di Gianluca Ginella
Indagato per peculato il senatore Giuliano Pazzaglini, sindaco di Visso. La vicenda riguarda una donazione per i commercianti terremotati del comune dei Sibillini. La procura ha sequestrato dal suo conto 10.300 euro, somma pari a quella della contestata donazione. Oltre a lui è indagato anche Giovanni Casoni, allora (nel 2017) presidente del comitato locale della Croce Rossa di Visso, cui vengono contestati reati contro la pubblica amministrazione. Il legale di Pazzaglini: «E’ sereno, dimostreremo che c’è stata una erronea rappresentazione dei fatti».
Il 14 maggio del 2017 un gruppo di motociclisti, i New riders, aveva consegnano a Visso 11.800 euro raccolti per le casette dell’area dei laghetti di Visso per i commercianti terremotati. Una parte di questa somma, 10.300 euro (gli altri 1.500 euro erano per pagare le spese), erano stati dati direttamente al sindaco di Visso (ora anche senatore della Lega), Giuliano Pazzaglini. Il primo cittadino oggi, in un post comparso su Facebook, dice che li ha spesi «a favore dei destinatari, secondo le indicazioni avute dai donanti». Secondo il sindaco i soldi li avrebbe ricevuti come custode privato e non in qualità di sindaco e quindi per questo non sarebbero stati rendicontati dal Comune. La procura, in seguito ad un esposto ha avviato le indagini che ha affidato alla Guardia di finanza della tenenza di Camerino. Secondo le indagini della Guardia di finanza le somme che dovevano essere destinate alle casette dei commercianti non risultano essere state destinate a tale scopo. Gli è stato inoltre chiesto di rendicontare come sono stati spesi i soldi ma al momento questa documentazione non è stata esibita alla Finanza.
La procura ha quindi deciso di chiedere e ha ottenuto dal gip Claudio Bonifazi il sequestro per equivalente di 10.300 euro dai conti correnti di Pazzaglini. «Secondo il pm di Macerata – dice il sindaco di Visso su Facebook – avendo ricevuto una donazione come sindaco avrei dovuto versarla nelle casse del Comune e rendicontarla secondo le modalità pubbliche. Per questo si è considerata irrilevante la contabilità che ho redatto, e che avrei depositato se avessi ricevuto un avviso di garanzia per le indagini in corso».
Il senatore aggiunge che secondo i suoi legali «avendo comunque io speso la donazione a favore dei destinatari, secondo le indicazioni avute dai donanti, il reato è escluso e confido di dimostrarlo nelle sedi opportune».
Il senatore conclude: «visto che non ho mai nascosto nulla della mia attività di sindaco ho scelto di essere trasparente anche in questa vicenda per cui non interverrò ulteriormente se non dopo il giudizio di merito». Pazzaglini è assistito dagli avvocati Giancarlo Giulianelli e Giuseppe Villa. «E’ tranquillo e sereno perché confida di poter chiarire il prima possibile i fatti». Il sequestro della procura, effettuato la settimana scorsa, «rientra in un atto dovuto – dice l’avvocato Giulianelli –. Io e il collega Villa riteniamo che potremo far chiarezza e far emergere che la procura ha agito sulla base di una erronea rappresentazione dei fatti opera da chi ha volto le indagini, almeno così traspare dal provvedimento di sequestro. Ci sono grossolane inesattezze. Chiariremo tutto in maniera pacata». Oltre a Pazzaglini è in indagato, non per peculato, ma sempre per reati contro la pubblica amministrazione, anche l’allora presidente del comitato locale della Croce Rossa di Visso, Giovanni Casoni. Al momento non è chiaro cosa gli sia contestato ma anche il suo nome compariva nell’esposto che ha dato il via alle indagini, sempre per vicende legate alle donazioni del dopo terremoto. Due sono comunque i filoni di indagine per la vicenda delle donazioni. Uno riguarda la raccolta fondi del gruppo di motociclisti mentre sul secondo filone c’è stretto riserbo perché le indagini sono in corso.
(Ultimo aggiornamento alle 20,55)
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Il loro DNA e’ questo,vedi i 49 milioni trafugati agli italiani
Se facciamo riferimento alla appartenenza alla Lega, direi che è piuttosto riduttivo parlare di avere nel DNA il ” mattone” del peculato. Quindi salvo rare eccezioni di cui comunque resterebbe impossibile la dimostrazione di una onestà morale radicata e mai intaccata, possiamo affermare con una misura vicina alla perfezione che ( qui parliamo di politici ):” Chi è senza peccato scagli il primo ” mattone!”.
Come Giovanni Casoni dopo il 4 marzo mi ha tolto l’amicizia su Facebook? Chissà perché?
Il magnetismo dei soldi è qualcosa di impressionante, infatti opera non solo sulle monete (che sono metalliche) ma anche, e soprattutto, sulle banconote, specie quelle di grosso taglio.
sono uno dei tanti motociclisti dell’evento, eravamo in tanti e nella speranza che il nostro buon proposito fosse servito ad una giusta causa, mi viene voglia di mandarvi tutti a fare in c…..
Per Nibaldi. Forse è meglio che la giustizia faccia chiarezza, prima che la Lega sia testimone di una pesante fuga di cervelli. E sarebbe meglio anche che Salvini, buon esternatore, esternasse anche in questo caso. A buon esternator…
Credo che sia stata un leggerezza… Perché, se fosse vero, sarebbe un povero in spirito: accontentarsi di una manciata di soldi, in confronto ad altri che si sono abbuffati per decenni con i nostri soldi… Continuerò a voltare la Lega di Salvini.
Se tutte le Procure della Repubblica ricadenti nel cratere, facessero questi accurati accertamenti sulle donazioni ricevute dai sindaci?
Per Monachesi. Sono tenuti a farlo, infatti, non appena hanno notizie di reato.
Io confido nell’onesta’ del sindaco, dimostrerà l’estraneità dei fatti e penso che qualcuno si dovrà scusare.
Sembra di capire che si tratta di un’indagine sulla forma dell’elargire, sull’aver effettuato la donazione come Pazzaglini e non come sindaco, attraverso le casse comunali. Atto dovuto che del tutto casualmente si presta a strumentalizzazioni politiche a quattro mesi dalle elezioni…