di Monia Orazi
San Severino alla pari di Macerata per gli incassi da multe per le violazioni al codice della strada, con circa un milione e 200mila euro di proventi nel 2018. Per il capoluogo di provincia, che conta più di 40mila abitanti ed attraversato da una serie di direttrici provinciali e dalla superstrada, nel bilancio di previsione 2019, approvato alla fine del 2018, è stata inserita la cifra preventiva di un milione e 200mila euro di incassi, con una quota vincolata di 278mila euro, destinata a finalità collegate al miglioramento della sicurezza stradale, manutenzione delle strade, corsi di educazione stradale. Dal rendiconto di gestione del 2018, di recente approvato a San Severino nel corso del consiglio comunale di inizio aprile, chiuso con un avanzo di amministrazione di un milione e 879mila euro di competenza, si parla di un milione e 13mila euro di proventi, nelle casse comunali derivanti dall’attività di controllo e repressione di irregolarità ed illeciti della polizia municipale. Secondo le entrate effettive riportate nel piano esecutivo di gestione per il 2018, si parla di sanzioni accertate per un milione e 151mila euro, a cui aggiungere 79mila euro di spese per le notifiche e si arriva alla stessa cifra del comune di Macerata. La cifra effettivamente incassata è di 494mila euro. La cifra vincolata per le finalità di legge a San Severino è la stessa di Macerata, anche se i contesti viari ed operativi dei due enti sono in parte diversi. San Severino pur avendo meno abitanti è il terzo comune per estensione delle Marche ed ha un’estesa rete viaria. Dei fondi incassati per le sanzioni, derivanti da violazioni al codice della strada, 127mila euro vanno alla Provincia di Macerata, proprietaria della provinciale 361, dove sono installati due impianti di autovelox. Quarantamila euro sono stati spesi per ampliare l’impianto di videosorveglianza, 232mila euro per la segnaletica e la manutenzione di strade ed attrezzature della polizia municipale di San Severino, altri 25mila euro sono serviti per il servizio di verbalizzazione delle multe. Si deve all’ex sindaco Cesare Martini, l’installazione di due autovelox permanenti, uno all’ingresso della città proveniendo da Castelraimondo, l’altro in località Berta all’incrocio per Pitino, un altro lungo la strada per Cingoli. Se si supera il limite di 10 chilometri orari si rischia una multa da 41 a 168 euro, con il superamento del limite da 10 a 40 km orari multa variabile da 168 a 674 euro oltre alla perdita di tre punti sulla patente. Per il superamento del limite da 40 a 60 chilometri orari multa da 527 a 2.108 euro, cancellazione di sei punti dalla patente e possibile sospensione da uno a tre mesi, sanzioni che crescono oltre il superamento del limite di 60 chilometri orari.
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Si debbono vergognare, tutto sempre sulle spalle dei cittadini. Basta!
Non si vive sulle spalle dei cittadini, è ora di finirla, la gente è stufa di essere continuamente tassata su ogni cosa. Attenzione!
Bene, qua’ rifanno la cittadina solo con gli incassi delle multe metaforicamente parlando. Viva la prevenzione stradale. Lo stato ha stretto i cordoni della borsa, gli altri allargano i portafogli dei cittadini.
Se le regole per controllare la velocità sono rispettate perché il Comune viene contestato?
Per Iacobini, perché ad un sempre minore finanziamento da parte dello stato ai comuni, è corrisposto un graduale innalzamento delle tasse e ricerca di fregare i cittadini in qualunque modo, anche con le multe, e i dati dicono questo.
Io la multa non l’ho pagato vincendo il ricorso, anche se ho sostenuto il costo del contributo unificato che il Giudice ha DIMENTICATO di rimborsarmi.
Nel caso di San Severino la SEGNALETICA degli autovelox NON E’ REGOLARE come pure la loro COLLOCAZIONE ed è criticabile la rilevazione delle infrazioni in entrambi i sensi di marcia.
E’ poi da considerare che fare un ricorso è costoso: bisogna sostenere gli oneri della parcella di un legale o avere la fortuna di riuscire ad impostare un ricorso, impegnandosi per ore e ore a studiare il caso, fare numerosi sopralluoghi e presentarsi alle udienze.
Da ultimo la scorretta interpretazione della norma che non consentirebbe di delegare chi non è un legale.
Per Giuli. Sarebbe utile sapere a questo punto quante di queste multe sono state, sono o saranno oggetto di ricorso – al prefetto o al giudice di pace – da parte dei cittadini sanzionati (come Bonfigli). Ad ogni modo, in generale e senza fare di ogni erba un fascio, noi siamo abituati a pensare più spesso ai nostri diritti che ai nostri doveri.
Sollevare polvere e lanciare sassi al buio non serve a niente. Gli autovelox di San Severino sono stati più volte oggetto di ricorsi ed il Comune ne è sempre uscito vincitore. Ci sono preavvisi e cartelli ovunque! Invito a leggere gli articoli su CM https://www.cronachemaceratesi.it/2018/11/21/autovelox-sulla-sp-361-multa-legittima/1178918/
e https://www.cronachemaceratesi.it/2018/02/23/autovelox-fissi-sulla-septempedana-il-tribunale-da-ragione-al-comune/1070442/
prima di sparare nel mucchio.
Cominciamo invece a ricordarci che non siamo piloti e che la strada è di tutti, pedoni e ciclisti compresi!
CI SONO STRADE IN CUI HANNO BUCHE PROFONDE ANCHE DI UN METRO E NON HANNO MAI VISTO ARRIVARE LE ASFALTATRICI PER TAPPARLE OVVIAMENTE PARLO PER TUTTA L’ITALIA
SE ANDATE IN CONTRADA CASTELLETTA DI MONTELUPONE DOPO UN PAIO DI KM DI STRADA PULITA E LINDA ENTRATE DIRETTAMENTE QUELLA CRIVELLATA DI BUCHE PROFONDE ANCHE 50 CM DOVE CI SI PUO LASCIARE INTERE RUOTE DELLA MACCHINA E NON SOLO NON CERTO DANI MINORI DI 100 EURO MA DI SI PARLA ANCHE DI 600 E PASSA EURO, VI CONSIGLIO DI ANDARCI DI GIORNO A VELOCITA RIDOTTA DI 20 KM/H E AGUZZATE LA VISTA ALTRIMENTI SCARTATELA .
SE SIETE CURIOSI SENZA DEISTRUGGERE LA MACCHINA PER VIA DELLE BUCHE PROFONDE IN CUI SE CI CADE UN BAMBINO DI SICURO NON LO VEDE NEMMENO L’ELICOTTERO, FATE UN GIRO CON IL COMPUTER CON QUESTO LINK
https://www.google.com/maps/@43.3460153,13.6634915,3a,75y,70.35h,85.83t/data=!3m6!1e1!3m4!1scUb6tsfUNKK1RhKL0COccQ!2e0!7i13312!8i6656
E FATEVI 5000 RISATE
Il problema non é la contravvenzione per fare denaro da parte del comune ma il limite di velocità imposto assai basso per le effettive necessità di sicurezza in alcuni tratti di comoda strada. Ecco il sospetto, anzi la certezza, che lo fanno apposta per effettuare le sanzioni. Basti pensare a pochi km in più e subito scatta la contravvenzione. Basta con questa politica che non ha nulla a che vedere con la sicurezza (più volte sbandierata come scusa).
Per Serafini. Il limite ritenuto basso non è un motivo valido per ignoralo, secondo me: meglio imprecare con moderazione contro i possibili ‘censori’.
È chiaro e lampante, la sicurezza
la si obbliga anche diversamente, ciò non toglie che
rispettarele regole non piace a nessuno, ed è vero che in certi tratti di strada la velocità potrebbe essere più elevata perché non si corre pericolo.
Sempre cose all’ italiana….sarà quel sangue latino che scorre nelle ns vene a renderci intolleranti alle regole?