Lega e M5S insieme a Matelica:
Massimo Baldini è il candidato sindaco

ELEZIONI - Accordo tra Carroccio, Uniti nel centrodestra e grillini sulla lista "Matelica futura". Il consigliere uscente, 68 anni, che aspira allo scranno di primo cittadino: «Oggi inizia una nuova avventura, serve ricucire la frattura che si è creata in città in questi anni»

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Da sinistra: Debora Pantana, Barbara Cacciolari, Denis Cingolani, Massimo Baldini, Tullio Patassini, Ivana Marchegiani

 

«Questa lista civica avrà il sostegno delle forze di centrodestra e del Movimento 5 Stelle». A Matelica si ripropone l’alleanza di governo giallo-verde in vista delle prossime elezioni amministrative. Ad annunciare l’accordo, il primo del genere a livello locale, il candidato sindaco Massimo Baldini, alla guida della lista “Matelica Futura”.

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Massimo Baldini

Consigliere comunale uscente, 68 anni, sposato, con alle spalle altre esperienze da consigliere, sarà appoggiato appunto da Lega, Movimento 5 stelle e Uniti nel centrodestra, il movimento formato dai fuoriusciti di Forza Italia. Con Baldini erano presenti infatti il deputato leghista Tullio Patassini, e la coordinatrice locale Ivana Marchegiani, Deborah Pantana, presidente di Uniti nel centrodestra, l’ex assessore della giunta Sparvoli Denis Cingolani e Barbara Cacciolari ex forzista ora vicina al Carroccio. Il logo della lista, realizzato dall’artista matelicese Donatella Russo, sta a significare come spiegato da Baldini stesso il segno della rinascita, dalla luce del lampione, alla gente nella piazza che si ripopola, con dietro l’antica torre emblema del Comune e della lunga storia di una città, rinata nel 1199 dopo la sua distruzione ad opera dell’imperatore Ottone. «Oggi inizia una nuova avventura per Matelica ed i cittadini – ha spiegato Baldini – serve ricucire la frattura che si è creata in città in questi anni, sono mancati colloquio e confronto a vari livelli. Dopo il terremoto nell’amministrazione sono mancate progettualità e programmi rivolti al futuro. Vogliamo ridare vigore alla nostra città, tramite i valori che hanno portato lo sviluppo vissuto in passato. Il programma da realizzare, insieme a coloro che saranno al mio fianco in questa sfida, deve considerare le difficoltà economiche attuali, la situazione finanziaria precaria locale e nazionale, che limitano le prospettive di un ritorno veloce ad una situazione di benessere. La ricostruzione dovrà essere il volano per una ripartenza concreta e reale».

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Massimo Baldini e Tullio Patassini

Gli anni che verranno secondo Baldini vanno affrontati con uno spirito che anticipa le difficoltà: «Si dovrà operare per cercare opportunità, per essere traghettatori verso un futuro più solido e concreto. Da tempo mi sono impegnato insieme ad altri, a formare un gruppo di lavoro libero da personalismi, con l’obiettivo di lavorare per la pacificazione della città, impegnandosi solo per il bene di Matelica. Ho scelto, anche se con qualche riserva, di partecipare a questa competizione elettorale, per la stima e la fiducia, ricevuta da più parti. Stiamo lavorando per costruire una squadra, per la rinascita economica e sociale della città». Il candidato sindaco ha spiegato l’importanza di avere obiettivi a lungo termine per il futuro, partendo dall’analisi della realtà: «Vogliamo lavorare per far crescere Matelica, il motore che ci spinge ad impegnarci, il programma sarà completato con l’aiuto e le proposte di tutti, valutando la situazione in cui ci si trova, le esigenze, per ripartire con consapevolezza. Il nostro programma sarà realistico e flessibile, secondo il sopravvenire di nuove esigenze, normative ed opportunità». Nel suo discorso Baldini ha indicato come metodo quello di esaminare a fondo i problemi, insieme al gruppo di lavoro, condividendo al massimo le scelte. «Non si tratta di vincere le elezioni – ha concluso Baldini – ma di far vincere i matelicesi, risollevando la nostra meravigliosa città, di cui siamo tutti innamorati, lavorando per Matelica, non contro qualcuno». Patassini ha definito Baldini «una persona seria, presente, un sindaco deve fare il sindaco ed essere presente. Il nostro interesse – ha aggiunto il deputato leghista – sono i matelicesi a partire dagli ultimi, alle prese con la crisi. La difficoltà a Matelica non è la cittadinanza onoraria da conferire a Mimmo Lucano, ci sono problemi veri, serve aiutare coloro che sono in difficoltà economica».

 

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