di Giovanni De Franceschi
«Più che un’attività di polizia è stata un’attività di propaganda, di cui non si sentiva né la necessità né l’urgenza». Sono le parole dell’avvocato Vando Scheggia in merito ai provvedimenti emessi ieri dal questore di Macerata Antonio Pignataro, che a Civitanova ha sospeso la licenza di due negozi che vendono la cosiddetta “cannabis light”, il Tutto canapa in via Trento e il CB Dreams di via Regina Elena, con i rispettivi titolari già denunciati per spaccio.
Scheggia è il legale del titolare di Tutto canapa, Marco Mari, proprio il negozio dove ieri è stato anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini per elogiare il lavoro delle forze dell’ordine e parlare di “modello Macerata” da esportare in tutta Italia (leggi l’articolo). Il punto riguarda la possibilità di vendita dei fiori di canapa con Thc compreso tra 0,2 e 0,6. Secondo il questore ciò non è possibile, non esiste a suo dire una cannabis che può essere definita light, perché anche con un principio attivo basso va comunque considerata sostanza stupefacente e quindi potenzialmente dannosa. Come ricorda Scheggia però, l’ultima legge emanata in materia nel 2016 non è chiara sulla commercializzazione dei fiori di canapa con basso Thc, tanto che su sequestri simili già attuati anche a Macerata, due sezioni diverse della Cassazione si sono pronunciate in maniera opposta.
«Il problema – sottolinea infatti Scheggia – è che in materia non c’è certezza. E’ evidente che c’è un vuoto che va affrontato dal punto di vista legislativo, quindi politico. Nel frattempo ci si affida all’interpretazione della magistratura della legge attuale, per questo c’è grande attesa sulla pronuncia delle sezioni unite della Cassazione prevista per il 30 maggio. In quell’occasione sapremo se sarà considerato lecito venderla o meno». Questo per inquadrare la questione a livello generale e sostanziale.
Nel caso specifico di Tutto canapa, Scheggia però contesta anche tempi e modi del provvedimento del questore. «Il provvedimento, tra l’altro emesso nei confronti dell’ex rappresentate legale da tempo uscita formalmente dalla società – spiega l’avvocato – si basa su un sequestro fatto dalla polizia il 29 giugno 2018 di otto prodotti con cannabis. Questi prodotti sono stati fatti analizzare e il 18 aprile di quest’anno sono arrivati i risultati, secondo cui in due di essi c’era Thc superiore a 0,5, nello specifico 0,51 e 0,52. Così ieri in base al Testo unico di pubblica sicurezza il questore ha sospeso la licenza per 15 giorni. La prima domanda che ci poniamo è: qual’era l’urgenza di adottare il provvedimento ieri, vista l’imminente pronuncia delle Sezioni unite della Cassazione e visto che il sequestro era stato fatto un anno fa, chiudendo il negozio proprio nel giorno, ma di sicuro sarà un caso, della visita del ministro Salvini nelle Marche? Altra questione: se fra un paio di settimane la Cassazione dirà che sarà lecito vendere quei prodotti chi risarcirà il mio assistito dei danni subiti, anche morali, visto che è stato pure detto che si vendevano droga e alcol ai minorenni, circostanza del tutto infondata?».
Da queste considerazioni, la conclusione. «Si poteva attendere la pronuncia delle sezioni unite – ribadisce Scheggia – visto che è imminente ormai. Questa mi pare sia più un’attività di propaganda, che di polizia e lamentiamo il fatto che non se ne sentisse l’urgenza. Perché qui parliamo di un’attività commerciale aperta con regolare licenza rilasciata dalle autorità competenti, compreso il Comune, ad agosto 2017 ed aperta proprio per vendere anche prodotti con Thc compreso tra 0,2 e 06, che paga regolarmente le tasse e dove mai è stato venduto qualcosa di illecito a minorenni. Perciò, che senso ha di parlare di “modello Macerata”?».
(foto Falcioni e De Marco)
https://www.cronachemaceratesi.it/2019/05/09/salvini-blitz-a-civitanova-video-davanti-al-negozio-di-cannabis-light-follia-dire-ci-sono-droghe-che-fanno-bene/1246878/
Cannabis light, chiusi due negozi: i titolari denunciati per spaccio
Cannabis light, Salvini sulle chiusure: «Macerata modello da esportare»
Terzoni: «La cannabis legale ha ridotto i traffici delle mafie»
Il problema non è il giorno di chiusura ma se effettivamente ci sono elementi oggettivi x cui deve essere chiuso o no. Non spostiamo sempre l oggetto del problema .
Perché ci sono l'elezioni....
Ma soprattutto le richieste di risarcimento danni già in atto chi le paga?
Grande Marco. Uno vero di Fontespina
Immaginabile !!!...
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…dice Scheggia: “Il problema è che in materia non c’è certezza”!! Mah, sinceramente, a me pare proprio che l’unica vera certezza che c’è, al di là delle difese d’ufficio, è che la droga fa male, fa male a tutti (e pure a chi non si droga, anche se indirettamente), è devastante, sta dilagando in modo preoccupante e aprire e sponsorizzare negozi del genere, sostenendo che quella “leggera” non fa male (ma il CSS sembra che non sia molto d’accordo!!) ed anche difenderli, pur svolgendo il proprio mestiere, tirando in ballo anche certa “morale”, non può, secondo me, che arrecare ulteriore danno a questa dipendenza. Parlare di “Modello Macerata”, quindi, non solo ha un senso (negli ultimi anno abbiamo visto quel che è stato lo spaccio ed il consumo in questa città), ma dovrebbe anche servire da esempio a chiunque per assumersi un più forte senso di responsabilità su questi problemi, che stanno devastando la nostra società. gv
Secondo il mio punto di vista è giusto chiudere questi negozi che vendono cannabis light.. perchè fumare erba? uno sport, dei libri? io penso che nessun genitore vuole vedere suo figlio fumare erba. Potrebbe poi invogliarlo in futuro a comprare altre sostanze e lo stato giustamente non deve essere responsabile di questo.. Certo che con la chiusura non si risolve il problema, però pubblicizzare la vendita di sostanze stupefacenti, anche light non è giusto..
Non e’ propaganda elettorale, Salvini ha perfettamente ragione di chiudere questi negozi.
La cassazione ha ribadito la legalità della cannabis light,quindi i negozi chiusi da Selfini dovranno essere riaperti con richiesta risarcimento danni