di Laura Boccanera
Armamento dei vigili, la lista Futuro in comune presenta un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Chiedono l’annullamento della delibera 522 del 27 dicembre 2018 con la quale l’amministrazione propone l’armamento dei vigili urbani per un investimento di 73mila euro. A proporre ricorso sono l’ex sindaco Tommaso Claudio Corvatta, l’ex assessore Cristiana Cecchetti, Nicola Lelli e Ivan Rosati. Nel ricorso si pone l’attenzione su tre vizi di procedura per i quali i ricorrenti chiedono il giudizio del Consiglio di stato. «Eravamo e siamo contrari all’armamento dei vigili – ha detto Cristiana Cecchetti – e siamo convinti che non può in alcun modo facilitare il loro compito, anzi può mettere maggiormente a rischio operatori e cittadini coinvolti. La delibera è stata costruita e verificata in modo insolito. La Cammertoni ha scritto la delibera e l’ha anche verificata e vidimata col parere di regolarità, è un modo incongruo di procedere».
La lista, anzichè ricorrere al Tar, come di solito avviene in casi simili, ha utilizzato uno strumento giuridico poco utilizzato e alternativo al tribunale amministrativo, come il ricorso straordinario al Capo dello Stato, come spiega l’avvocato Angelo Gattafoni: «E’ un ricorso straordinario che può proporre il cittadino e segue un iter diverso rispetto ai ricorsi al tribunale amministrativo. E’ più veloce e meno costoso. Va depositato in comune e questo deve inviare il tutto al Ministero competente che farà le sue osservazioni e lo invia al Consiglio di Stato che esprime un parere obbligatorio e vincolante. E la decisione non è appellabile».
Tre i vizi che la lista di minoranza riscontra nella delibera che prevede l’acquisto di 33 Glock, oltre alla formazione e alla creazione di una armeria all’interno della caserma della polizia municipale: «Anzitutto c’è un problema procedurale – continua l’avvocato Gattafoni – perché tutti i regolamenti che impattano coi servizi essenziali, e la sicurezza è tra questi, sono competenza del consiglio comunale e non della giunta. Inoltre c’è un conflitto interno che si configura anche come abuso di potere. Chi redige la delibera è il comandante Cammertoni, ma è anche colei che dà la regolarità tecnica, fa il controllore e il controllato. Oltretutto è un funzionario, non un dirigente come invece lo è la Palazzetti che però era assente e non firma la delibera. E infine anomalie anche per quanto concerne la procedura per la visita psicoattitudinale che deve essere eseguita da un ufficio specifico e invece nella delibera si fa il nome e cognome di un professionista».
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…giustissimo, dotiamo tutti i nostri vigili di un bel mazzo di fiori (finti, magari, belli ma finti, se no cambiarli tutti i giorni ci costerebbe troppo!!), in modo che i delinquenti, appena il vigile porgerà loro il bel mazzolin di fiori, si commuoveranno talmente tanto, che desisteranno dal commettere reati e torneranno sulla retta via, si, e non lo faranno mai più!!! gv
I TUOI MODI SONO URBANI… OH POPOLO DI VIGILI URBANI!
Che strano, talvolta a leggere certi commenti si ha l’impressione di avere a che fare con autentici Vigili Urbani. Sempre pronti a redarguire, ad ammonire, a multare, non si può dire nulla! Si ha la sensazione che in quel corpo, tali soggetti, ci abbiano passato tutta la vita, fino ad arrivare ai vertici. Magari non in una città, ma in paeselli di provincia. C’è un aspetto che però risulta incompatibile con l’aver fatto parte delle forze dell’ordine: la propensione di tali soggetti all’offesa e all’insulto personale. Chi ha avuto un familiare, un parente, con la divisa, sa cosa prescrivano i regolamenti e il rispetto che un tutore dell’ordine deve avere nei confronti dei cittadini. Verificare, come accade, comportamenti diversi da quelli consentiti (si è sempre in servizio!), produce amarezza e disgusto, fino al vomito! E’ difficile, una volta in pensione, mantenere l’equilibrio di quando si lavora, ma si leggono commenti offensivi passibili di querela per diffamazione e lesione dell’onore personale. Magari si pensa che intervenire sui social, mascondersi dietro un PC, possa garantire l’anonimato, ma non è così, perchè come sosteneva Leo Longanesi: “ci conosciamo tutti”! Sarebbe consigliabile da pensionati diversificare i “passatempo”, senza fissarsi a postare commenti. Alcuni frequentano centri sociali, scuole di ballo: danno la possibilità con un “contatto diretto” di formare belle amicizie. Evitando di restare chiusi in casa, solitari, a digitare al PC “night and day”. Quando si esagera nei comportamnti, anche persone misurate arrivano allo “sproloquio” e all’insulto.
Ma la cosa è così drammatica che non può fare ricorso al prefetto?
Ma perché il libretto delle multe non è già un ” arma”? Un arma con cui colpire chi infrange il codice stradale, soprattutto ma anche per le tante occasioni di essere multati per abusi edilizi, inquinamenti e via all’infinito. La pistola a che serve, a dare un’aria più marziale al vigile? Il vigile e non solo lui deve innanzi tutto rispettare sempre e comunque chi si trova di fronte usando un comportamento civile, educato e possibilmente anche umano. Così facendo spesso si eviterebbero fatti incresciosi dovuti ad un sbagliato approccio con il probabile “reo”. Poi se le cose precipitano per cause non imputabili al vigile come atteggiamenti arroganti, maleducati e simili allora si dovrebbero fare intervenire i carabinieri o poliziotti, più addestrati a dipanare certe situazioni pericolose per tutti e da una parte e dall’altra. Ma sempre vedere prima se ci sono le prerogative affinché non si debba per forza ricorrere alla violenza, valutare velocemente ed agire poi nella maniera ritenuta più appropriata. Quello che sto dicendo non è che ha bisogno di un tavolino, quattro sedie, un caffè e il tempo di studiare il da farsi. Compito dei vigili è quello di non provocare il degenerare dei fatti e nel caso succeda chiamare chi è da sempre addestrato a risolvere questi casi. Insomma, il vigile faccia il vigile, il carabiniere il carabiniere e via seguendo. Si parla di attitudine psicofisica a cui sottoporre i vigili prima di dargli un arma. Secondo me questo controllo lo devono fare periodicamente tutti perché non è detto che quel che va bene oggi domani non vada soggetto a guasti. Ho visto tanta gente andar via di testa senza motivo apparente ed altri il cui comportamento non era difficile immaginare a che cosa avrebbe portato. Ecco, un bell’esame a tutti ogni tanto e un bel giudizio se si è in grado di saper rispettare la divisa che si porta che implica di rispettare il prossimo e di agire prontamente e nella maniera ritenuta più pratica per risolvere problemi inequivocabilmente non trattabili in altra maniera. Non ritorniamo sempre al discorso del portiere di notte che quando indossa la divisa anche lui si sente investito da poteri eccezionali. Detto questo, mi pare di ricordare che i vigili civitanovesi non erano molto d’accoro sull’essere armati ma potrebbero aver cambiato idea. Certo se chi comanda si fa una delibera se la firma e la passa alla giunta ci vedo una forzatura anche se già mi sembra che una procedura del genere non sia possibile. Ma la nota più dolente di quest’articolo è che salto a piè pari sul fatto politico soprattutto perché parte da Corvatta che sotto il suo quinquennio con le sue antipatie simpatie , strane aggregazioni di nuovi comandanti inutili ma che gli davano quel “ Signor Sì “ che probabilmente qualcuno non riteneva di meritargli, aveva sconquassato completamente tutto il corpo dei vigile riducendolo con due o tre qualche volta in giro e il resto disperso negli uffici perché il nuovo comandante di sua investitura aveva così recepito il modo di migliorare attraverso piani innovativi il corpo dei vigili. Non ebbe però molta fortuna e alla fine della scadenza Corvattiana che cerco di tenerlo probabilmente a dispetto per tanto altro tempo ancora e un po’ ci riuscì ma poi a Portorecanati avevano bisogno di qualcuno che organizzasse un piano per raggiungere nell’estate dello scorso anno con l’uso di una Ztl sconosciuta ai più, la bellezza di più o meno di venticinquemila multe dando origine al gioco a premi “ Il più multato sono io che cosa ho vinto? Comunque ho mentito, non è vero che la nota più dolente sia questa ma il fatto che ancora a Civitanova Marche (Mc) Sponde Adriatiche Medie, non si usi il consiglio neanche quando le famose leggi vigenti ecc. affidano ad esso e solo ad esso il compito di decidere su cose attinenti solo ed esclusivamente a lui. E’ la Giunta a decidere e dettare le regole. Sembra che si stiano facendo delle prove basandosi non su vecchi ma su più o meno recenti governi di stile militare dove erano le famose e tristi “ Giunte Militari” a decidere il “ bene “ del paese. Magari si potrebbe gettare un’occhiata anche nei paesi africani per trovare spunti diversi alle solite dittature argentine, cilene e non vado più indietro per timidezza. E poi scusa Marzetti se torno a te, ma adesso che anche tu ci hai abbandonato lasciando al capo della giunta qualsiasi decisione che del resto già aveva ma però, hai tolto la parola a qualche Inverno del nostro scontento e renderai poca gloria a quest’estate sotto il sole di York e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa ( compresa quella che arriva a coprire mezza Via del Remo), sono sepolte nel seno profondo dell’Oceano Adriatico, adesso che faremo?
…”Quando la scienza scoprirà il centro dell’universo, alcune persone saranno dispiaciute di scoprire che non sono loro”. (Bernard Baily)
IL BRUTTO DIFETTO DI “NON SAPER INVECCHIARE”
Caspita, la cultura made alla “Pintura di Bolognola” (quante biciclettate!), non speravamo tanto! Eppoi dispensata da soggetti che hanno trovato la loro massima espressione transitando per Crispiero di Castelraimondo (con relativa Castagnata), Fiastra (con vista Fiume) per approdare, in seguito, alla guardia della Rocca di Serra dè Conti (senza presenza nobiliare). Per ritrovarsi infine, “vecchio insofferente”, naturalizzato “pistacoppo” (con la mutuata “avversione” per i civitanovesi!) senza avere meglio da fare che dispensare risibili “ammaestramenti” sui social (ma chi li vuole?). Sopravvalutarsi può accadere, ma gonfiarsi alle atmosfere di una mongolfiera (come capita a qualcuno) è troppo! Arriva lo spillone, i lettori ci seguano troveranno divertenti sorprese, e tutto si “affloscia”. Comunque, l’aspetto peggiore nell’esistenza di un uomo è “non saper invecchiare” (non è una citazione, ma una palese constatazione). Con la conseguenza di scaricare le proprie “frustrazioni” sul prossimo incolpevole.