Aggiornamento delle 16,35 – Ecco la nota del Comune su quanto accaduto nel cantiere del Lauro Rossi: «Nel corso dei lavori per la rifunzionalizzazione del piano terra nelle sale che ospiteranno il nuovo hub per l’accoglienza turistica è emersa la necessità di mettere in sicurezza una situazione di potenziale pericolo sul controsoffitto della sala centrale in parte occupato dall’opera “Chimismi” di Wladimiro Tulli. Si è provveduto, prima che si verificasse il distacco in maniera accidentale, alla rimozione della parte del controsoffitto interessata. Per l’estrema fragilità il motivo figurativo si è in gran parte sbriciolato a causa della tecnica realizzativa del manufatto. Si tratta infatti di una decorazione in acrilico su rasatura in gesso che forma una sorta di pellicola su una base di intonaco apprettata su rete metallica.
Le conseguenze sulla decorazione sono state fatte immediatamente valutare dall’Ufficio tecnico alla restauratrice Maria Pia Topa della ditta Restauro Dipinti snc di Maria Pia Topa e Pierpaolo Mariani. “Si tratta di una decorazione in acrilico su gesso, quindi di una pellicola molto fragile. Al momento è in corso la verifica di quanto sia possibile recuperare per lasciare una traccia coerente dell’opera”, ha spiegato Topa che in passato ha curato pregevoli restauri di opere dell’artista maceratese. Gli Uffici hanno avvisato la Sovrintendenza dei Beni Culturali di Ancona informando che si sono già attivate le procedure per recuperare, per quanto possibile l’opera anche attraverso un intervento integrato dell’Accademia di Belle Arti».
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Aggiornamento delle 15 – Sindaco e dirigenti del Comune sono ancora dentro i locali dell’ex galleria Mirionima, in piazza della Libertà. Porte chiuse da oltre due ore. E’ stata chiamata anche una restauratrice. Da quello che emerge l’opera sarebbe stata danneggiata durante i lavori per l’allestimento dell’ufficio turistico. Ma dal Comune nessuno dice niente.
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Che fine ha fatto l’affresco di Wladimiro Tulli che si trovava nell’ex farmacia in piazza della Libertà a Macerata? Se lo sono domandati alcuni passanti che, stamattina, incuriositi dai lavori per il restyling del teatro Lauro Rossi e dei locali annessi, hanno “buttato l’occhio” all’interno di quella che fino a qualche tempo fa era la galleria Mirionima e veniva utilizzata per mostre ed esposizioni dall’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Con grande sorpresa si sono accorti che il colorato affresco che il maestro maceratese aveva dipinto sulla controsoffittatura è scomparso. Sono almeno due i testimoni che con certezza hanno affermato di non aver visto l’opera d’arte stamattina, tra cui un ex usciere comunale che ha dato l’allarme al personale di palazzo Buonaccorsi. Il locale, nel programma dell’amministrazione, dovrà ospitare una sala per l’accoglienza dei turisti. L’assessore alla Cultura Stefania Monteverde è stata raggiunta dalla notizia mentre stava andando a Milano e non nasconde la preoccupazione per quanto sta accadendo: «Stiamo verificando. Non era prevista nessuna rimozione dell’affresco, anzi doveva essere un biglietto da visita» spiega. Subito è stato organizzato un sopralluogo con il sindaco Romano Carancini, il responsabile del procedimento Andrea Fornarelli e l’ufficio tecnico per capire cosa sia realmente accaduto. Al momento c’è il massimo riserbo da parte dell’amministrazione comunale, porte sbarrate nei locali dove non ci è stato consentito di entrare.
L’affresco di Wladimiro Tulli
Non si sa se ridere o se piangere
Ma non lo si sarebbe dovuto proteggere in qualche modo, durante i lavori?
Abbiamo una amministrazione che fa ridere, non sono capaci di amministrare nulla.
Chi politicamente SI ASSUME LA COLPA e da LE DIMISSIONI???
Cioè solo oggi hanno scoperto che dovevano consolidare un controsoffitto decorato? Ma chi l'ha fatto il progetto?
Persona stupenda Wladimiro.....
Dilettanti allo abaraglio. Chi POLITICAMENTE si assume la colpa E VA A CASA???
Che vergogna!!!!
Incompetenti cialtroni.
VERGOGNAAAAAAAAAAAAA!!!!
non potevano lasciare il dipinto in pace....tanto stava sul soffitto....le scale entravano...
Ma complimenti. .....e ora chiediamo il risarcimento noi cittadini all'amministrazione
Pure zitti, volevano nascondere il danno facendo finta di niente... ora nn potendo più nascondersi hanno ammesso le loro colpe! Ma che gente siete???
Non ci si fa una gran bella figura
Strano che nn sia stato appiccato un incendio..
Che sicuro nessuno dei presenti aveva la minima idea chi fosse il Maestro Tulli......Altrimenti un opera del genere l’avrebbero conservata con tutti i criteri del caso.....
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…mah..qualche imbianchino, durante il “restauro”, gli avrà dato una mano di vernice, magari di..rosso!!! gv
Se non fossero tragici sarebbero comici. Se fosse confermata la notizia, sarebbe di una gravità inaudita: per il fatto in se e per essersi fatto soffiare da sotto il naso un’ opera d’ arte. E non è la prima volta: anni fa fu trafugato un quadro del 700 dal foyer del teatro. Un buon padre di famiglia avrebbe fatto installare un allarme. Invece ci facciamo fregare di nuovo. Spero il Tulli esca fuori…
Se erano “chimismi” cioè reazioni chimiche in continua trasformazione, il loro sbriciolamento avvenuto grazie alla simbiotica, sincronica e sinaptica sinergia di un sinecista singolare lavoratore non dovrebbe far singhiozzare alcuno, si tratta di una necessaria evoluzione dell’opera, di un suo impreziosirsi. Se l’artista avesse voluto che restasse sempre uguale, l’avrebbe fatta meno fragile.
Chi è l’impresa esecutrice dei lavori? Rendetelo pubblico in modo che chi ha casa con opere d’arte all’interno si tenga ben lontano da questi “professionisti della distruzione”
penso sia un dovere rendere noti tutti i nomi di quanto accaduto!
Abbiamo un’amministrazione fantozziana!!!!!!!!
C’e una cara amica di Wladimiro
che sa dipingere con le sue tecniche, gli diceva sempre sei
così brava che stento a riconoscere che non e’ dipinto
da me.
Chi ha sbagliato paghi, sia materialmente che politicamente.
come mai l’Assessore alla Cultura Stefania Monteverde non si esprime??????
Comunque il comunicato ufficiale è una sorta di supercazzola da cui si tende ad estrapolare un concetto, ovvero che è stata fatta una cappella madornale.
Voglio dire se dici che “Si è provveduto, prima che si verificasse il distacco in maniera accidentale, alla rimozione della parte del controsoffitto interessata.” Poi non puoi aggiungere che “Per l’estrema fragilità il motivo figurativo si è in gran parte sbriciolato a causa della tecnica”.
Perchè così SEMBRA CHE LA COLPA SIA DELL’ARTISTA (si è sbriciolato a causa della tecnica).
Si tenta di salvare capra e cavoli…l’ artista è deceduto non può difendersi….in giro ci sono opere con la stessa tecnica
non hanno avuto problemi di nessun genere se rispettate le regole di restauro fatto da professionisti.
Io dico di più leggendo i commenti precedenti. Quanti commentatori conoscevano le opere del maestro Tulli o la sua storia? (Per questo c’è il terzo piano del Buonaccorsi per documentarsi, piuttosto che wik…).
Marina Santucci. Ho capito male io, o questo era un affresco, un’opera muraria, e non un quadro trasportabile? Ma se è caduto giù come uno sputo dal soffitto, chi aveva interesse a trafugarlo? Le cose succedono durante i lavori: datevi pace per una decorazione dai più ignorata! Non è caduta la Cappella Sistina!