Riccardo Sacchi e Simone Baldelli
di Federica Nardi (foto di Fabio Falcioni)
Dalla scissione in giunta di Tolentino fino ai rapporti altalenanti con la Lega (anche a Macerata), Forza Italia riparte dal congresso provinciale. Stamattina all’hotel Grassetti presenti parlamentari, esponenti locali e regionali, simpatizzanti e non solo. Il commissario regionale Marcello Fiori e il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani hanno telefonato in diretta. Prima dell’acclamazione che ha proclamato Riccardo Sacchi (consigliere comunale di Macerata e già commissario per lo stesso ruolo) nuovo coordinatore provinciale, c’erano anche Maurizio Mosca e Ivano Tacconi, rispettivamente Città viva e Udc nell’assise del capoluogo. Aria di europee (dove l’Udc corre con FI) ma anche di 2020. La Lega del supercommissario Paolo Arrigoni e di Tullio Patassini sta creando più malumori che altro e il centrodestra rivendica una dignità pari, se non proprio alternativa, a quella del Carroccio. Nel comitato provinciale eletti Corrado Perugini, Alessia Pupo, Margherita Turchetti, Catia Rogani, Elisa Perugini, Valentina Gregori, Gabriela Lampa, Giorgio Torresetti, Giuseppe Baioni, Gilberto Chiodi, Alberto Borroni, Gianluigi Bianchini, Michele Bacchi, Marco Bernabei, Pino Radicetti, Raimondo Turchi, Alver Torresi e Matteo Mastrocola.
Il momento della proclamazione
«Correre in soccorso dei vincitori. Qualcuno fa di questo vizio una professione – ha esordito Sacchi, appena eletto -. Partiti che ora veleggiano nei sondaggi (il riferimento è alla Lega, ndr) e sottolineo nei sondaggi perché poi i voti bisogna prenderli. Io dico agli amici che cercano facili poltrone che fanno bene ad andare via da Forza Italia perché qui abbiamo da offrire soltanto lavoro. Questo è un cantiere. Quando ho preso l’incarico da commissario in provincia Forza Italia aveva 17 tessere, oggi siamo più di 175. Certo non sono numeri da festa, ma sono decuplicati. Sottolineo anche che il sindaco esperto di poltrone (riferimento a Giuseppe Pezzanesi di Tolentino, ndr) non è iscritto a Forza Italia. Non dobbiamo avere complessi di inferiorità nei confronti degli altri partiti. Quando penso alla faccia del ministro Danilo Toninelli penso che non dobbiamo avere complessi di inferiorità. Quando penso alla Lega, partito di amici certo, e sento che Salvini ci richiama alla coerenza gli rispondo: Forza Italia e Pdl hanno dato vita al centrodestra e non accettiamo lezioni da questi personaggi. Dobbiamo essere alternativi al centrosinistra e competitivi per il centrodestra». Una stoccata velata anche agli ex coordinatori regionali: «C’è un marchigiano che ha fatto più danni della grandine (Remigio Ceroni, ndr)». Nel discorso di Sacchi c’è tutta la spaccatura che si sta aprendo su vari fronti con la Lega. Ma anche la solidarietà per Alessia Pupo e Alessandro Massi che a Tolentino sono stati cacciati dalla giunta da Pezzanesi per aver alzato la testa nel dibattito su dove posizionare alcune scuole dopo il terremoto.
Alessia Pupo
Temi forti di oggi il lavoro (soprattutto il costo del lavoro), il terremoto e le pastoie burocratiche, la viabilità, la situazione sanitaria. Il leit-motiv politico del congresso comunque è chiaro. «Patassini ci ha tolto persone, la Lega sta svuotando il centrodestra», dice Massi. «Qualcuno vuole renderci marginali, dobbiamo dimostrare che siamo il centrodestra fondato da Berlusconi, altri hanno fatto altre scelte», aggiunge Marcello Fiori al telefono. E poi ancora «a Macerata non è mai chiaro quella che fa la Lega», ha detto Marco Bernabei, neo iscritto nelle fila di FI. E gli ha fatto eco per la situazione regionale la consigliera Jessica Marcozzi: «C’è rammarico di non aver fatto politica a causa delle guerre interne. Quello che affermano Lega e Fratelli d’Italia a me sicuramente non piace». Con la stoccata finale di Antonio Tajani, sempre in collegamento telefonico: «A livello regionale siamo in difficoltà. Siamo alleati con Lega e FdI. Mentre al governo la Lega è alleata con i 5stelle. E la Lega sul sisma sta facendo peggio del Pd. Non se ne parla più di terremoto. Il famoso modello Marche oggi è fallito completamente e siamo considerati una regione del sud. Il governo gialloverde ci porterà alla recessione. È vero che la Lega è alta nei sondaggi ma non so se ci sarà un tracollo da qui alle europee». Insomma la sfida che parte dal congresso è interna alla destra prima ancora che essere rivolta alla sinistra: avversario naturale ma già impegnata a sua volta e su più fronti in una guerra fratricida. «Noi dobbiamo essere orgogliosi della storia e dell’identità di Forza Italia e rivendicare quanto fatto da Berlusconi come la Quadrilatero o un modello di emergenza che ha funzionato e affermare che siamo altro nel centrodestra», spiega Alessia Pupo. Pure il senatore Andrea Cangini punzecchia Salvini: «Non ha capito che sarebbe nel suo interesse avere un alleato forte. Ora sta a noi caricarci il destino di Macerata, delle Marche e infine dell’Italia». Intanto nelle prossime settimane Forza Italia aprirà l’avamposto di Macerata, in pieno centro storico. Che fine faranno le alleanze paventate a inizio anno è tutto da vedere. La Lega infatti dopo un primo momento di avvicinamento sta anche disertando i tavoli di confronto promossi dalle forze centriste in città. Dopo le urne di maggio, insomma, il centrodestra saprà (percentuali alla mano) se incollare i pezzi o lasciarli sparsi a terra.
Il momento della nomina di Riccardo Sacchi per acclamazione
Maurizio Mosca
Ora capisco perché forza Italia è sotto 0 pensate Tajani Presidente del parlamento europeo parla male dell'Italia e degli italiani VERGOGNA VERGOGNA tu e tutti quelli che voteranno forza Italia.
alza la testa invece di nasconderla
Ora capisco perché forza Italia è sotto 0 penzate Tajani Presidente del parlamento europeo parla male dell'Italia e degli italiani VERGOGNA VERGOGNA tu e tutti quelli che voteranno forza Italia.
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…mah..strategia sbagliata, probabili altri voti per la Lega, a meno che a FI non interessino altri apparentamenti… gv
Sicuramente Marcello Fiore ha fatto un buon lavoro, ci voleva un po’ di pulizia. Ora si riparte da zero con gente nuova e i risultati arriveranno.
Penosi tutti. Pirandello: Sei personaggi in cerca d’autore. Piglierete ‘na cracca…e vi starà bene, uomini e donne mobili.Non sapete neanche voi chi siete e che volete. Basti dire che siete tutti avvocati o ricchi e straricchi. Ma chi vi segue?Chi vi dovrebbe votare? chi vi si ca..?il popolo? ahahahahah! Ma pensate alle famiglie vostre, ai vostri uffici,affari e altarini, ché è meglio!se Macerata spera in questo centro destra- con Tacconi che va de qua e de là, un Mosca che sovvenziona lo Sferisterio però…coi suoi attacchi e distinguo all’amministrazione in quanto in affari costituzioniali e la Menghi che si risveglia e attacca solo adesso sulle piscine…- ma votate a questo punto Narciso Ricotta, che è una garanzia di continuità e amen!
Ma manca ancora un anno al 2020. Forza Italia estinta ci sarà ancora ma senza nessun peso politico, giusto la si potrà vedere nei gazebi. Macerata non ancora matura dovrà se fortunata poter scegliere tra Sciapichetti che sa che presentarsi alla Regionali significa non trovare più una sedia né in maggioranza e nemmeno in minoranza anche se qualcuno del suo partito può ancora resistere ma non sarà certo lui. Ceriscioli forse, presentandosi di nuovo come governatore alternativo a se stesso un posticino in minoranza gli rimane e tanto gli basta anzi credo proprio che ci metterebbe la firma. Non che fare il professore di matematica sia disdicevole, ma gli orari a volte impossibili, meno elastici e con una “remunerazione” come da contratto. Certo Sciabichetti dopo cinque anni di Sancho Panza a Ceriscioli qualcosa avrà maturato a forza di inaugurazioni, critiche anche molto pesanti, proposte sempre avversate e incomunicabilità con il popolo sovrano il giorno che lo ha eletto e che è meglio che qualche volta rimanga a dormire se poi deve fare certe scelte che non sono di per se sbagliate ma del tutto inutili. Lo sfidante che pare potrebbe essere Ricotta, può contare… almeno con le dita. Certo da qui al prossimo anno se asfalterà Macerata come promesso non dovrebbe avere difficoltà a vincere. Tutti e due hanno dalla loro che cercano di smarcarsi da Carancini dopo aver bevuto tutti dalla stessa coppa il vino ora tramutato in veleni e che non hanno oppositori che ne possano intralciare il passo. Macerata, sarà forse l’unico comune guidato dal Pd a cominciare dal 2020 rimasto in Italia ma lo sarà. Se Zingaretti va perdendo tempo andando a raccontare barzellette in giro e vorrà che i posteri, almeno quelli del 2020/2021 si ricordino ancora di lui, venga ad abitare a Macerata e a non perdersi le serate alle prime dello Sferisterio dove è lì che si incontrano tutte le anime che contano e che ancora seppur solo a Macerata sono per il Pd che nei dieci anni di Carancini ha fatto quello che doveva fare e se poteva ripresentarsi avrebbe rivinto facile facile.
La politica a Macerata è spassosissima.
Da una parte c’è un PD talmente masochista che Tafazzi al confronto sembra un dilettante, dall’ altra, una destra ( il ” centro” è morto da un pezzo e già è in putrefazione) che sa proporre gentili fioraie o una vecchia squadra di gente che pure la Fornero manderebbe in pensione domani……
Le proposte?
Perchè i maceratesi vogliono sapere cosa intendono fare i due schieramenti per la nostra città.
Il resto delle vostre guerre intestine non ci interessa.
Ma manca ancora un anno al 2020. Forza Italia estinta ci sarà ancora ma senza nessun peso politico, giusto la si potrà vedere nei gazebi. Macerata non ancora matura dovrà se fortunata poter scegliere tra Sciapichetti che sa che presentarsi alla Regionali significa non trovare più una sedia né in maggioranza e nemmeno in minoranza anche se qualcuno del suo partito può ancora resistere ma non sarà certo lui. Ceriscioli forse, presentandosi di nuovo come governatore alternativo a se stesso un posticino in minoranza gli rimane e tanto gli basta anzi credo proprio che ci metterebbe la firma. Non che fare il professore di matematica sia disdicevole, ma gli orari a volte impossibili, meno elastici e con una “remunerazione” come da contratto. Certo Sciabichetti dopo cinque anni di Sancho Panza a Ceriscioli qualcosa avrà maturato a forza di inaugurazioni, critiche anche molto pesanti, proposte sempre avversate e incomunicabilità con il popolo sovrano il giorno che lo ha eletto e che è meglio che qualche volta rimanga a dormire se poi deve fare certe scelte che non sono di per se sbagliate ma del tutto inutili. Lo sfidante che pare potrebbe essere Ricotta, può contare… almeno sulle dita. Certo da qui al prossimo anno se asfalterà Macerata come promesso non dovrebbe avere difficoltà a vincere. Tutti e due hanno dalla loro che cercano di smarcarsi da Carancini dopo aver bevuto tutti dalla stessa coppa il vino ora tramutato in veleni e che non hanno oppositori che ne possano intralciare il passo. Macerata, sarà forse l’unico comune guidato dal Pd a cominciare dal 2020 rimasto in Italia ma lo sarà. Se Zingaretti va perdendo tempo andando a raccontare barzellette in giro e vorrà che i posteri, almeno quelli del 2020/2021 si ricordino ancora di lui, venga ad abitare a Macerata e a non perdersi le serate alle prime dello Sferisterio dove è lì che si incontrano tutte le anime che contano e che ancora seppur solo a Macerata sono per il Pd che nei dieci anni di Carancini ha fatto quello che doveva fare e se poteva ripresentarsi avrebbe rivinto facile facile.