di Monia Orazi
È partita dal cuore ferito di Camerino la giornata del presidente del parlamento europeo Antonio Tajani. Ad accoglierlo in centro storico questa mattina, prima della cerimonia di inaugurazione del 683esimo anno accademico Unicam, il capo nazionale della Protezione civile Angelo Borrelli, alcuni parlamentari ed il sindaco Gianluca Pasqui.
«Purtroppo le zone colpite dal terremoto – ha detto – sono state un po’ abbandonate, sono state dimenticate non si è fatto quello che si poteva fare nei tempi giusti. Per quanto riguarda l’Europa ho dedicato la mia elezione a presidente del Parlamento proprio alle vittime del terremoto. A Bruxelles abbiamo cercato di fare tutto ciò che era in nostro potere e sono arrivati per le zone terremotate circa 2 miliardi di euro, la cifra più alta mai erogato dall’Unione Europea per una calamità naturale. Per farlo abbiamo anche cambiato le regole per l’utilizzo dei fondi strutturali. Si possono utilizzare fondi strutturali delle Regioni con un cofinanziamento soltanto del 5% e non del 50% qualora vengono utilizzati per ristrutturare zone colpite dalle calamita naturali. Con il cofinanziamento del 50% è sufficiente chiedere l’autorizzazione a Bruxelles e farlo».
Poi ha rinnovato il suo sostegno a chi è ancora fuori casa e la dura critica alla Regione. «Quindi da parte nostra stato fatto tutto ciò che si poteva fare, la mia presenza qui è una rinnovata volontà di sostenere le zone colpite dal terremoto le popolazioni che ancora stanno fuori di casa. Un centro storico come quello di Camerino non può dopo tanto tempo ancora continuare ad essere chiuso. Dobbiamo ringraziare i militari, la protezione civile però le responsabilità non sono loro non sono neanche dell’amministrazione comunale serve fare un salto di qualità e la Regione Marche è quella che sta subendo ritardi maggiori. La mia presenza vuole essere uno stimolo a fare in fretta. Ho dedicato anche il premio Carlo Quinto che mi è stato assegnato quest’anno dal re di Spagna alle zone terremotate. È ovviamente facile accendere i riflettori nei giorni immediatamente successivi ai disastri e poi la popolazione continua a soffrire per mesi per anni finché non sono risolti i loro problemi e cerco con questa presenza oggi di dare una mano per spingere nella giusta direzione le autorità italiane a fare in fretta a risolvere il problema che sembra non trovare mai soluzione. Porterò a Bruxelles il messaggio che occorre fare in fretta».Dopo la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, in corso al centro culturale Benedetto XIII, il presidente Tajani proseguirà la visita a Camerino, visitando il cantiere della nuova piazza e centro commerciale a San Paolo, poi incontrando i commercianti al City Park.
Come diceva la canzone della grande Mina?? Parole parole parole soltanto parole parole per te!!!!
Occorre fare in fretta, dice. Son passati due anni! Continuate a "fare in fretta".
Caro tajani gli aiuti dall’Ue dove sono???? 2 miliardi ammesso che ci siano ma nessuno ne ha mai parlato è una notizia questa, non bastano per la ricostruzione.
ahahahahaha le ultime parole famose... Occorre fare in fretta...
Dopo due anni sempre e soltanto parole, questi politici non si vergognano nemmeno un po'?
Un altro pinocchio insieme a Gentiloni e tanti altri che sono venuti a rassicurarci che non saremmo rimasti soli
Perché non si è svegliato lui e compari prima . Son passati 2 anni non dimenticatelo.
Tranquilli si è vegliato Tajani ora il grosso è fatto
È sempre più ridicolo.
Lo farei alloggiare in una s.a.e. ammuffita per alcuni mesi.
Dopo due anni.......fate pena.....
“Occorre fare in fretta”... dopo due anni ♀️
L’hai detto anche a noi......
Ancora chiacchiere..
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Occorre fare in fretta???
Ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
(rido per non piangere)
Per Davoli. Infatti Bruxelles accelererà tutto.
Con Forza ltalia presumibilmente al di sotto del 10% e’ ora di cominciare a sparare palle e anche grosse per recuperare qualcosa…qualcuno alla fine abbocca… ci sono le europee fra un Po e la sedia comincia a traballare…
A proposito del fare in fretta sapete che solo per spostare di poco un paio di contatori ENEL ci vogliono settimane e ci si scontra con un muro di gomma burocratico che rallenta l’esecuzione di lavori già partiti con ritardo ? Dove sono finite le promesse di snellimento, perché non si potenziano le squadre di intervento e si razionalizzano le procedure ?
Non è difficile immaginare che se partiranno ancora altri cantieri ci vorranno mesi per spostare un contatore che ostacola le riparazioni.