Ufficio tecnico “fantasma”,
porte aperte: personale assente
Il video-denuncia di Mei

CIVITANOVA - Il consigliere dei 5Stelle è entrato nella palazzina del Comune e ha scoperto che era vuota, ma accessibile a chiunque: «Cercavo Carassai e Guarnieri, ma la situazione che mi si è presentata ha dell'incredibile. In tutto lo stabile non c'era nessuno e chiunque sarebbe potuto entrare»

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Ufficio tecnico “fantasma”, la palazzina tecnologica è aperta, ma negli uffici non c’è nessuno. Video denuncia del consigliere comunale Stefano Mei (Movimento 5 Stelle) che lunedì pomeriggio, alle 15,30 è entrato con una videocamera all’interno dello stabile dove ha sede tutta la struttura tecnica del comune di Civitanova.

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Il consigliere Stefano Mei lungo i corridoi dell’ufficio tecnico vuoto

«Cercavo Carassai e Guarnieri, ma la situazione che mi si è presentata ha dell’incredibile – dice Mei – in tutto lo stabile non c’è nessuno, le porte sono aperte, le scrivanie piene di carte e documenti, forse anche materiale riservato e chiunque sarebbe potuto entrare». Dopo aver riscontrato di essere l’unica presenza all’interno dello stabile Mei ha deciso di affidare ad una video denuncia il racconto di quanto vissuto. In realtà in quel momento gli uffici non erano aperti al pubblico, ma nessuno aveva chiuso la struttura, così che chiunque poteva entrare. E così piano per piano, porta per porta, Mei ha mostrato come fosse facile entrare senza essere controllati. «Ora è chiaro che era una situazione paradossale, c’erano documenti e attrezzi da ufficio alla mercé di tutti – spiega Mei – dopo un giro siamo andati di sotto all’entrata con l’intenzione di avvertire qualcuno e quando abbiamo visto arrivare delle persone ci siamo premurati di fermarle dicendo che era tutto deserto e che non si poteva entrare. Di li a poco è arrivato un dipendente che ci ha chiesto se volessimo vedere qualcuno avvertendoci che il lunedì c’è poco personale. Alla mia richiesta del perché fosse aperta la palazzina senza nessuno dentro la risposta è stata sconcertante “si vede che l’ultimo che è uscito si è scordato di chiudere”». 



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