«Scendi che ti sequestrano la bici, arriva il carro attrezzi e te la portano via». Ha subito pensato ad uno scherzo, in prossimità del Carnevale, di quei buontemponi dei suoi colleghi, un cittadino di Civitanova, Michele Castignani, che l’altro giorno si è visto intimare da due solerti vigili urbani di spostare immediatamente la sua bicicletta legata ad un palo della segnaletica stradale, pena la rimozione. Incredulo per tanta sollecitudine da parte dei vigili il civitanovese si sfoga in una lettera inviata alla nostra redazione. «Anzichè promuovere l’utilizzo della bici, il comune di Civitanova è contro» esterna. Castignani racconta quanto gli è capitato: «Lavoro in un edificio in zona centralissima di Civitanova e vado al lavoro in bicicletta percorrendo non più di un paio di chilometri. Tutti i giorni, salvo piogge scroscianti. Ieri il portinaio dell’edificio mi citofona allarmato affermando che due “poliziotti” minacciavano di portarmi via la bicicletta che io lego sempre a un palo di un cartello stradale. Su un bel marciapiede ampio in modo che non sia di ostacolo ai passanti. Io rispondo ridendo e sospettando uno scherzo dei colleghi». Alla fine si convince e va a vedere. Giunto in strada un passante «mi spiega che erano due vigili, molto solerti, e secondo loro la bici andrebbe collocata nelle apposite rastrelliere. Che non lì non ci sono, ovviamente – contina Castignani -. Mi parla di una ordinanza del Comune contro questo tipo di delitto di cui, mea culpa, non ho sentito parlare e di cui neppure oggi riesco a trovare traccia in rete. A detta dei vigili dovrei fare il tratto dalla mia abitazione al lavoro in bici, lasciare il veicolo per corso Umberto dove si trovano le più vicine rastrelliere e camminare a piedi per il restante quarto del percorso totale». Insomma anziché una premio a chi si muove senza inquinare pare, a detta del civitanovese, che gli si faccia un dispetto. Tant’è che si chiede se non sarebbe meglio «controllare quelli che parcheggiano in seconda fila, sui posti riservati agli invalidi, sopra i marciapiedi, sulla pista ciclabile, nei pressi degli stop». Castignani conclude: «i Paesi nordici addirittura agevolano chi va a lavorare in bici. Ma basta guardare anche nel nostro Paese per scoprire isole felici per le bici».
Ore 12.50 di oggi 01/03/19, corso Umberto I di fronte UBI, due auto messe a "curtello" che occupano metà della carreggiata, un furgone costretto a mettersi in seconda fila perché il posto di carico è scarico occupato da un' altra macchina, situazioni che sono la norma in centro oramai... Per fortuna che i vigili sono a controllare le bici legate ai pali però
Attendiamo con ansia risposta dei due solerti vigili
Se avevi lasciato il suv in tripla fila nessuno ti rompeva le scatole quindi lascia la bici a casa e vai ad inquinare ed intasare il traffico
Be' queste sono senz'altro le priorità da perseguire. .. D'altronde Civitanova non ha problemi di traffico, viabilità, sosta selvaggia, ecc. Poveri noi.
quando le auto occupano i posti per disabili tutto va bene
Ma tutte le macchine, furgoni e camioncini ovunque, su marciapiedi, su strisce pedonali e su posti disabili...doppia fila o di traverso a rubare 2 o anche 3 parcheggi...li mai vero???
Scortichini a Civitanova vieni bullizzato quando usi la bici.
Giù il cappello, hanno vinto un concorso per fare questo lavoro.
Gli piace vincere facile al vigile!!!! Che schifo
Questi è quelli bravi e competenti...
Proprio buffi
Non capisco questo odio verso i ciclisti
Io mi legavo al palo insieme alla bici. Adesso rimuovete pure a me!
Auto in seconda fila sul corso e multa o una bici? HahahahHah
Non parliamo in estate che esce il caos.
Ma xchè non cominciate con le cose più importanti!!!!!!!
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…mah, questo sarà un caso particolare, per carità, anche se bisognerebbe vedere bene dove era legata la bici ed in che modo; ho visto, molto spesso, bici legate a dei pali per giorni e giorni e che ostruivano marciapiedi o scivolo per disabili. In ogni caso non comprendo proprio questo presunto odio (perlomeno da certi commenti..) verso i ciclisti che, mi pare proprio, a Civitanova non esista proprio. Le piste ciclabili abbondano, sono anche troppe, forse, e quanti le usano!? Molte volte quelli che le usano sfrecciano, attaccati ai marciapiedi, come se stessero correndo al Giro D’italia, creando non pochi disagi e pericoli. Non parliamo, poi, delle “piste ciclabili” sui marciapiedi, in primis Corso Umberto, che, se non stai attento, rischi di essere investito e di romperti qualche osso, figuriamoci dei bambini che giocano sul marciapiedi. C’è anche da dire che poi, in molti casi, se provi a riprendere uno di questi “civili” ciclisti sui marciapiedi, rischi un va a…ci siamo capiti, o addirittura una lite violenta. Quindi va bene la cultura della bici, per carità, in una cittadina poi come Civitanova, quasi tutta pianeggiante e con un clima favorevole quasi tutto l’anno; però non cerchiamo per forza di guardare la pagliuzza, mentre poi non vediamo il tronco, e cioè la massima indisciplina sulle nostre strade della maggior parte dei nostri ciclisti. gv
Sono stato informato ed invitato a segnalare un altro caso di bicicletta legata ad un palo della segnaletica stradale e sopra ad un marciapiede pedonale all’inizio di via Civitanova, di fronte al n.31 edicola PRIMA PAGINA, angolo via Toscana: trattasi di bicicletta sportiva con telaio di colore giallo marca CARNIELLI BLADE, caso molto diverso da quello trattato nell’articolo, perchè tale bicicletta è ferma lì 24 ore su 24 da oltre 3 mesi a meno che il proprietario non sia andato a lavorare all’estero, oppure sia rubata….
Guardate la trave e non la pagliuzza. Certo se poi tutti legano le bici ai pali è un bel casino, allora organizzazionee, se manca qualche rastrelliera penso si possa mettere senza problemi basta la volontà nel farlo e non costa nemmeno una tombola.
Semplicemente assurdo!!!
Invece bisognerebbe progettare nuove piste ciclabili e sistemare più rastrelliere nelle vie e nelle piazze più frequentate per permettere sempre più, specialmente nei periodi meno freddi,di spostarsi col mezzo più ecologico, che esista.
Se la bici era legata come facevano a rimuoverla ? Se l’avessero rimossa come avrebbero fatto a capire chi era il proprietario ? La multa a chi l’avrebbero fatta, senza un numero di targa? Mah
Armiamo i vigili!!