Il messale
Si accende uno spiraglio di speranza, per poter riavere in Italia il messale di San Domenico Loricato, conteso tra Italia e Stati Uniti. Il tribunale di Macerata ha ordinato la sua confisca in quanto refurtiva e la restituzione alla parrocchia di Apiro da cui è sparito 94 anni fa. Il libretto liturgico, realizzato prima del 1060, anno della morte del monaco camaldolese originario della zona di Cagli, è stato trafugato dalla chiesa di Sant’Anna a Frontale di Apiro. Il furto fu denunciato nel 1925 dal parroco dell’epoca. Da allora si sono perse le tracce, quando a seguito di un’indagine portata avanti dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona, guidati dal colonnello Carmelo Grasso, il prezioso messale è stato ritrovato nella Morgan Library di New York nel 2015. Tutto è partito per impulso del parroco di Apiro, che leggendo un libro dello storico settempedano Raul Paciaroni, venne a sapere dell’esistenza del messale e cercando in archivio, scoprì la denuncia fatta dal suo predecessore. Con il supporto dell’ufficio Beni culturali della diocesi di Camerino, allora diretto dall’architetto Luca Maria Cristini, il parroco assistito dall’avvocato Giuseppe De Rosa, ha presentato esposto ed è stato dato il via alle indagini, brillantemente condotte dai carabinieri del Ntpc di Ancona, che all’atto del ritrovamento hanno informato il procuratore di Macerata, Giovanni Giorgio, che aveva avanzato la richiesta di rogatoria internazionale, per accertare come la biblioteca Morgan Library fosse venuta in possesso del messale. La biblioteca statunitense si è opposta alla restituzione, dicendo che il messale era stato donato da un appassionato collezionista di opere d’arte William S. Glazer e di essere in buona fede, riguardo al possesso del testo liturgico. Secondo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Macerata deve essere confiscato alla biblioteca di New York in cui si trova e restituito alla legittima proprietà, la parrocchia di Apiro. Lo dice l’ordinanza firmata dal gip Nocera depositata ieri nella cancelleria del tribunale, dopo l’udienza tenutasi nel marzo 2017, che in prima battuta aveva rigettato la richiesta di confisca. A questo ha fatto seguito il ricorso della Procura di Macerata alla Corte di cassazione, giungendo, dopo la pronuncia della suprema corte, all’ordinanza di confisca depositata ieri. Il provvedimento del gip dispone la confisca e la restituzione del bene, ritenuto di pubblico interesse, in quanto proprietà dello Stato italiano. «E’ una bella notizia – commenta l’architetto Luca Maria Cristini, che ha seguito con passione le vicende del messale – abbiamo vinto il primo tempo di questa vicenda. Una sentenza di un giudice acclara che il messale è detenuto illegalmente, anche se la partita per riaverlo tra noi sarà lunga, la battaglia continua». Accanto all’azione giudiziaria portata avanti dalla Procura di Macerata, l’arcidiocesi di Camerino ha avviato dei contatti con la biblioteca americana, per ribadire l’importanza della restituzione del messale alla comunità locale di Apiro.
Messale rubato ad Apiro nel 1925, caso in Parlamento: “New York lo restituisca”
Allora è vero che sant'Anna lo Justo lo rmanna
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Qualcuno/a scommette con me che non ce lo restituiscono?
Per Marconi. Non è detto. Se poi interviene anche il Papa le probabilità della restituzione aumentano.