slot che, sentite le urla dell’impiegato, è corso verso l’ingresso ma poi è fuggito una volta che uno dei due banditi gli ha puntato addosso la pistola minacciando di sparare. I due sono poi fuggiti, lasciando a terra una delle pistole usate per il colpo che si è rivelata essere un giocatolo. L’impiegato ha subito chiamato aiuto, sul posto sono intervenuti i titolari e la polizia che cerca, attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza, di risalire agli autori della rapina.
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Ma non c’è un orario d’apertura preciso per queste sale?
Si…l’orario è finché la gente ha i soldi!!! Andrebbero chiusi tutti questi locali..
Quindi questa è una rapina straordinaria rispetto a quella ordinaria che avviene ogni volta che i frequentatori entrano in questi locali…
Per Castellucci. L’errore è chiamare ‘gioco’ quella faccenda lì. Per me è abuso della credulità popolare, ma d’altra parte sono contento del fatto che a seguito di (meglio, grazie a) questi ‘prelievi’ le persone normali possono pagare meno tasse. ‘Il lotto è la tassa sugli imbecilli’ diceva saggiamente Cavour.
Io ho visto una persona che correva con in un sacchetto…. Mah se ne vedono di tutti i colori.
Pare che alla sala slot convenga violare l’orario di legge perché gli introiti conseguiti nelle ore vietate sono superiori alla multa (peraltro eventuale), che quindi viene giustamente vista semplicemente come una diminuzione del profitto!
comunque leggendo i commenti dalla rapina di due delinquenti si è passati a condannare per rapina il gestore del locale che almeno paga l’affitto e le tasse ……Roma da matti
Per Casoni. Il gestore paga affitto e tasse con i soldi dei clienti, pensi ai fattori della produzione di una sala slot ed al servizio che essa svolge. I clienti ‘lavorano’ ed essa riscuote. Non è straordinario?
@ Dino Casoni: dato il suo commento di risposta, preciso che il mio “…la rapina ordinaria…” non è riferito al titolare della sala slot che svolge un’attività prevista dalle normative vigenti nè paragonabile alla rapina dei due uomini armati, ma voleva essere un’iperbole sul gioco d’azzardo che sta rovinando troppe persone, qualcuna da me conosciuta, che precipitano nel baratro della dipendenza patologica trascorrendo diverse ore al giorno in questi locali, mettendo a repentaglio non solo se stessi ma anche la vita delle proprie famiglie giocandosi i risparmi di anni se non di una vita.
Leggo sul RdC alcuni dati statistici, riferiti alla nostra provincia di Macerata, che rispecchiano la gravità di tale problematica: 469 milioni di giocato “fisico”, a cui bisogna aggiungere 164 milioni di giocate telematiche, per un totale di ben 633 milioni annui, numeri che se riferiti alla popolazione maggiorenne, danno una media pro capite di 1.754 euro l’anno per il giocato “fisico” e di 615 euro per le giocate telematiche per un totale quindi di euro 2.369..!!!
Se consideriamo, come spero, che coloro che “giocano” siano una minoranza rispetto a coloro che non lo fanno, tale costo lievita ancora di più, a questo proposito è il caso di ricordare il mitico TRILUSSA con una delle sue poesie “LA STATISTICA” in dialetto romanesco adattandola al caso nostro:
“Sai ched’è la statistica? E’ na’ cosa che serve pe fa’ un conto in generale de la gente che joca nelle sale slot, se la media è de 2.369 euro ar l’anno, ma se riferita a 2 persone, una no’ joca, significa che l’antro sa’ jocato er doppio de 2.369 euro, cioè 4.738…!!!
Per Castellucci. Non bisogna arrivare alla statistica (il dopo, il consuntivo) per capire che non conviene ‘giocare’ (giocare?): basta la probabilità (il prima, il preventivo).