Francesca Germoni scende in campo:
«Basta gestione familiare a Monte Cavallo»

ELEZIONI - La candidata si annuncia e sfida il sindaco uscente Pietro Cecoli: «Mi auguro che i nostri cittadini sentano che è arrivato il tempo di cambiare, senza avere il rischio di eleggere un primo cittadino che poi forse dovrà dimettersi»

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Francesca Germoni

 

Ha 46 anni, lavora come dipendente del comune di Muccia ed è anche la sfidante numero uno del sindaco uscente Pietro Cecoli. A Monte Cavallo scende in campo Francesca Germoni. Sarà sostenuta da una lista civica in via di definizione. L’appuntamento elettorale è per il 26 maggio. Germoni se n’era andata dal suo paesino ma è tornata con la famiglia dopo il terremoto. Avendo casa inagibile, se n’è comprata un’altra. E adesso vuole impegnarsi in politica: «Dopo trent’anni di gestione familiare del comune di Monte Cavallo – dice Germoni – mi auguro che i nostri cittadini sentano in cuor loro che è arrivato il tempo di cambiare, senza avere il rischio di eleggere un sindaco che poi forse dovrà dimettersi e lasciare il nostro Comune in mano ad un commissario». L’attuale sindaco Cecoli infatti oltre a volersi ricandidare è anche finito nei guai recentemente per non aver rispettato l’ordinanza di inagibilità della sua casa (da lui stesso firmata).

«Il sindaco Cecoli – prosegue la candidata -, lamenta di non riuscire a utilizzare il container di proprietà nel quale ha deciso di stabilirsi. Su questa vicenda e’ stato evidenziato come lui stesso abbia ammesso di aver dimorato nella propria abitazione inagibile, contravvenendo ad un’ordinanza da lui stesso firmata. Il sindaco a partire dal mese di dicembre 2016 percepiva il contributo di autonoma sistemazione (Cas), misura rivolta a coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione dichiarata inagibile a seguito degli eventi sismici. Mi indigno e credo anche tutti coloro che hanno subito le conseguenze di questi terribili terremoti, alle parole del sindaco quando dice “Ho vissuto nella casa inagibile, piuttosto che morire di freddo”, quando ad oggi a quasi 3 anni dal sisma, nel nostro paese, ci sono tanti cittadini la maggior parte agricoltori, che vivono nei Mapre, ossia container, e decine di famiglie nelle Sae, senza percepire il Cas». Per Monte Cavallo Germoni vuole un cambiamento netto, che sia in grado soprattutto di superare la tragedia del terremoto. «Finalmente ci potremmo confrontare su un programma di cambiamento per il nostro paese colpito dal sisma. Sono passati tre anni e le promesse di chi affermava “Non vi lasceremo soli… i soldi per ricostruire ci sono non mollate”, si sono sbriciolate come le casette (sae) che sono state assegnate alle famiglie. Cecoli avrebbe potuto fare di più, visto che proprio lui in prima persona si è reso conto dell’inefficienza di questi moduli abitativi per le nostre zone di montagna. Vogliamo delle case vere e sosteniamo i nostri cittadini e allevatori, per questo noi che abbiamo a cuore il nostro paese e che faremo di tutto per non lasciarlo, abbiamo deciso di presentarci alle prossime elezioni amministrative con una lista civica per portare la voce di chi ama Monte Cavallo in Consiglio comunale, con trasparenza e senza ricorrere alle solite “promesse di Pinocchio”. Decidiamo tutti insieme di cambiare rotta, di portare un’aria nuova».

(Fe. Nar.)

Troppo freddo nel container, dorme nella casa inagibile: indagato il sindaco Cecoli



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