Oltre 50 tonnellate di rifiuti industriali pericolosi. Le hanno scoperte i finanzieri della tenenza di Porto Recanati che, nel corso di un controllo economico del territorio, hanno individuato un’area, nella zona industriale della cittadina, sede di una società operante nel settore della produzione di materie plastiche, dove erano stoccati irregolarmente i rifiuti. Il legale rappresentate della società è stato denunciato, il capannone industriale e i materiali rinvenuti sono stati posti sotto sequestro cautelare, in attesa degli accertamenti tecnici già disposti dall’Arpam.
I finanzieri hanno rinvenuto nel corso del controllo un consistente quantitativo di materiale plastico, rottami metallici, apparecchiature elettriche, veicoli e fusti contenenti oli esausti in pessimo stato di conservazione, distribuiti su di un’area di 3.000 metri quadrati. La presenza di sostanze oleose tracimate da fusti depositati direttamente sul terreno, privi di copertura ed esposti all’azione degli agenti atmosferici, ha indotto i militari a far intervenire i tecnici dell’Arpam per le verifiche del caso, non potendosi escludere la percolazione nel sottosuolo di sostanze inquinanti. Sono in corso, inoltre, specifiche indagini dirette ad accertare la provenienza del materiale sequestrato, visto che lo stesso non risulta quale scarto di lavorazione dell’azienda che lo stoccava.
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fate il nome!!!!!!!!!!!!
basta omertà!!!!!!!!
vogliamo conoscere chi ci rovina e attenta alla nostra salute!!!!!
Questi soggetti non vanno denunciati. Vanno……….
Nigeriani clandestini dell’HotelHouse?Danno economico ed ambientale per un valore di?Forse per molti non e’ stato un bene avere tante Forze dell’Ordine in giro per il territorio.
Per Poloni. Sì, per coloro che commettono reati, o bianchi o neri o di altro colore, bene non è.